La minacciosa flotta daxamita
è arrivata sulla Terra attraverso il portale che Rhea aveva fatto costruire con
l’inganno alla fiduciosa Lena che è stata rapita, insieme a Mon-El, dalla
regina cattiva per un qualche apparentemente inspiegabile motivo.
La spiegazione sta, è presto
detto, nella necessità di un matrimonio. Non uno qualunque, badate bene, ma
quello tra una terrestre (gradita a Rhea, ça
va sans dire) e Mon-El che, in qualità di legittimo erede della reale
dinastia daxamita, sarebbe divenuto re di New Daxam, ovvero the planet formerly known as Earth. Eh,
mammà pensa sempre in grande, non c’è che dire! Non basta aver attaccato a
tradimento un pianeta e ordinato alla popolazione sbigottita di arrendersi,
assolutamente no. Quello che serve è un bel matrimonio per garantirsi l’approvazione
del popolo che, felice come non mai delle nozze reali di un invasore alieno,
non avrebbe di certo badato alla quasi insignificante questione della
sottomissione. Bah, che idea balzana!
Certo, i due disgraziati hanno
provato a ribellarsi, a puntare i piedi e dire di no, ma si sa quando
minacciano di far saltare un ospedale pediatrico non ci si può che arrendere.
Nel frattempo, la presidente
Marsdin, scampata alla distruzione dell’Air Force One, si manifesta per quello
che è realmente, ovvero un’aliena. Ma terrestre o meno l’ordine è quello che
qualunque presidente avrebbe dato: abbattere la nave madre aliena per cercare
di disorientare e disperdere l’esercito daxamita. A nulla valgono le ragioni che
Supergirl oppone. Il fatto che Lena e Mon-El si trovino sulla navicella deve
essere considerato un sacrificio inevitabile per salvare National City. E sarà
proprio Alex, suo malgrado, ad essere incaricata, in qualità di direttore
provvisorio, del gravoso compito di penetrare nel quartier generale della DEO e
trovare il cannone a positroni da puntare e azionare contro la nave nemica.
Ma come può Supergirl decidere
tra la salvezza della città e dei suoi abitanti e quella di due delle persone
che ama di più al mondo? È miss Grant a farle capire che non sono le cose che
facciamo a dare un senso alla nostra vita ma le persone che amiamo. Così la
ragazza d’acciaio decide di accettare l’aiuto di Lillian Luthor e del suo “terminator”
per salire a bordo della nave daxamita e portare via i due ostaggi prima che
Alex azioni il cannone.
Peccato che Mrs. Luthor non
abbia alcuna intenzione di comportarsi in modo leale e, com’era ovvio pensare,
non appena rientrata sulla Terra con la figlia e il tirapiedi, cerca di
bloccare il rientro dei non terrestri Supergirl e Mon-El. Ma la nostra eroina
non è poi così ingenua come si potrebbe pensare. Una cimice applicata da Winn
su Henshaw le permetterà di tenere aperto il proiettore e far tornare Mon-El
sulla Terra. Sì, perché la dolce Kara non andrà con lui. Vuole rimanere per
offrire a Rhea la possibilità di arrendersi con dignità prima che il cannone
venga azionato.
I due piccioncini innamorati
si scambiano un tenero bacio e si separano, confidando di ritrovarsi quando
tutto sarà finito.
Mentre questo accade lassù
nello spazio, sul pianeta Terra (sì perché, checché ne dica sua maestà, è
ancora il pianeta Terra) o per meglio dire dalla sede della CatCo, un’ispirata
miss Grant va in onda in mondovisione (e oltre) per dire agli abitanti di
National City che il loro compito è di resistere. Resistere agli invasori
alieni con tutte le forze possibili perché ne hanno il potere, perché sono
forti, perché el pueblo unido jamàs serà
vencido… Ah no, scusate, quella era un'altra cosa…
Dicevamo. Cat Grant è riuscita
con poche ma ben azzeccate parole ad infondere il coraggio negli abitanti che,
tutt’ad un tratto, si scoprono senza paura e si riversano come fiumi in piena,
come un sol uomo, nelle strade e, a mani nude, si confrontano contro i daxamiti
che, nonostante siano armati fino ai denti con gli ultimi ritrovati della
tecnologia aliena, sembrano soccombere alla furia degli stessi che giusto
cinque minuti prima avevano facilmente sottomesso. Ecco cosa serviva: un buon
motivatore e il gioco è fatto.
Sempre a proposito di discorsi
profondi, anche Supergirl si produce in una performance tra le più toccanti mai
sentite. Naturalmente, la regina non poteva che riderle in faccia. Dal momento
che è stata perfino in grado di uccidere il marito perché la contrastava,
perché mai delle belle parole di un'insignificante ragazzina kriptoniana dovrebbero in qualche modo toccarla? Il suo
obiettivo non prevede rinunce. Per nessuna ragione.
Cosa ci aspetta, quindi, nel
prossimo episodio ovvero nel gran finale di stagione? Supergirl riuscirà ad
avere ragione della perfida Rhea? Oppure sarà necessario il sacrificio di
qualcun altro per il bene supremo?
Un saluto alle nostre affiliate:
Supergirl Italia,Melissa Marie Benoist ,Supergirl italia serie tv ,Series Generation ,Talk about telefilm,Supergirl Italia ,Justice Of Shield,I Drogati di Telefilm, It's all about Chris Wood,Crazy Stupid Series,The world of two fangirls,Cinema,movie and pop, Chris Wood Italy
Stiamo cercando RECENSORI e newsers per EMPIRE, HOMELAND, LEGENDS OF TOMORROW, ORPHAN BLACK. ARROW, SUPERGIRL e le altre serie.
Non perdere neanche una notizia! Seguici su Facebook e Twitter.
0 commenti:
Posta un commento