“Vi prego che nelle
vostre lettere, quando riferirete questi tristi fatti, li presentiate come
sono, senza attenuare o aggravare nulla per malanimo. Direte allora d'uno che
nell'amore fu malaccorto, ma fin troppo ardente; d'uno non facilmente
ingelosito, ma portato ad estremi disperati se messo su; d'uno che di sua mano,
come un barbaro indiano, gettò via una perla più preziosa di tutta la sua
tribù; d'uno che non abituato a struggersi, con occhi soggiogati versa
profusamente lacrime come le piante d'Arabia stillano resina”.
Con queste parole
dell’Otello, Ira Aldridge si esibisce a palazzo, portando dinnanzi al pubblico
reale e a noi spettatori l’opera del Bardo, diventata simbolo della
distruttività passionale e illogica di un sentimento come la gelosia. Un mostro
dagli occhi verdi che divora lo spirito in modo subdolo e lo soggioga.
VICTORIA - Lord M. sta per tornare. Cosa dobbiamo aspettarci dall'episodio 2x02 "The Green-Eyed Monster"
La gelosia sembra essere
la protagonista di questo episodio, il sentimento che guida tutte le mosse
narrative di questa trama.
E come vi avevo
anticipato nell’anteprima, ero molto preoccupata su come avrebbero potuto
gestire un’altra crisi tra Vittoria e Albert, senza cadere nel banale e in
situazioni ripetitive, utilizzando peraltro un personaggio storico del calibro
di Ada Lovelace come puro pretesto per un litigio sentimentale.
Ebbene, i promo e la
sinossi mi hanno allarmato più di quanto fosse necessario, anche se l’episodio
si macchia di qualche difetto, sono stati capaci di gestire le situazioni col
consueto garbo.
La gelosia, non è
trattato come un sentimento capriccioso e non ha origine da un semplice
sospetto, ma ha radici più profonde, radicate nel disagio di una giovane donna
che ha responsabilità enormi e un ruolo che ama, ma per cui a volte si sente
poco preparata. In episodi precedenti, specie nella prima stagione, è sempre stata
una debolezza e paura di Vittoria, limitata dall’educazione di Sir John Conroy,
non è sempre adeguatamente preparata a capire e a affrontare tutte le
questioni.
Albert in questo è un
aiuto molto importante per lei, ma le sue conoscenze e la sua passione per la
scienza e il progresso, mettono allo stesso tempo in evidenza i limiti di
Vittoria tanto dal farla sentire inadeguata.
Una situazione abilmente
espressa già a inizio episodio, in cui a dare il via al tutto è proprio
l’interesse entusiastico di Albert per le nuove scoperte matematiche, questo lo
porta a lasciare il fianco di Vittoria, che ritrova delle questioni del regno
al di là della sua comprensione. Non sentirsi all’altezza del ruolo che ama, la
mette a disagio, la fa sentire non abbastanza, gelosa delle conoscenze del
marito, infastidita (in torto) che la lasci per trovare un suo spazio, una sua
indipendenza all’infuori del palazzo, mentre lei si ritrova impaurita e
sopraffatta dai ruoli di regina, madre e moglie che deve ricoprire.
Un equilibrio che sfugge
al suo controllo, in un incertezza che si radica prepotente durante una serata
dedicata alla promozione della cultura, delle arti e della scienza. Non è il
solo vedere Albert parlare con un’altra donna a far nascere gelosia in
Victoria, ma nel sentirsi inadeguata e impreparata davanti agli interessi del
marito per le scoperte matematiche di Babbage e Lady Lovelace, totalmente
ignorante di fronte alle conoscenze matematiche della donna, che invece Albert riesce a comprendere e per
cui è entusiasta.
Probabilmente, Vittoria,
è timorosa di perdere la stima e l’amore di suo marito, e allo stesso tempo
teme anche che Albert possa metterla in ombra come regnante.
Scoprire di aspettare
così in fretta un secondo figlio, non ha poi contribuito a giovare lo stato d’animo
di Vittoria, che non si è ancora del tutto abituata al suo ruolo, sta ancora
prendendo le misure dell’essere madre e vive la gravidanza stessa coma una
prigione, per cui possano confinarla in un stanza, lasciandola indietro ed
escludendola, proprio come i lontani giorni a Kensington, che in questo periodo
le sono sembrati più vicini che mai.
Scoprire della
gravidanza proprio quando lei e Albert sono così distanti, ha reso tutto più
difficile. Dirlo avrebbe oltretutto significato renderlo più vero, nonostante
il suo corpo già cominci a cambiare, ma non lo vuole accettare. Le pressioni
per un erede maschio, da parte dei parenti di Coburgo, sono sempre più
insistenti, e la mettono ancora più a disagio.
E sono proprio tutte
queste insicurezze e la necessità di sentire l’appoggio di qualcuno di cui può
fidarsi e a cui chiedere consiglio, a riportare Lord Melbourne a palazzo, su
invito della regina.
Una scena molto bella, e non solo perché rivediamo finalmente il nostro Lord M, l’ambiente è pervaso da una luce luminosa e la regia segue ogni suo movimento che lo introduce di nuovo in un mondo che pensava di aver lasciato, con in sottofondo le semplici parole di Vittoria. “Caro Lord M, è ora che facciate ritorno a palazzo”
Una gentile richiesta a
cui Lord Melbourne non poteva sottrarsi, fautrice di un ritorno sperato e
atteso e che è stata la cosa che ho preferito dell’intero episodio. Rufus
Sewell ci riporta brillantemente Lord M, come se non se ne fosse mai andato. Percepiamo
tutt’ora la sua rassegnazione e la tristezza del suo animo che abbiamo imparato
a conoscere. Il suo personaggio e la sua storia sono così ben resi e curati che
quasi eclissano tutto il resto. Il suo ritorno, ha un peso per noi affezionati,
e anche per la stessa trama che lo tratta con un riguardo che ce ne lascia
percepire l’importanza.
Ritorna elegantemente in
un mondo al quale ormai non apparteneva più. Si muove con discrezione e
rispetto in una realtà nella quale non
ha più un ruolo, e il suo precedente contributo non è che qualcosa che
appartiene al passato. Lo troviamo più stanco, forse un po’ incattivito dalla
solitudine di Brocket Hall e dalla sua stessa salute. Eppure, Vittoria, anche
solo per brevi momenti, riesce ancora a rischiarare il suo animo; nostalgica
della sua compagnia, il loro rapporto riprende con naturalezza, come se non si
fossero mai persi di vista.
Un legame, e un antica
amicizia che persiste, nonostante oramai le loro vite siano separate e molto
cambiate. Tra loro c’è una simpatia naturale, quella stessa intesa che avevamo
visto nascere immediatamente tra loro nelle prime puntate. E averlo di nuovo al
suo fianco, come un porto sicuro, in una serata in cui Vittoria, risente le sue
debolezze e i suoi limiti, portati alla luce dalle conversazioni matematiche,
sentendosi a disagio, e lasciata indietro da Albert, la fa sentire di nuovo
dipendente dal suo aiuto e consiglio.
Ritrova il piacere della sua compagnia e
del suo rapportarsi a lei con rispetto, senza mai farla sentire meno, nessuno
lo aveva mai fatto prima di lui. Ed ora Vittoria, che aveva pensato di poter
fare a meno della sua presenza, in un momento in cui non si sente capita,
avvolta in timori e sospetti, lo segue mentre va via, ricercando con una
delicata testardaggine la sua compagnia, cercando di mantenerlo nella sua vita,
sotto gli occhi di Re Leopold che guarda a questo legame con preoccupazione,
cercando di tenere le distanze tra loro.
Per un momento anche a
noi sembra che nulla tra i due sia cambiato, in piccole rilassate conversazioni
in cui Vittoria si sente a suo agio, e ancora
una volta viene colpita dalla saggezza di Lord M, ritrovando sollievo nei suoi
consigli.
Sempre per questi
motivi, si spinge in un improvvisa visita a Brocket Hall, in cerca del suo
sostegno, cercando conforto da una persona che non l’avrebbe mai giudicata e
che è in grado di capirla. Lord Melbourne l’ascolta pazientemente, riesce a
placare ogni sua ansia, rassicurandola e facendole ritrovare fiducia in se
stessa, mentre Vittoria riesce a dar voce come un fiume in piena alle paure più
insite e alle difficoltà nell’essere sia moglie, che madre e regina.
La delicatezza e
saggezza di Lord M, non possono non colpirci, riesce a guidare Vittoria ancora
una volta, con una purezza d’intenti e una nobiltà nel cuore, sapendo quando
rimproverarla e aiutarla e quando invece farsi da parte. Rispetta il matrimonio
di Vittoria e Albert e la rassicura sul loro rapporto, ponendo una fiducia
anche nel Re Consorte che forse non è ancora ricambiata da Albert.
Riesce a ricordarle chi
è veramente, e la Regina che lui ha sempre visto, dotata di un istinto capace
di superare qualsiasi lacuna.
La sua lettera a
Vittoria, è poi qualcosa di bellissimo, un ulteriore conferma di ciò di cui
hanno discusso nella serra, e un passo indietro di Lord M, per spingerla a
continuare ad andare avanti senza di lui, rasserenandola di nuovo sull'indole del principe con delicata fermezza.
VICTORIA - "La Regina è pronta a far sentire di nuovo la sua voce" Recensione dell'episodio 2x01 "A Soldier's Daughter"
VICTORIA - "La Regina è pronta a far sentire di nuovo la sua voce" Recensione dell'episodio 2x01 "A Soldier's Daughter"
Albert, d’altra parte,
non ha nessun interesse sentimentale per Lady Lovelace, ma semplicemente un
entusiasmo genuino verso le brillanti scoperte matematiche. Cerca ancora di
trovare un suo spazio e ruolo all’interno del regno, soprattutto dopo aver
retto la monarchia in assenza della moglie, ma ancora non sa come gestire
Vittoria e le sue paure, né capirla a fondo. Come gli fa notare Re Leopold
prima di tornare a Coburgo, sua moglie, non è un problema che può essere
affrontato con la logica.
Mi è mancato un po’ un
finale confronto tra Vittoria e Albert, lo hanno avuto, certo, ma a mio avviso
poteva essere più approfondito. Si sono scusati e rassicurati, trovando di
nuovo l’armonia che avevano perso, ma avrei forse preferito che Vittoria si
aprisse del tutto con lui così come aveva fatto con Lord M. Forse, però, la
loro riappacificazione non necessitava di molte parole, a loro non serve. Sono
uniti da un amore che li riporterà sempre a ricominciare insieme.
Vittoria si
scusa, il loro amore è ancora saldo e tanto basta. Mi sarebbe piaciuto credo,
che magari Albert la avvicinasse al mondo matematico che tanto lo entusiasma,
una risoluzione simile alla questione dei treni della prima stagione, in cui è
proprio Albert a far rendere conto a Vittoria di quanto il progresso sia
importante. Perché se c’è una cosa che mi ha fatto capire quanto effettivamente
Albert fosse giusto per lei, è stato proprio vedere come fin dall’inizio non
temesse di contraddirla mostrandole i suoi errori e dandogli un altro punto di
vista sulle questioni del regno. Lui non compiace Vittoria, ma completa i punti
in cui lei è mancante, migliorandola.
Questo aspetto aveva subito messo in
evidenza anche come Lord M non fosse la persona giusta per lei. Vittoria però,
in questo episodio non aveva bisogno di sentirsi messa in discussione e le
rassicurazioni di Melbourne erano ciò di cui aveva bisogno, per poter superare
un momento in cui forse Albert non avrebbe potuto aiutarla. Era lei stessa a dover ritrovare la propria autostima e sicurezza.
Non sono bellissimi ? |
VICTORIA - "I'm not a woman, I'm the Queen" Cosa dobbiamo aspettarci dall' episodio 2x01 "A Soldier's Daughter"
E nonostante Lady Lovelace non sia stata trattata in modo pessimo come temevo, non ha nemmeno avuto secondo me lo spazio che meritava, dando luce al suo personaggio solo alla fine, in un breve scambio di battute con Vittoria. E mi dispiace perché il loro dialogo è molto bello, entrambe donne in una società di uomini, che tentano di affermarsi e farsi sentire, e entrambi madri, con difficoltà a coniugare le loro aspirazioni e l’affetto per i figli. In quel momento, Vittoria scopre nella donna non solo una figura da ammirare per le sue conoscenze ma anche un alleata.
E nonostante Lady Lovelace non sia stata trattata in modo pessimo come temevo, non ha nemmeno avuto secondo me lo spazio che meritava, dando luce al suo personaggio solo alla fine, in un breve scambio di battute con Vittoria. E mi dispiace perché il loro dialogo è molto bello, entrambe donne in una società di uomini, che tentano di affermarsi e farsi sentire, e entrambi madri, con difficoltà a coniugare le loro aspirazioni e l’affetto per i figli. In quel momento, Vittoria scopre nella donna non solo una figura da ammirare per le sue conoscenze ma anche un alleata.
Perché se fossero nate
uomini, sarebbe stato tutto più facile.
Spero che Lady Lovelace
possa tornare, magari questa volta potremo vedere qualcosa di più sul suo
lavoro.
Un altro grande pilastro
della serie è Ernest, sinceramente non pensavo potesse prendermi tanto questo
personaggio, ma lo trovo migliorare di volta in volta. Certo, al momento la sua
storyline sembra ferma, ma è un enorme sostegno per Albert, ed è molto bello
vederli legati da un sincero affetto.
Il loro duetto improvvisato al
pianoforte, in cui Ernest riesce a tranquillizzare il fratello e ancora una
volta a consigliarlo per il meglio, spingendolo a trovare la nota mancante per
ristabilire equilibrio nel suo matrimonio, mi ha molto intenerito. Dimostrandosi
ancora una volta, un uomo di grande sensibilità.
Ernest è bellissimo ma
malinconico, come la stessa melodia di Chopin che suonava al pianoforte e che
Wilhelmina Coke si è ritrovata ad ascoltare.
Per amore di Albert, si
sacrifica nel restare in un palazzo in cui tutto gli ricorda Harriet, un amore
perduto, e forse anche per cercare di restare aggrappato al ricordo della donna
che amava.
Non so cosa abbiano in
mente per lui, se Harriet tornerà mai e se le loro storie siano destinate a
intrecciarsi ancora, dubito che la soluzione dei suoi tormenti possa ritrovarsi
in Wilhelmina, troppo giovane e inesperta, sottomessa alle rigide regole e ai
rimproveri della duchessa, credo sogni solo più libertà con un entusiasmo
tipico della gioventù.
Un po’ sottotono sono
rimasti i personaggi dello staff.
Lo Chef Francatelli è
tornato, ma è risentito per essere stato reintrodotto a forza a palazzo, e lui
e Miss Skerrett sono più distanti che mai.
Sono una delle mie coppie favorite e
vorrei ci fosse più spazio anche per loro. In ogni caso, credo che i modi dolci
e fermi di Miss Skerrett possano di nuovo far breccia nel suo cuore ferito.
Io
nel frattempo, lo voglio solo vedere a fare dolci tutto bello contento, mi
manca il brio e la gioia che portava nelle cucine del palazzo.
Di Diana Rigg che dire?
È talmente acida che la adoro, datemene una dose doppia, perché la coppia di
Penge e Miss Jenkins mi manca parecchio, e mi sa che Miss Jenkins manca pure a
Penge.
E loro due ? |
Un episodio che quindi
mi ha entusiasmato meno della premiere, ma che rimane comunque su un ottimo
livello, anche se manca in alcuni momenti, riesce a riprendersi sempre e a
pareggiare i conti con scene meravigliose.
Come sempre, un saluto alle nostra affiliate:
Stiamo cercando autori per news e recensioni di Agents of S.H.I.E.L.D., Inhumans, Jessica Jones, The Punisher, Iron Fist, Daredevil, The Defenders, The X-Files, Arrow, Legends of Tomorrow, Supergirl, The Flash, Hawaii Five-O, Homeland, Empire, House of Cards, Mr. Robot, The Deuce, How To Get Away With Murder, IZombie, Luther, Scandal, This Is Us.
Inoltre newsers per The Originals, The Handmaid’s Tale e Narcos.
È richiesta un'ottima conoscenza della lingua italiana e una buona conoscenza della lingua inglese.
SCRIVETECI! contatti@lostinaflashforward.it
Non perdere neanche una notizia! Seguici su Facebook e Twitter.
0 commenti:
Posta un commento