LOKI - Recensione 2x02 "Breaking Brad"

La seconda stagione di Loki prosegue con un episodio che fa' avanzare la trama in maniera considerevole e mette in campo alcune delle migliori qualità della serie. Diretto dall'artista degli effetti speciali Dan DeLeeuw, qui al suo debutto come regista, e scritto da Eric Martin, "Breaking Brad" porta Loki e Mobius sulle tracce di Sylvie, con la TVA che si ritrova ad affrontare nuovi problemi.

"You know, you’re right. I have done some terrible, awful things. Yeah, maybe that is who I am, and he knows. It’s the real me. A loser. Always have been. Always will be. And perhaps I’ve been holding something back. Perhaps I’ve just been biding my time. Perhaps I’ve just been waiting for a moment like this, so I can do terrible, awful things to you."

Loki, Mobius e Hunter B-15 rintracciano e catturano Hunter X-5 nel 1977 a Londra, dove vive come attore cinematografico e, durante un intenso interrogatorio, questo confessa di aver abbandonato la missione del generale Dox e svela dove si trova Sylvie. Nel frattempo O.B. tenta di riparare il flusso temporale, ma scopre che non può accedervi senza l'aiuto di Miss Minutes, dato che l'unico che poterva farlo, Colui che Rimane, è deceduto. Loki, Mobius e X-5 si recano in Oklahoma e trovano Sylvie che lavora in un McDonald's. Loki le racconta dell'incontro avuto con lei nel futuro e le chiede aiuto per capire cosa sta avvenendo, ma lei si rifiuta di aiutare la TVA. Dopo che X-5 afferma che il gruppo è in pericolo, Sylvie usa i suoi poteri su di lui, scoprendo che Dox intente distruggere tutte le linee temporali alternative con delle cariche. Così Loki, Mobius e Sylvie tentano di fermarla e la catturano, ma diverse linee temporali sono già state distrutte, mentre Casey rintraccia Renslayer, scomparsa da tempo, in una delle linee temporali rimaste. Alla fine Sylvie, non volendo essere più coinvolta, ritorna al McDonald's e usa il TemPad di Colui che Rimane.

COMMENTO: In questo secondo episodio, le cose iniziano a muoversi in maniera decisamente interessante e soprattutto, vengono messe in risalto alcune qualità della serie Marvel. In primo luogo, vi è il ritorno della figura di Loki in bilico fra eroe e cattivo, evidenziato dall'uso dei suoi poteri all'inizio dell'episodio, ma soprattutto nell'intensissimo interrogatorio a Hunter X-5, dove il dio dell'inganno interpretato da Tom Hiddleston mostra la sua capacità e la sua intensità, avvalendosi anche di un buonissimo partner, vale a dire l'agente Mobius, il quale ha avuto anche lui la sua porzione emotiva nel momento in cui Loki lo fa' riflettere su come era la sua vita prima della TVA. Sempre sul piano emotivo, abbiamo anche il conflitto di Sylvie, la quale, ora che si è costruita una vita in una delle linee temporali alternative, non intende aiutare la TVA in alcun modo, anche se la scena finale dell'episodio, accompagnata dalle note di "Kozmic Blues" di Janis Joplin, fa' presagire un cambio di rotta per il personaggio di Sophia di Martino. E così, mentre Loki, Mobius e Sylvie uniscono le forze per fermare lo spietato del piano del generale Dox per distruggere le diramazioni temporali, che purtroppo riesce in parte, Casey riesce a rintracciare Renslayer, rifugiatasi in una delle linee temporali rimaste a seguito degli eventi dello scorso finale di stagione, e O.B. scopre che l'unico modo per ripristinare il flusso temporale e salvare la TVA è ritrovare Miss Minutes, anch'essa scomparsa. Insomma, c'è parecchia carne al fuoco.

La seconda stagione di Loki prosegue con un episodio parecchio concitato, che smuove le cose e pone insieme una serie di elementi per un intreccio stagionale potenzialmente esplosivo.