STAR TREK: DISCOVERY - I produttori parlano del nono episodio e del futuro della serie!


Domenica scorsa si è conclusa la prima parte di stagione di Star Trek: Discovery e non senza lasciare una scia di dubbi e domande su cosa accadrà dopo gli eventi che hanno portato la nave decisamente fuori rotta. A questo proposito i produttori Gretchen J.Berg e Aaron Harberts hanno parlato a IndieWire della seconda parte di stagione e del futuro della serie in generale.

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Sul finale del nono episodio: "Era esattamente quello che volevamo. Dopo un paio di episodi, proprio quando il pubblico si sente come se 'oh, so dove volete andare a parare', noi cambiamo tutto. È diventato il ritmo naturale della serie e ciò è molto più divertente per noi, gli sceneggiatori, per tutti. Perchè è un modo per mantenerla vivace. Ci è sembrato un gran luogo per concludere la prima parte di stagione. Ci siamo molto divertiti nel rintracciare il dibattito che i fan stanno avendo su dove pensano che la storia stia andando e dove i personaggi stanno andando. E abbiamo pensato che sarebbe stato divertente lasciarli per il prossimo mese e mezzo a masticare le cose e a dibattersi e divertirsi finchè non torniamo."
Sul formato della serie: "La serie è su come si prova a finire la guerra ed usare una gita esplorativa su un pianeta (come avvenuto nell'ottavo episodio) con lo scopo di concludere questa lotta, per tutti noi è stata una grande sosta... e siamo stati davvero felici di farlo, ci è sembrato naturale. Ciò che ci piace della struttura della serie, o quello che noi abbiamo cercato di fare, è che ogni episodio si sentisse come unico a se stesso. E finora ci siamo appoggiati a certi aspetti della serializzazione. Perciò gli episodi che abbiamo in arrivo nella seconda metà ci stanno davvero portando a questa convergenza di storie e a questa collisione di personaggi, in un modo che pensiamo sarà davvero eccitante, tragico e eroico e tutto il resto. Questo genere di vicende, come quella di Pahvo o il time loop di Mudd nel settimo episodio, sarà qualcosa che vogliamo decisamente continuare a fare."
Sui possibili paragoni con Star Trek: Voyager: "Non puoi fare a meno di addentrarti in un territorio che alcuni fan riconoscono, ma pensiamo che i nostri personaggi siano diversi. La nostra serie è la nostra serie e pensiamo che il modo in cui gestiremo la seconda metà sarà più vera per essa."
Sulla guerra contro i Klingon: "La guerra continuerà nella seconda parte. Ci sarà sicuramente. La guerra Klingon è questa crisi dove Burnham era presente quando è iniziata e dove lei si sente responsabile per averla causata. Questa è la sua storia nella prima stagione e questo darà i suoi frutti alla fine della stagione. La guerra è sempre viva ed è sempre un motivatore, ma noi volevamo anche provare a raccontare delle storie che deviassero da questa. E pensiamo che il secondo capitolo si aprirà in un luogo dove mentre la guerra grava così tanto sulle menti dei nostri personaggi, hanno un problema più grande da risolvere."
Sulle scelte musicali nel settimo episodio: "Inizialmente volevamo usare un pezzo di musica EDM non descrittivo. Poi Kurtzman viene da noi nella sala editing e ci chiede di sentire un brano (trattasi di 'We Trying to Stay Alive' di Wyclef Jean). Non pensavamo che saremo mai andati su una cosa dell'attuale cultura pop, eravamo insicuri al riguardo. È stato posto così perfettamente e ci ha fatto anche ridere e il fatto che ci fosse come sottofondo il tema di 'Staying Alive'. Era semplicemente stupendo. Il fatto è che prende una base dagli anni 70, ma il brano è uscito negli anni 90. È la cultura pop che spinge da due aree molto differenti. E oltretutto l'abbiamo riprodotta nel 2256. Il fatto che avesse quella base lo ha aiutato anche di più."
Sulla possibilità di rivedere Ripper: "Originariamente doveva essere un vero e proprio personaggio all'interno della serie. Il suo nome era Ephraim, aveva uno stemma della Flotta Stellare ed era un membro di quest'ultima. Ed è diventato un bellissimo sogno, ma irrealizzabile. Non abbiamo potuto farlo. Nonostante ciò il team degli effetti speciali ha fatto qualcosa di miracoloso. Era una cosa da aspettare e vedere, in termini di come la creatura avrebbe funzionato. E penso che il team sia riuscito a provare che questa era un personaggio vero e proprio nella serie. È ovviamente viva ed è là fuori e noi la adoriamo. Se possiamo trovare la giusta storyline, non c'è ragione per cui non possa riapparire."


Sulle reazioni del pubblico: "La maggior parte della produzione di questa stagione è avvenuta in completo isolamento. Era bellissimo, perchè nulla stava invadendo il processo e pensiamo che sia come siamo riusciti a fare quindici episodi. Perchè se tu sbirci fuori e provi a fare riferimento a quello che pensano gli altri, potresti metterti in dubbio qualche volta. Ma di recente a una cena Sonequa ha letto una delle recensioni e lei faceva come 'oh, sto per leggervi questa recensione'. E lei la leggeva e stava ridendo, pensando che fosse grandiosa. E noi pensavamo 'Sonequa, non ci piace come sta venendo fuori questa recensione, dal mio punto di vista. D'altro canto lei pensava che fosse divertente e grandiosa e io invece pensavo 'hey, questo va troppo vicino a casa'. Pensiamo che il miglior feedback che sta arrivando è il fatto che le persone stiano abbracciando questi personaggi, e cosa più importante stanno abbracciando questo cast. Quella è una delle cose più difficili da fare in una nuova serie, avere un gruppo che viene ben accettato da tutti. Le persone sono davvero nelle dinamiche fra i personaggi. Ed anche questo è un grande sostegno. Non abbiamo mai avuto dubbi su questo cast e questi personaggi. Li abbiamo amati sin dall'inizio e sentire che le persone stanno già scegliendo i loro preferiti e stanno apprezzando le dinamiche è anche una cosa grandiosa."
Sulle dinamiche fra i personaggi: "Dovevamo fare una versione di Star Trek che sapevamo di voler vedere. Ed era molto importante per noi, come persone nuove al franchise, provare a portare dentro i non iniziati. Tutte le grandi serie hanno la commedia, il dramma, la storia romantica, la tragedia e il conflitto. Riguardo a Burnham lei sta ricominciando la sua vita. E la sua giovinezza su Vulcano l'ha privata di molti basi dell'umanità. E una di queste è innamorarsi e capire che cos'è l'amore romantico. Perciò sapevamo che in una storia dove questo personaggio stava per scoprire se stessa, per forgiare una nuova versione di se' e trovare la sua umanità che il romanticismo e l'intimità sarebbero state elementi chiave di questa. Su Stamets e Culber pensiamo che quando la serie era partita, eravamo felici di conoscere Stamets nel contesto della sua relazione, e pensiamo che lo stiamo tenendo. Crediamo che la loro storia sia la vera relazione solida e romantica della serie. Ci piace il modo in cui viene interpretata dagli attori e il modo in cui vengono rappresentati."
Sulla seconda stagione: "Fra poche settimane comincieremo ad andare nella sala degli sceneggiatori. È stata una tempesta e continuerà ad esserla. Ma siamo emozionati al riguardo."

Fonte: IndieWire

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Articolo di Ada Bowman

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