Ebbene si, Jamie e Claire sono di nuovo insieme! Un episodio attesissimo che cerchiamo di capire meglio grazie allo stesso autore, Matthew B. Roberts, assieme a Sam Heughan e Caitriona Balfe
Una creazione lenta. Potremmo definire così il progetto di Matthew B. Roberts, produttore esecutivo di Outlander, incaricato di scrivere A. Malcolm, ossia l'episodio più atteso dell'intera stagione che ha visto la tanto agognata reunion tra Jamie e Claire, nella tipografia di Edimburgo.
Per raggiungere il suo obiettivo, però, Roberts ha dovuto ignorare i soliti limiti temporali previsti. "Ho sempre pensato che bisognasse far respirare questo episodio", ha detto il produttore. "A volte, quando si fanno andare le cose naturalmente, si decide di lasciarle così e passare avanti. In questo episodio sono stati necessari 15 minuti in più, rispetto al solito".
Fortunatamente per noi, infatti, A. Malcolm è durato ben 74 minuti!
Sentiamo come commentano l'episodio Roberts, Sam Heughan e Caitriona Balfe.
Il titolo stampato! E' stata un'idea di Roberts. "Era qualcosa a cui ho pensato subito appena ho visto le macchine per la stampa e sapevo che funzionavano", ha detto.
"Scriviamo sempre i titoli degli episodi con i relativi autori, ma in tre stagioni diventa sempre più difficile trovare nuove idee. Così, ho pensato che presentarlo in questo modo avrebbe mostrato come funzionava la tipografia all'epoca. L'unica cosa complicata è che ci vogliono un paio di minuti per togliere la pagina, visualizzarla sullo schermo e, poi, passarla sulla scheda della regista Norma Bailey. Avrei voluto creare tre o quattro pagine così, ma non ho avuto abbastanza tempo per farlo. Sono stato fortunato, comunque, perché ho avuto il mio nome stampato da una vera pressa!".
Qualcuno si è sentito improvvisamente debole!
L'improvvisa perdita di coscienza aveva senso, considerando che Jamie, a differenza di Claire, non era preparato allo shock di rivedere il suo amore perduto.
"Per questo motivo era importante iniziare l'episodio mostrando come Jamie aveva iniziato la giornata", spiega Roberts. "Si veste, va al lavoro, mette in funzione la pressa. E' un uomo che lavora. Poi, però, improvvisamente la sua vita cambia completamente".
Per Roberts era importante mostrare quanto fosse sbalordito Jamie in quel momento.
"Nel libro, leggiamo la scena dal punto di vista di Claire e sono sicuro che si sarà creata un milione di scenari nella sua testa. Ma non aveva la certezza di come sarebbero andate le cose. Dice Sono io, Claire e si affligge. A quel punto, non aveva più tempo per immaginare. Mette tutto da parte e osserva".
Perché quell'improvvisa timidezza quando Jamie deve togliersi i pantaloni bagnati?
"Semplice", spiega Roberts. "Fa il formale per controllare se lei è reale. E' ritroso per questo".
Un semplice bacio diventa il momento iconico della serie.
"Negli ultimi tre anni c'è sempre stato l'episodio clou. Nella prima è stato quello del matrimonio; nella seconda quello della morte di Faith e questa stagione è A. Malcolm. E' stato un passo indietro rispetto alla trama che riprenderà dal prossimo episodio".
Avete visto i libri sulle mensole alle spalle di Jamie e Claire? C'è un Uovo di Pasqua lì nascosto dal designer Jon Gary Steele. Tra quei libri c'è una copia di Drums of Autumn di Diana Gabaldon, che fungerà da materiale di partenza per la quarta stagione. Fortunato chi l'ha notato!
"Sassenach, perché sei tornata?", chiede Jamie ad una vulnerabile Claire.
"Claire ha lasciato tutto", spiega Caitriona Balfe. "E' il sacrificio più grande che si possa fare per amore. Lascia la figlia, la casa, la carriera, la sua vita, il suo tempo e non sa cosa troverà. Si basa su ciò che sente, su quell'amore che non l'ha mai ingannata. Eppure è un rischio enorme".
"Il pranzo consumato accanto al camino serviva per uno scopo specifico", spiega Sam Heughan. "In quel vecchio posto scoprono di essere diventati delle persone diverse, con esperienze e vite diverse. Quindi, l'uno deve riscoprire l'altro. Volevamo che la scena rispecchiasse quella del matrimonio nella prima stagione, quando stavano per conoscersi".
Il tempo è davvero passato per Claire? Non sembra molto diversa da quando ha attraversato le pietre, venti anni prima. "Penso che non volessero cambiarci troppo", spiega Caitriona Balfe. "L'invecchiamento è stato minimo, c'è un cambiamento sottile. Claire si avvicina ai 50 anni. Abbiamo persone di quell'età nello staff e tutti hanno un ottimo aspetto. E, poi, questa è la TV".
OUTLANDER - Nuovi arrivi nel cast della quarta stagione!
Cosa sono queste cose moderne che tengono insieme il corpetto di Claire?
Jamie ha imparato diverse parole del 20° secolo in questo episodio, compreso il termine "gelatina".
"Jamie è consapevole che Claire dice cose che lui non può capire", spiega Roberts. "Le ascolta e, poi, le fa domande. E' cominciato nella prima stagione, quando ha chiesto cosa fosse un sadico. Bisogna immaginare che abbiano trascorso così tanto tempo insieme che, probabilmente, avranno avuto migliaia di conversazioni di questo tipo".
Si, sappiamo cosa state pensando: quelle cicatrici sulla schiena di Jamie sono molto diverse rispetto alla prima stagione. Ma questo non è proprio vero, dice la makeup artist Wendy Kemp Forbes, che ha usato lo stesso stampo di silicone fin dall'inizio.
Poco prima che Jamie e Claire si amino, lui la colpisce inavvertitamente sul naso. Sul serio. "Se ricordo bene, mi ha proprio colpita, ad un certo punto", racconta Caitriona. "Mi è piaciuto che Roberts volesse la scena così. Un periodo di tempo così lungo, lontani l'uno dall'altra, comporta una mancanza di sincronia. E' quasi come se fossero tornati adolescenti. Un modo veramente dolce per ripresentare la coppia. Entrambi non hanno avuto molti momenti di intimità in questi anni. E' quella timidezza, quella goffaggine che viene quando non si è pienamente aperti, sicuri. E' stata una scena davvero divertente da girare".
Roberts è stato anche coraggioso ad includere uno dei momenti più memorabili di Voyager, quando Claire fa colazione con le ragazze del bordello. "Sono state fantastiche, tutto è stato divertente", ricorda Caitriona. "E' bello aver dato loro una voce e non averle lasciate solo nel contesto. Ed è bello sentirle chiacchierare".
fonte: ew.com
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