COLONY - Intervista a Sarah Wayne Callies e descrizione delle nuove guest star!


Continuano a piovere notizie e indiscrezioni sulla nuova stagione di Colony, in arrivo fra meno di un mese. Quest'oggi per voi abbiamo un'interessante intervista a Sarah Wayne Callies, fatta durante la convention Walker Stalker a Chicago, e la descrizione ufficiale delle guest star che vedremo nei nuovi episodi. Se siete interessati, continuate la lettura!

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L'attrice canadese ha parlato al magazine FanFest durante la convention dedicata all'universo di The Walking Dead.

-Il trailer della stagione 3 ci mostra i Bowman in un contesto rurale. Che frase utilizzerebbe Katie per descrivere la situazione e perchè?
"Oh... "casa dolce casa". Sicuramente. Sì, i Bowman sono in un posto davvero molto bello all'inizio della terza stagione."

-Oh, mi piace, ma ciò non dovrebbe durare molto a lungo, basandoci sulle altre cose che sappiamo.
"Non molto a lungo, ma qualsiasi momento di pace, amore e gioia che si trovano in questa serie, lo prenderò."

-Giusto! Questo mi porta alla prossima domanda. Com'è per Katie cominciare questa stagione con tutta la famiglia al completo, al contrario di quando uno o due dei figli mancava?
"Sai, è davvero interessante. Da una parte c'è questa bellissima frontiera a La casa nella prateria che stiamo vivendo, ma ci sono due precisazioni. La prima è che c'è qualcuno che vive con loro che non è un membro della famiglia. Ed avere Snyder attorno, penso che sia un costante promemoria che non importi quanto le cose vadano bene a casa propria, c'è il resto del mondo a cui pensare. L'altra è che sua sorella non è lì. E penso che ci sia questo grande interrogativo nel cuore di Katie, su dove sia Maddie e come stia perchè l'unica cosa che Katie sa è che Maddie conviveva con Nolan e lui era un uomo potente nell'IGA, ma il blocco di Los Angeles è stato destinato alla 'rendition'. Perciò, penso che una parte di lei vuole credere che Maddie è un donna intelligente e determinata, che si sarà trovata nella situazione più sicura possibile. In parte questo è dato dal fatto che Katie non sa che cosa le è accaduto e non sa che Nolan l'ha abbandonata."

-Hai parlato di Snyder. Il pubblico continua ad essere sospettoso sulle sue intenzioni. Per quanto differenti siano lui e Katie, riesci a pensare a delle caratteristiche che li accomunano?
"Penso che entrambi credano davvero di prendere le decisioni giuste, non solo per se stessi, ma per l'umanità. Almeno all'inizio della stagione, penso che Snyder sia un vero credente, che pensa che la collaborazione sia il modo migliore per salvare più vite possibili. E naturalmente Katie, ha una prospettiva completamente diversa. Non penso di essere mai stata fiera di una stagione televisiva di quanto non lo sia ora. È stato un'anno davvero notevole e il viaggio di Snyder è semplicemente affascinante. Penso che gli sceneggiatori hanno fatto un lavoro davvero notevole nel contorcerlo, capovolgerlo, metterlo alla prova e renderlo più umano. Perchè sarebbe più facile per lui essere semplicemente un 'cattivone', ma invece lo hanno reso uno molto più complicato e molto più interessante."


-Quali sono stati i momenti migliori del tuo debutto come regista in Colony?
"Oddio, è stato emozionante. Il modo più semplice per dirlo è che è stato un onore. Penso che gli sceneggiatori e i creatori intelligentemente mi hanno dato un episodio che non era pieno di effetti speciali e stunt, perchè quelle cose sono aspetti che sto ancora imparando come regista. L'episodio che mi hanno dato è finito per essere il più intenso dal punto di vista recitativo che abbiamo mai avuto. E così ho lavorato con questi attori, che conosco e a cui voglio bene come amici e colleghi. E ho lavorato con loro attraverso queste scene che erano semplicemente intense e potenti. E sono stati incredibilmente generosi col loro lavoro. Penso che sia il miglior lavoro che Josh e Peter abbiano mai fatto nella serie. È stato davvero mozzafiato essere lì e vederlo. La parte più divertente era che ci conoscevamo tutti fra noi e c'è così tanto affetto, che tutti erano davvero aperti a tutto, tranne Tory. Nel mio primo giorno sono andata da lui e gli ho chiesto 'Sei aperto a un suggerimento?' e lui mi ha guardato fisso e mi ha detto 'In verità, no'. Io gli ho detto 'Scusami?' e lui ha risposto 'Al momento no mi serve'. E io gli ho risposto 'Bene allora, fammi sapere quando sei pronto' e me ne sono andata. Il giorno dopo gli chiesi 'Hey, ascoltami, dobbiamo parlare di qualcosa? Va tutto bene?' e lui mi ha guardato, dicendomi 'Ma di che stai parlando?'. Io ho risposto 'Bhe, la questione di ieri' e lui ha detto 'Bhe, sto cercando di trattarti come un normale regista, sto cercando di darti il giusto rispetto e comportamento. Non voglio darti trattamenti speciali di alcun genere'. Io ho riso e ho detto 'Bhe, forse perchè ci conosciamo da tre anni e siamo buoni amici, forse potresti essere un po' più carino con me'. E lui mi ha guardato come se non lo riguardava, per poi dire 'Sì, posso farlo". Stavo crollando!"

-Si è parlato molto nel web del taglio di capelli più corto per Josh nel trailer della terza stagione. Come spiegheresti il fascino per i capelli di Josh?
"Bhe, penso che il fascino dei capelli di Josh sia semplicemente il fascino in tutto quello che riguarda il suo aspetto. In qualche modo provo affetto per lui, perchè è un attore di grande talento ed è una persona adorabile. Perciò molto del dialogo su di lui ha a che fare col fatto che lui risulta sempre essere uno schianto. La decisione di tagliarsi i capelli, dovrete chiederlo a lui, ma penso che sia derivata dal fatto che è da molto tempo che ha questa acconciatura e che forse sentiva di dover cambiare. Ha certamente cambiato il suo aspetto in modi che penso siano interessanti. Ed è diventato il simbolo di un nuovo Will Bowman. Ma non penso fosse inteso per questo. Penso che volesse solo un dannato taglio di capelli."

-Non per minimizzare le situazioni della vita reale in alcun modo, ma in che modo il tuo lavoro con il IRC (International Rescue Commitee) si ricollega a quello che fai su Colony, con i Bowman che essenzialmente sono rifugiati anche loro dalla fine della stagione 2?
"È davvero una bella domanda. Quando sono andata nella sala degli sceneggiatori prima di girare la terza stagione per capire ciò che stavamo facendo e dove ci avrebbe portato, Ryan mi ha detto 'Sai, siamo stati influenzati dal tuo lavoro con i rifugiati e abbiamo concepito la storia con questa cosa in mente, e pensiamo che ne sarai davvero felice'. Penso che la questione del lavoro che i Bowman facciano, da rifugiati, per i rifugiati, è un qualcosa che mi tocca davvero e gli sceneggiatori lo hanno portato fuori in modo completo. E non volendo è divenuto uno dei modi in cui questa serie è una sorta di parallelismo col mondo reale. Intendo dire che c'è un vero dialogo che va avanti sui rifugiati al momento. Su chi merita sicurezza, chi merita di essere salvato, protetto e accolto e chi no. E i Bowman, specialmente Katie, si trovano davvero all'interno di questo dialogo."


-Questo potrebbe fungere da anticipazione per la nuova stagione. C'è stata una certa discussione sulla frase emersa al San Diego Comic Con 2017, "Il nemico del mio nemico è mio amico". È giusto dire che la lotta per la libertà sta per farsi più complicata o ti esprimeresti diversamente?
"Bhe, la prima cosa che accade nella terza stagione è che abbiamo delle risposte a molte domande. Il pubblico è stato molto paziente nell'apprendere assieme ai Bowman, i quali si trovano molto allo scuro, perchè certe cose che accadono sono al livello dell'IGA e del governo, non cose che possono conoscere. Io e Josh siamo rimasti scioccati quando abbiamo letto i primi due episodi. Hanno risposto a delle domande che pensavo ci avrebbero messo cinque stagioni per farlo. E tutto a un tratto fanno 'Ecco qui, boom! Ora andiamo alla storia!'. Penso che la lotta per la libertà diventa più complicata con la scoperta che i RAP non sono l'unica società extra-terrestre con lo sguardo alla Terra. E penso che nella natura dell' esplorare che cosa significhi resistere sia molto in linea con quello che sta accadendo ora. Penso che uno delle questioni della stagione è perchè gli esseri umani sono così incapaci di unirsi ad affrontare un nemico ovvio. Dove diavolo è finito il terreno comune? Più le cose diventano intense, c'è una cultura che si identifica sia in Colony che nel mondo reale. Le persone semplicemente, propendono a destra, a sinistra, rimangono nel mezzo, non si ascoltano a vicenda. E quell'incapacità di vivere nel mezzo, di trovare un terreno comune, che sta letteralmente spezzando le nostre culture. E perciò questo è quello con cui combattiamo in tutta la stagione. Vi dirò un'altra cosa che ho realizzato un paio di sere fa, che mi ha parecchio sconvolta. Stavo leggendo della questione Cambridge Analytica e Breitbart e tutte queste oscure forze che minano le nostre vite digitali e le manipolano. La seconda metà della stagione è incentrata sui modi in cui le persone volontariamente si arrendono ai dati, che aggregati in un certo modo, possono essere usati per contrastare e manipolare vite umane. È folle, intendo dire che non c'è modo che ognuno delle persone coinvolte nella serie potesse sapere che questa potesse aderire così bene al presente. Non saprei, forse Ryan Condal viaggia nel tempo."

Fonte: FanFest

Ora passiamo alle descrizioni ufficiali di quattro guest star che vedremo nei nuovi episodi:


Peyton List sarà "Amy Leonard, una dottoressa e membro della cella ribelle di San Fernando, che si imbarca in un viaggio pericoloso con Eric Broussard per consegnare segreti vitali ai combattenti della Resistenza che affrontano l'Occupazione".


Wayne Brady sarà "Everett Kynes, un imprenditore tecnologico di gran successo che è cresciuto in questo nuovo mondo fino a diventare il capo della ricostruita colonia di Seattle. La sua tecnologia è stata usata, e sfruttata, dai collaboratori umani prima dell'Arrivo, lasciandolo con un chip sulla spalla e un unico legame con gli invasori. Kynes è molto brillante e ha un credo messianico nella sua visione del futuro."


Graham McTavish sarà "Andrew MacGregor, il leader del campo della Resistenza di maggior successo di quello che una volta era l'ovest degli Stati Uniti. Lui ha tenuto insieme il gruppo attraverso una combinazione di disciplina e carisma ma è costretto a cambiare i suoi piani una volta che Will e Katie Bowman arrivano con delle informazioni vitali che potrebbero cambiare per sempre il volto della Resistenza."


Waleed Zuaiter sarà "Vincent, un uomo morale che si trova intrappolato in una posizione impossibile mentre lavora per un potente gruppo di Resistenza. Alla fine dovrà scegliere se aiutare i Bowman o restare attaccato alla sua lealtà."

Fonte: TvLine




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Articolo di Ada Bowman

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