Alle 22:00 di questa sera andrà in onda su FX statunitense il sesto episodio di American Horror Story: Cult che la scorsa settimana è riuscito a vincere la scommesse, convincendo alcuni tra coloro che fino a questo momento non hanno riversato molta fiducia nel nuovo arco narrativo.

Cos'è che ha finalmente ha aperto gli occhi ad alcuni (non tutti, va specificato) dei detrattori di Cult, dai conservatori che hanno lasciato il cuore in Asylum, a quelli che hanno storto il naso con il cambio di rotta in Roanoke (a partire dall'asenza della sigla) passando per i parecchi che hanno visto il definitivo declino in Hotel?

Per noi di Lost In A Flashforward, la cosa che più sorprende di questa settima stagione e al tempo stesso non tradisce, bensì riqualifica, uno standard della serie, è la nonchalance con la quale i misteri vengono svelati uno dopo l'altro, nell'arco di un paio di episodi. Tra 11/9 e Holes è infatti stato detto tutto quello che c'era da dire, o quasi. Conosciamo le vere identità dei clown, abbiamo avuto modo di assistere al metodo con cui Kai assolda i suoi adepti e i motivi più o meno approfonditi di ciascuno di essi. Non solo, siamo venuti a conoscenza in pochi minuti del passato del cult leader interpretato da Evan Peters e di conseguenza al passato dello psichiatra Dottor Vincent, strettamente collegato al ragazzo e quindi a Winter da un legame fraterno.

AMERICAN HORROR STORY - Recensione dell'episodio 7x05 "Holes"

Ivy fa parte del culto. Lo sospettavamo fin dall'inizio, ma ora ne abbiamo la certezza. Nello scorso episodio ci è stato mostrato come adesso, dopo la morte del cameraman, sia lei l'anello debole del gruppo, dal momento in cui non sembra essere disposta a commettere la serie di omicidi a sangue freddo per i quali il gruppo di clown stanno ormai divenendo famosi grazie ai notiziari dell'orrore di Beverly Hope. Nel promo di Mid-Western Assassin, qui gentilmente sottotitolato dal nostro partner Subtitles On Demand, vediamo come i dubbi di Ivy continuano a mettere a rischio la sua incolumità all'interno del gruppo, mentre un personaggio positivo potrebbe essere l'unica via di salvezza di Ally. La donna che si oppone alla demagogia del terrore di Kai Anderson è interpretata Mare Winningham, amata dai fan in Hotel, nei panni di uno dei pochi personaggi davvero riusciti, Miss Evers. Con Cult, arriva al compimento di tre stagioni di American Horror Story, compreso Coven, in cui vestiva i panni della madre del personaggio allora interpretato da Even Peters e da esso comprensibilmente uccisa. I due attori hanno sempre avuto personaggi in qualche modo legati tra loro, prima madre e figlio, poi inserviente e datore di lavoro. Ora ci appaiono a confronto, il bene contro il male. Ma quanto può durare una figura positiva in una stagione dove sembra che ogni speranza abbia lasciato spazio al caos più totale? La stessa Ivy ci viene presentata come un personaggio imperfetto, al di là delle fobie e delle insicurezze. Le sue scelte sono spesso discutibili e la morale molto costruita.

Ma Mid-Western Assassin introdurrà, almeno verbalmente, anche un personaggio che sappiamo incontreremo entro la fine della stagione. Trattasi di Charles Manson, il cult leader per eccellenza. Sentiamo Kai venire paragonato a Manson e improvvisamente non sembra un caso o un semplice occhiolino il fatto che Ryan Murphy abbia pubblicato proprio in questi giorni un immagine di Evan Peters nei panni di Andy Warhol, sottolineando come sia uno dei molti cult leader che l'attore andrà ad interpretare.

Murphy si è anche espresso per quanto riguarda una scena che doveva essere presente nell'episodio di stasera alla quale invece non assisteremo. Si trattava di un omicidio di massa, di una sparatoia che agli occhi degli americani avrebbe potuto rievocare il dolore e la paura della strage di una settimana fa a Las Vegas, durante il concerto country conclusosi con una sessantina di vittime e centinaia di feriti a causa di un cecchino nascosto nell'hotel adiacente all'evento. In difesa dell'integrità dell'opera verrebbe da dibattere per la scelta presa dall'autore ed egli stesso ammette di avere tutto il diritto di mandare in onda la scena in questione. Tuttavia, afferma ai microfoni del New Yorker Festival:

"Credo di avere il diritto di mostrare quella scena. Ma credo anche nei diritti delle vittime e ritengo che questa non sia la settimana per aggiungere benzina sul fuoco".

I veri fan non possono dunque che sperare di avere la famigerata scena nella versione integrale in DVD o Blu-Ray, quando uscirà il relativo cofanetto.

La violenza era ed è ancora contemplata all'interno della serie, nonostante tutti i nodi siano ormai venuti al pettine. Siamo dunque portati a credere che, così com'era stato per Roanoke, potremmo assistere ad uno svolgimento, o ad uno sconvolgimento, articolato e frammentario, balzando avanti e indietro con dei flashback che poco hanno a che fare direttamente con la storia, o semplicemente abbandonando le vicende di Aly e optando per una cosmologia dei culti nella storia americana.

Ad ogni modo, arrivati a questo punto ogni prospettiva pare interesssante. Il fatto che tutti i misteri siano stati svelato è indice che da questo momento al gran finale qualcos'altro dovranno inventarsi. Il personaggio della Winningham riuscirà davvero a fermare Kai, magari nel corso del prossimo episodio? Potrebbe essere. Improbabile? Chi conosce American Horror Story sa bene che questo è altro è più che possibile.

Vi siete persi la Receironica dell'ultima settimana? recuperatela QUI.

Ancora un ringraziamento speciale a Subtitles On Demand per il promo e, ovviamente, un saluto alle affiliate: Horror Italy I Drogati Di Telefilm Talk About Telefilm American Horror Story Italia Multifandom √ Multifandom is a way of life ϟ Cinema,movie and pop Colton Haynes Italy Serie TV Concept Telefilmiamo

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