3 gennaio 2019

STAR TREK: SHORT TREKS - Recensione "The Brightest Star"


"Your world has food chains. Mine does not. Our species map is binary. We are either predator or prey. My people were hunted. Bred. Farmed. We are your livestock of old. We were biologically determined for one purpose and one purpose alone: to sense the coming of death."

(Saru, 1x01 - The Vulcan Hello)

A Dicembre CBS All Access continua l'antologia di cortometraggi ambientati nell'universo Trek con il terzo capitolo, intitolato "The Brightest Star". Questo cortometraggio ci riporta in un terreno familiare, poichè ci mostra il passato di uno dei personaggio più intriganti a bordo della USS Discovery, il Kelpiano Saru. Con regia di Douglas Aarniokoski (Lethe) e sceneggiatura di Bo Yeon Kim e Erika Lippoldt (Into The Forest I Go) questi quindici minuti ci si sofferma in maniera particolare su un avvenimento che ha cambiato la visione del mondo di Saru in modo radicale.

RECENSIONE DI "RUNAWAY"


-Vita da preda: L'episodio si apre con Saru che racconta come era la sua vita sul suo pianeta natale, Kaminar, descrivendo come il suo popolo vive in uno stato di costante pericolo e mostrando come i loro cacciatori, nominati Ba'ul, prelevavano un gruppo di loro attraverso uno strano cristallo:


"Since I was a boy, whenever I looked up, I saw hope. But this is not how I was raised. When my people look up at the stars, they see only death. And they welcome it. They do not question it. Because when they are called, when it is time for the harvest, they march willingly toward it. They say that when they take you, the pain of Vahar'ai stops. The priests teach us that this preserves the Great Balance of Kaminar. This is the life of a Kelpien."



-Guardare al cielo: Saru vive in un piccolo villaggio con suo padre, il sacerdote del luogo, e sua sorella Siranna. Mentre stanno pranzando, Saru domanda a suo padre cosa ci sia davvero fra le stelle e lui lo invita a non porsi tali domande, affinchè l'equilibrio non venga intaccato in alcun modo. Ma Saru è decisamente curioso, al punto da possedere segretamente un congegno appartenente ai Ba'ul, con cui manda un messaggio nello spazio.

RECENSIONE DI "CALYPSO"


-Una risposta: Nei giorni successivi Saru attende una risposta, mentre continua a porsi domande sul suo ruolo nella comunità Kelpiana e sul suo destino. A un tratto il congegno capta un messaggio che dice "Hello", a cui Saru risponde. Il Kelpiano continua la sua vita normalmente, finchè non riceve un'altro messaggio, con scritto "Today".


-Un nuovo inizio: Saru e Siranna camminano nel bosco nel cuore della notte e a un tratto lei, dopo avergli detto che la vita sul loro pianeta non è così brutta, suggerisce a suo fratello di tornare al villaggio prima che si faccia tardi. Saru le dice che vuole guardare le stelle, ma in realtà il Kelpiano è in attesa di un incontro speciale. Infatti, dopo che Siranna se ne è andata, una navetta della Federazione, appartenente alla USS Shenzou, atterra sulla superficie, e da questa vi esce il tenente Philippa Georgiou. Lei è impressionata del fatto che Saru, abbia usato una tecnologia avanzata per contattarli, definendola una cosa straordinaria. Lui la ringrazia di essere venuta e lei lo avverte sulle conseguenze della sua scelta di unirsi alla Flotta Stellare:

"P: If you come with me, everything you know will change. 

 

S: Will I be able to return one day to help my people? 

 

P: It was difficult enough for me to convince Starfleet to make an exception for you. You caused quite a stir. It's not every day we get a hello from a member of a pre-warp society. There are many complicated rules that prevent me from doing more. I'm afraid that means you will never be able to come back home. Are you prepared for that, Mr. Saru? 

 

S: My place is no longer here." 

Mentre sta per salire a bordo, Saru riflette sul compimento del suo scopo e sull'inizio del suo nuovo viaggio, chiudendo questo cortometraggio:


"I saw hope in the stars. It was stronger than fear, and I went toward it."

VERDETTO

In questo terzo cortometraggio abbiamo l'occasione di conoscere più da vicino Saru, uno dei personaggi più interessanti proposti in Star Trek: Discovery, specialmente per il suo ruolo di rappresentante di una razza completamente nuova in questo universo narrativo. Questo quarto d'ora si affida a una vicenda passata del protagonista per farci comprendere meglio i suoi primi passi verso una nuova frontiera e il risultato è stato molto soddisfacente, grazie alla semplice e spontanea interpretazione di Doug Jones, e differente dallo stile contemplativo di "Calypso" o dalla riflessione morale di "Runaway". Ed è appunto questa la caratteristica fondamentale che rende l'antologia Short Trek un prodotto affascinante, offrendo racconti imprevedibili e diversificati, ognuno con una sua identità. Insomma, il mondo di Star Trek si amplia e ci permette di comprendere meglio le caratteristiche di ogni personaggio, vecchio o nuovo, e "The Brightest Star" va visto al fine di capire al meglio le sfumature caratteriali di Saru e anche per essere pronti alla nuova stagione, con cui questo cortometraggio sembrerebbe avere qualche legame.

NEL PROSSIMO EPISODIO



Nell'ultimo Short Trek, "The Escape Artist", in arrivo quest'oggi su CBS All Access, rivedremo di nuovo il famigerato criminale Harry Mudd alle prese con una situazione rocambolesca e surreale.



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