Siamo giunti al quarto episodio di Vikings, "The Plan", commentiamolo insieme.
Un altro episodio "cuscinetto" per questa quinta stagione di Vikings che ancora non entra nel vivo, ma che ci sta preparando lentamente a quelle dinamiche future che vedremmo nei corso degli episodi rimanenti.
Durante l'episodio vengono toccate tutte le storyline del momento.
Partiamo con Floki.
Il nostro vecchio vichingo è ancora solo in terra straniera ma decide di ripartire, spinto dalla sua fede maniacale, per tornare dal suo popolo e raccontare le magie di questa terra così vicina agli dei, permettendo ad altri di intraprendere questo viaggio con lui.
Non credo che Floki tornerà già a "casa", ma lascerà piuttosto che siano gli dei a guidarlo nuovamente verso il suo destino.
Ubbe nel frattempo torna a Kattegat, dove stringe un patto con l'assassina di sua madre. Lagertha gli promette di combattere al suo fianco nella guerra contro Ivar solamente se lui farà lo stesso nello scontro ormai vicino con re Harald. La nostra regina guerriera sta perdendo sempre più il suo potere, ed anche questa alleanza rischia di ritorcersi contro di lei. L'ex schiava, anche se redarguita subito dalla regina, ha ormai messo la pulce nell'orecchio al primogenito di Auslag per spingerlo a diventare il nuovo re di Kattegat. Non credo che questa presa di potere avverrà mai, visto che più volte ha dimostrato di non avere vere qualità di stratega, ma comunque Lagertha dovrà tenere gli occhi ben aperti ed il fianco ben coperto da eventuali attacchi interni.
Re Harald intanto è convinto di aver portato Astrid dalla sua parte, ma la lealtà della donna verso Lagertha ed il flashback che abbiamo visto durante il matrimonio, ci lasciano pensare (e sperare) che non siano realmente queste le intenzioni della guerriera.
L'arrivo di Bjorn in Sicilia dona alla serie una nuova veste. Per la prima volta vengono abbandonati gli scenari abituali nordici e freddi per regalarci toni più caldi e colorati. Questa storyline è ancora abbastanza confusa, così come le reali intenzioni di Bjorn in queste terre. Il primogenito di Ragnar pare non stia nel mare nostrum per i saccheggi a cui le esplorazioni vichinghe ci hanno abituato in queste stagioni, ma per osservare ed imparare. Non è da sottovalutare a mio parere il personaggio della suora Cassia, che potrebbe mostrarci prossimamente la sua vera natura.
In Wessex la situazione è ancora in stand by. Hvitserk continua a dimostrarci la sua inutilità, mentre Re Aethewulf cerca di alzare i toni per riguadagnarsi solo apparentemente la sua posizione di Re dei Re quando, in realtà, l'esercito inglese è guidato dall'estremismo religioso di Heahmund. Nonostante gli inglesi credano di aver messo all'angolo i pagani norrenni, privandoli di cibo, Ivar continua a detenere il pugno della situazione. La scena finale promette un episodio con i fiocchi. Perché i topi sono saliti? Forse perché Ivar ed il suo esercito sono nei sotterranei della città pronti ad attaccare?
Lo scopriremo la settimana prossima.
Nell'attesa del prossimo episodio andate a dare un'occhiata alla recensione del precedente in caso ve la foste persa.
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