THE HANDMAID'S TALE - Recensione 2x11 "Holly"


Finalmente il momento tanto atteso è arrivato a due episodi dalla conclusione della seconda stagione di The Handmaid's Tale, in una puntata ruotante attorno a questo evento fondamentale ed estremamente decisivo per il percorso di June. Il titolo dell'episodio non è altro che il nome della madre di June, "Holly", utilizzato per la piccola neonata che accompagnerà la vita della nostra protagonista. Diretto da Daina Reed e scritto dagli showrunner Bruce Miller e Kira Snyder, l'episodio si concentra sulla lotta di June per sopravvivere in una condizione pericolosa, fra ricordi del passato e l'arrivo della sua seconda figlia.


-Storia di dolore: L'episodio si apre con June che si ritrova sola e isolata, dopo che Nick è stato arrestato. Così incomincia a studiarsi l'ambiente, a trovare un modo per andarsene, imbattendosi in un lupo nero. Poi entra nella casa e riflette su quello che le sta accadendo, in una riflessione che rompe la quarta parete in maniera singolare:


"I'm sorry there is so much pain in this story. I'm sorry it's in fragments, like a body caught in crossfire or pulled apart by force. But there's nothing I can do to change it. I've tried to put some of the good things in as well." 

A un tratto nota una foto di Hannah con la sua mamma adottiva e accanto un disegno. June si commuove nel vederle, riportandole alla mente il primo giorno di scuola della bambina. Hannah è terrorizzata all'idea di separarsi da sua madre, anche se per poche ore, e June cerca di tranquilizzarla, dicendole che si divertirà e farà molti bei disegni. Poi arriva l'insegnante che cerca di invitare Hannah ad entrare, chiedendo a June se ha provato la stessa cosa con sua madre. Lei dice che non è andata proprio così e dice ad Hannah che le vuole bene e che starà bene a scuola, allontanandosi con grande tristezza.


-La speranza in una voce: June trova le chiavi del garage, dove al suo interno trova una bella automobile scura. Così vi sale e accende la radio Free America, che annuncia le notizie con la voce di niente proprio di meno che di Oprah Winfrey; la voce parla di alcuni aiuti provenienti da stati esteri per il popolo americano, così come di pesanti sanzioni inflitte a Gilead. Alla fine dice al suo pubblico che non deve mollare, perchè sarà sempre con loro, facendo partire il brano Hungry Heart di Bruce Springsteen, che porta in June un grande senso di speranza. E mentre fa provviste, la sua mente ritorna a un uscita serale con suo marito Luke, il quale comincia a notare che il suo pancione è più grande e che entrambi sono pronti per accogliere la futura neonata.


-Di chi è la colpa?: Serena e Fred arrivano sul posto e iniziano a cercare June e Nick nella casa. Fred devia la cosa dicendo che forse non sono mai venuti lì, ma Serena è certa che ci siano e continua a cercare, finchè non trova il soprabito di June. Lei lo mostra a Fred infuriata, dicendogli che ora sono fuggiti insieme per causa sua. Fred pensa che ci sia un'altra spiegazione, svelandole che lui ha permesso a June di rivedere sua figlia, pensando che avrebbe mostrato gratitudine. Serena dice che è stato stupido, perchè June ha sempre cercato di fuggire da lui e Fred afferma che non sarebbe avvenuto tutto questo se lei fosse stata più gentile. Serena sbotta, ricordandogli che l'ha stuprata la sera prima, che a dire di Fred è stata una sua idea, ed esprime la sua preoccupazione perchè non possono segnalare il fatto alle autorità. Fred le promette che aggiusterà la situazione, ma Serena si arrabbia di più, dicendo di aver sacrificato tutto per la sua causa solo per poter avere un figlio e che ora a causa della sua infatuazione per June le cose sono peggiorate. Fred si irrita e sbatte Serena al muro e lei dice che ora non ha più nulla, nemmeno il suo piccolo. Intanto June trova un fucile e lo carica, pensando seriamente di ucciderli entrambi, per poi cambiare idea all'ultimo minuto, iniziando a sentire dei dolori.


-Lotta per la vita: In un flashback June e Moira vanno a trovare Holly, la quale suggerisce a June di partorire nel centro in cui lavora. June non ritiene la cosa sicura per lei e la bambina e Holly le dice qualcosa che in futuro avrà un certo peso:


"You are stronger than you think." 

June le chiede cosa le può importare, pensando che non assisterà al parto. Holly le risponde che ci sarà e che non c'è nulla che conti di più per lei in quel momento, incluso il suo lavoro. June le ricorda che non deve fare promesse che non può mantenere e Moira per sdrammatizzare parla di una sua amica che ha partorito in un fiume. Nel presente June torna al garage e cerca di sfondare la porta con l'auto senza successo. Poi esce fuori e prova a romperla dall'esterno e rivede il lupo nero, ma inizia nuovamente a provare dolore, cadendo a terra, e realizza che le si sono rotte le acque.


-Sei nata, dunque esisti: Nel passato June sta per dare alla luce Hannah e accanto a lei ci sono Luke e Moira, la quale cerca di far rilassare June con della musica. Intanto lei chiede a Moira se sua madre ha chiamato e lei dice che le manderà un messaggio. Nel presente June ha perso molto sangue e spara un colpo in aria col fucile affinchè qualcuno la ritrovi. Nel frattempo si prepara a partorire da sola, davanti al fuoco del camino, in una scena resa da toni vividi e intensi, ponendo un parallelo con la nascita di Hannah, vista anche da Holly, la quale è fiera di June e della piccola, e con la ritualità imposta da Zia Lydia per lei e le altre ancelle. Alla fine June saluta la sua nuova bambina, chiamandola Holly, proprio come sua madre. Le parla di Hannah e che un giorno la incontrerà e poi conclude la sua riflessione interiore, aprendo nuovamente alla speranza per se stessa e la sua piccola Holly:

"I keep going with this limping and mutilated story because I want you to hear it. As I will hear yours, too if I ever get the chance, if I meet you or if you escape, in the future or in heaven. By telling you anything at all, I'm believing in you. I believe you into being. Because I'm telling you this story, I will your existence. I tell. Therefore, you are." 

L'episodio si chiude con June che sussurra alla sua piccola che ce l'hanno fatta, come sua madre fece quando è nata Hannah, e una fioca luce in lontananza, con le note della versione dal vivo di Hungry Heart.


VERDETTO

Se dovessi trovare una parola chiave per descrivere un episodio incredibile come questo, questa sarebbe Elisabeth Moss. In questa sequenza di eventi, concentrata sull'isolamento totale e sulla disperata lotta per la sopravvivenza operata da June, l'attrice britannica ha ancora una volta confermato il suo status come interprete drammatica di livello, già evidenziato lo scorso anno con gli innumerevoli riconoscimenti ottenuti per la sconvolgente performance nella prima stagione. Gli istanti che hanno portato alla nascita della piccola Holly sono dipinti in maniera vivida e straordinaria, con toni forti e scenografia cupa e potente, per non parlare della potenza simbolica e narrativa, costruita sia nel passato con il ricordo di June come madre di Hannah e il suo legame particolare con sua madre Holly, che nel presente, con la speranza che alberga nella straordinaria Oprah Winfrey e nel ribelle Bruce Springsteen, nella sua intenzione non compiuta di uccidere i suoi carcerieri, Serena e Fred, i quali fanno i conti con le loro colpe senza alcun risultato (e sicuramente le loro azioni non resteranno impunite tanto a lungo), nell'incontrare un lupo nero che, specialmente alla vista del sangue, avrebbe dovuto attaccarla e invece rimane fermo e la osserva, come se il lupo rappresentasse la forza intrinseca di June nella sua lotta personale per la sopravvivenza, che ha portato a dare alla luce la piccola Holly nel modo più naturale e umano possibile, come una madre vera, una donna che lotta per i suoi figli, e non secondo la cerimonialità spicciola di Gilead, realtà a cui June dovrà continuare ad aggrapparsi ancora per un po', pur di restare viva (sto già pensando alle turbe psicologiche di Serena quando vedrà June e la bambina). In tutto questo vi starete già chiedendo che fine abbia fatto Nick e certamente con due episodi rimasti tutto verrà spiegato e conoscendo questa serie, di certo non si baderà a spese.

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Articolo di Ada Bowman

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