STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS - Recensione 2x03 "Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow"

“Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow,
Creeps in this petty pace from day to day,
To the last syllable of recorded time;
And all our yesterdays have lighted fools
The way to dusty death. Out, out, brief candle!
Life’s but a walking shadow, a poor player,
That struts and frets his hour upon the stage,
And then is heard no more. It is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing.”
 
(W. Shakespeare, Macbeth - atto 5, scena 5)

Citando Shakespeare all'ennesima potenza, la seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds porta con se' un episodio divertente e ricco di riflessioni, il quale era oggetto di attesa da diversi mesi a questa parte. Diretto da Amanda Row (Nancy Drew) e scritto da David Reed (The Magicians) "Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow" propone un rocambolesco viaggio nel tempo per La'an Noonien Singh, che la porta davanti al suo retaggio e in coppia con un improbabile compagno.

RECENSIONE 2x01 "THE BROKEN CIRCLE"

"My real name is La’an Noonien-Singh. My ancestor is Khan Noonien Singh. And his legacy is genocide, torture… and me."

A seguito del processo ad Una, La'an continua la sua routine come ufficiale della sicurezza, ma tutto ciò cambia quando si imbatte in un uomo misterioso, il quale le consegna un congegno temporale prima di morire. In quel momento La'an viene catapultata in una timeline alternativa dove la Terra è in guerra e l'Enterprise è comandata da James T. Kirk. Mentre il capitano cerca di farsi spiegare da La'an quanto sta avvenendo, il congegno conduce i due nel 21esimo secolo nella città di Toronto. La'an e Kirk iniziano a cercare il punto in cui la storia è stata cambiata, finendo per innamorarsi, e si imbattono in Pelia, la quale da' loro un orologio, che può indicare loro il punto di convergenza grazie al trizio in esso contenuto. La'an e Kirk finiscono in un laboratorio eugenetico e scoprono che Sera, un agente temporale Romulana, intende cambiare la storia della Federazione uccidendo Khan Noonien Singh e impedendo le guerre eugenetiche. Kirk viene ucciso da Sera, ma questa viene uccisa a sua volta da La'an, la quale infine risparmia la vita al giovane Khan, ripristinando la sua linea temporale. Tornata sull'Enterprise, La'an si incontra con un agente temporale, a cui restituisce il congegno e promette di non rivelare nulla di quanto ha vissuto. Alla fine La'an contatta Kirk, qui un giovane tenente, e tiene con se' l'orologio utilizzato nella sua recente avventura.

COMMENTO: Per il suo terzo appuntamento stagionale, Star Trek: Strange New Worlds attinge al carissimo tema del viaggio nel tempo, qui affrontato in maniera appassionante, ma soprattutto rispettosa del canone del franchise, a dispetto di quanto si possa pensare. Infatti, uno dei punti su cui i detrattori del "nu-Trek", termine usato da quest'ultimi per etichettare tutte le produzioni Trek dell'era Kurtzman, si battono vigorosamente è il fatto che ogni opera fatta da quest'ultimo disonori il lavoro compiuto dapprima da Gene Roddenberry e poi da Rick Berman a partire dal 1991, cosa assolutamente lontana dal vero, un fatto evidente soprattutto per chi ha seguito assiduamente le varie serie e film, ha unito abilmente tutti i puntini nella vasta timeline ed è a conoscenza dei temi più cari della saga. Quest'episodio dimostra in tutto e per tutto come il canone sia una componente essenziale per la stesura delle varie storie, addirittura arrivando a completare una sostanziale modifica avvenuta già in una serie precedente. Se vi ricordate bene, le guerre eugenetiche erano state collocate nella timeline alla fine del 20esimo secolo durante il celebre episodio della serie classica "Space Seed" (l'episodio che introdusse al pubblico il famigerato villain Khan Noonien Singh), ma tale evento è stato spostato di circa trent'anni già nella seconda stagione di Star Trek: Picard, dove nel 2024 il dottor Adam Soong riesamina dei fascicoli con la dicitura "Project Khan", inerente agli esperimenti fatti alla fine del secolo precedente, ma effettivamente proseguiti proprio all'indomani degli eventi di tale serie. Lo spostamento temporale del conflitto viene finalmente spiegato in quest'episodio, dove l'agente temporale Sera afferma che "it's almost as if time itself is pushing back and events reinsert themselves." (un equivalente Trek di "the universe has a way of course correcting"?), dimostrando alla fine come tale evento sia fondamentale perchè la storia della Federazione vada come già sappiamo. Infatti il fulcro dell'episodio è la missione di La'an, la quale inevitabilmente si ritrova faccia a faccia col proprio retaggio, traendone forza e consapevolezza e decidendo infine di risparmiare la vita a un futuro genocida (nonchè futura nemesi di Kirk!), e un alternativo James T. Kirk, interpretato piuttosto bene da Paul Wesley, i quali si ritrovano a salvare il futuro della prima, finendo persino per stabilire un legame romantico (con esito finale che appare quasi come una sorta di omaggio al famosissimo episodio "The City at the Edge of Forever") e incontrando Pelia, vicenda che rende il suo personaggio ancora più intrigante. 

Star Trek: Strange New Worlds riporta il pubblico in un terreno molto familiare, offrendo un entusiasmante viaggio nel tempo, carico di emozioni e rispettoso del canone del franchise.

RECENSIONE 2x02 "AD ASTRA PER ASPERA"

NEL PROSSIMO EPISODIO...

Nel quarto episodio, intitolato "Among the Lotus Eaters", il capitano Pike e la sua squadra di ricognizione tornano su un pianeta che porta con se' tragici ricordi (trattasi di Rigel VII, menzionato nel pilot originale della serie classica "The Cage"), ed iniziano a dimenticare ogni cosa, inclusa la loro identità, con Pike che si ritrova di fronte a un fantasma del suo passato.

Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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