LOKI - Recensione 2x01 "Ouroboros"

RECENSIONE STAGIONE 1

Dopo più di due anni, l'amato dio dell'inganno Loki torna con la seconda stagione, con una prèmiere che si rivela essere intrigante e rinvigorente per la serie stessa. Diretto da Justin Benson e Aaron Moorhead (già registi di un episodio di Moon Knight) e scritto da Eric Martin (già presente nel team creativo della scorsa stagione), "Ouroboros" riprende la storia esattamente dove l'avevamo lasciata, con Loki che si ritrova ad affrontare le conseguenze della dipartita di Colui che Rimane, evento che ha portato a un grande sconvolgimento nel multiverso.

"Maybe it’s true, everything he was doing, the pruning, the preservation of the Sacred Timeline. It was about preventing more of him. There was no simple choice. There was no other way."

A seguito della dipartita di Colui che Rimane, Loki inizia a distorcersi nello spazio-tempo, ritrovandosi in vari periodi temporali all'interno della TVA. Nel passato la TVA tenta di rintracciare Loki, mentre nel presente questo riesce a ritrovare l'agente Mobius, avvertendolo della minaccia costituita dalle varianti di Colui che Rimane, la cui presenza era volta ad impedire il loro arrivo nella linea temporale. Loki e Mobius si recano dal tecnico della TVA noto come Ouroboros, o O.B., il quale ritiene che Loki stia scivolando nel tempo a causa della sovrapposizione di numerose linee temporali causate dalla morte di Colui che Rimane, e, per risolvere il problema, O.B. spiega a Mobius che è necessario utilizzare un estrattore di aura temporale all'interno del flusso temporale, al fine di estrarre Loki da esso mentre lui si dovrà falciare. Loki salta nel futuro, dove la TVA viene evacuata a causa di un instabilità del flusso temporale, e rivede Sylvie, prima di venire falciato e salvato da Mobius. Risolto il problema, i due si mettono sulle tracce di Sylvie, la quale è oggetto d'interesse anche per il generale della TVA Dox e suo figlio Hunter D-90. In una scena durante i titoli di coda, si scopre che Sylvie si è rifugiata nel 1982 a Broxton, in Oklahoma, dove fa' visita a un ristorante McDonald's.

COMMENTO: La stagione riparte con una prèmiere molto breve, ma comunque decisa e rinfrescante per la serie, grazie a una buonissima regia, ottimi effetti speciali e l'immancabile colonna sonora firmata Natalie Holt, lasciando un alone di intrigo per come si evolverà l'intreccio stagionale. A seguito degli eventi dell'epilogo della scorsa stagione "For All Time. Always.", Loki si ritrova a fluttuare fra passato, presente e futuro per via del time-slipping, fenomeno causato dalla morte di Colui che Rimane, che ha portato anche a un enorme sconvolgimento nel multiverso e alla formazione sempre più veloce di linee temporali, nonchè al palesarsi della minaccia costituita dalle sue varianti, elemento tenuto sullo sfondo all'interno dell'episodio. Infatti questo primo capitolo è volto a risolvere il problema di Loki, il quale, con l'aiuto dell'agente Mobius e della new-entry Ouroboros, o O.B., interpretato dal simpaticissimo Ke Huy Quan, riesce a tornare in sincronizzazione con la sua linea temporale, non prima di aver rivisto Sylvie nel futuro (scena che con tutta probabilità verrà riproposta negli episodi successivi). Così, con il time slipping accantonato e una crescente minaccia all'interno della TVA, costituita anche dal generale Dox, Loki e Mobius iniziano la loro missione per ritrovare Sylvie, la quale però sembra aver trovato un nuovo rifugio, stando alla scena durante i titoli di coda, dove la si vede in un McDonald's nel 1982.

La seconda stagione di Loki si apre con una buonissima première, che ricatapulta il pubblico fra anomalie temporali e simpatiche disavventure per il dio dell'inganno con grande efficacia.

NEL PROSSIMO EPISODIO...

Nel secondo episodio, intitolato "Breaking Brad", Loki e Mobius continuano a cercare Sylvie, mentre la TVA è ancora in crisi.

Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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