SUPERGIRL - Recensione dell'episodio 2x20 "City of Lost Children"


L’attacco di un’aliena dai poteri telecinetici sconvolge la città. Supergirl e la DEO devono trovarla e neutralizzarla per l’incolumità dei cittadini di National City. Un plot normalissimo, sembrerebbe: un cattivo fa irruzione ma i buoni lo metteranno tosto al suo posto.


In realtà, fin dal titolo, si intuisce che l’intero episodio si concentrerà su quanto l’assenza o la presenza di un genitore possa influire sulla vita di un uomo o di una donna.


Cominciamo da James Olsen. Per onorare la memoria di suo padre, eroe che ha sacrificato la sua vita per il Paese, decide di indossare la maschera di Guardian per fare la sua parte. Le buone intenzioni, però, sembrano cozzare col fatto che il suo alter ego sia spesso visto come una minaccia e non come l’eroe che vorrebbe essere, un’ispirazione al pari di Superman o Supergirl. Sarà la sua umanità a permettergli di entrare in contatto con Marcus, bambino spaventato e insicuro, nel quale James sembra rivedersi. Un rapporto quasi padre-figlio che gli permetterà di capire che tipo di eroe potrà essere, l’eroe che proteggerà Marcus e sua madre e gli altri a costo della sua vita.


L’esempio genitoriale che, invece, Lena Luthor ha avuto non è stato certamente positivo. Sua madre Lillian era troppo concentrata sull’amatissimo Lex prima, sulla sua personale guerra agli alieni poi, per concedere alla figlia un po’ dell’attenzione che meritava. Una mancanza che Lena ha voluto rifiutare e che l’ha spinta a diventare una scienziata e un’abile imprenditrice per dimostrare a sua madre quanto valesse. Ma l’assenza di una figura materna aveva lasciato un vuoto che è stato riempito da Rhea, piena d’affetto e orgoglio per questa figlia non sua, verso cui Lena ha maturato inevitabilmente un sentimento di gratitudine e di amore filiale.


Lo stesso sentimento che Mon El, suo malgrado, prova nei confronti della terribile genitrice, contro cui si è già schierato ma che da bambino aveva giurato di amare per sempre.
Il rapporto conflittuale tra i due è nato proprio quando il principe di Daxam ha preso coscienza dell’iniquità della sua vita precedente e capito l’importanza di sacrificarsi per il bene degli altri, rinunciando al suo titolo e restando al fianco di Kara. In quel momento ha tagliato il cordone ombelicale con l’opprimente madre, intimandole di lasciargli vivere la sua vita e non farsi rivedere mai più. Ma Rhea sa che si rimane per sempre legati a quel primigenio affetto, nel bene e nel male. In fondo, quale eroe degno di questo nome ucciderebbe la sua stessa madre?

Quello stesso affetto li tradirà, quella stessa madre li tradirà, Lena e Mon El. Quando il magistrale piano di Rhea si rivela, entrambi vengono presi e portati via dalla daxamita.

Cosa accadrà nel prossimo episodio? Come agirà Supergirl per contrastare il piano di invasione daxamita? Soprattutto, quale destino attende Mon El e Lena, prigionieri di Rhea?

Il prossimo episodio, il penultimo, di Supergirl andrà in onda lunedì 15 maggio negli USA con il titolo “Resist” e il ritorno dell’impareggiabile Cat Grant.


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Articolo di Heather Purple

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