OUTLANDER - Recensione 4x03: The False Bride


Jamie e Claire sono giunti nel North Carolina: troveranno qui la loro felicità?
Attenzione: Spoiler!



Stessi luoghi ma epoche diverse: questa la struttura del terzo episodio di Outlander.
Bello il parallelismo creato dagli autori nel North Carolina tra Jamie e Claire, alla ricerca di un posto da chiamare "casa", e Brianna e Roger, 200 anni più tardi, che partecipano ad un festival scozzese.


Salutata zia Jocasta con non poche discussioni, i Fraser si mettono in viaggio per trovare il luogo in cui stabilirsi definitivamente e, dopo lunghe insistenze e un discorso molto convincente, Jamie permette a Ian di restare con loro.

Viaggiano su un carro, armati di fucile e pistola e accompagnati da John Quincy Myers, amico della zia, che li aiuta a difendersi dagli indiani che vivono in quella zona. Quando quest'ultimo si allontana per affari portando con sé Ian, Jamie e Claire se la vedono brutta per il sopraggiungere di un violento temporale che spaventa Clarence, l'asino che è con loro.


Claire parte alla ricerca dell'animale ma la tempesta la sorprende, il cavallo su cui monta si imbizzarrisce e lei è costretta a passare la notte da sola. E qui avviene qualcosa di strano: la donna trova un teschio che spunta dal terreno bagnato, presenta una lunga ferita e lì accanto c'è pure una pietra particolare. Sarà poi la paura, il cattivo tempo o la suggestione, Claire vede un indiano avvicinarsi a lei con la stessa pietra al collo e sporco di sangue per una ferita simile a quella del teschio.

Non solo: la donna si toglie gli stivaletti nel piccolo riparo e li ritrova il mattino dopo quando si mette a seguire tracce di scarpe sul terreno che portano ad un fiume al quale l'aspetta un ansioso Jamie. Che sia stato davvero lo spirito di quell'indiano dal volto minaccioso ma dalle buone intenzioni? Sicuramente, però, più avanti si tornerà su quel teschio e il suo legittimo proprietario che, a quanto pare, è qualcuno che viaggiava nel tempo perché i suoi denti presentano otturazioni in argento che sarebbero state inventate solo 100 anni più tardi.


Tra riflessioni e domande sul proprio futuro, finalmente Jamie e Claire arrivano in un luogo meraviglioso, vicino al fiume e con buona terra: lì sorgerà "Fraser's Ridge", la loro casa.


Circa 200 anni più tardi, in quelle stesse zone ci sono anche Brianna e Roger. Formano una coppia che vive anche momenti di imbarazzo perché, in fondo, il loro è un amore a distanza e il sentimento che li lega è solo a senso unico, quello di Roger.
Il ragazzo è innamorato cotto e le propone addirittura di sposarlo, ma Brianna non è pronta per un passo del genere...."O ti avrò tutta o nemmeno un po'", le dice Roger e i due discutono animatamente. 
Ci provano pure a fare pace poco prima della cerimonia dell'accensione delle torce (quando ogni rappresentante di un clan dà fuoco ad un cervo impagliato) ma non c'è niente da fare, sono su due posizioni completamente diverse.


Se Claire cerca di spronare il marito e di non influenzarlo nelle scelte, Brianna, invece, si dimostra testarda e parecchio confusa, sia nella vita (ha cambiato indirizzo di studio già diverse volte), sia in amore, perché si vede lontano un miglio che è presa da Roger e non vuole ammetterlo, contraddicendosi anche nei concetti che esprime per giustificarsi.
Brianna ha bisogno di tempo per schiarirsi le idee, magari la lontananza da Roger la farà riflettere.

Nell'insieme, abbiamo visto un bell'episodio arricchito dalle suggestioni indicate da Diana Gabaldon, consulente della sceneggiatura. Alla prossima settimana per vedere che piega prenderanno le vite dei nostri amati protagonisti!

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Articolo di Lidia Lyn

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