STAR TREK: DISCOVERY - Recensione 5x01 "Red Directive" e 5x02 "Under the Twin Moons"


Lo scorso Giovedì ha esordito su Paramount+ la quinta stagione di Star Trek: Discovery, che fungerà da epilogo per l'intera serie. I primi due episodi hanno mostrato in maniera diretta quello che questo ciclo conclusivo ha da offrire, promettendo avventura, azione, momenti emotivi e, come sempre, uno sguardo al passato del franchise.


5x01: Red Directive

Diretto da: Olatunde Osunsanmi
Scritto da: Michelle Paradise

"Power of creation, here we come."

Il primo episodio apre le danze, offrendo un intreccio stagionale potenzialmente buono, pur restando fedele ai canoni della serie. In questa première ritroviamo i protagonisti che abbiamo imparato ad apprezzare nelle passate stagioni, i quali si ritrovano davanti a nuove sfide e vecchie faccende da sistemare, come il rapporto fra Burnham e Book, che trova spazio anche per via della missione affidata alla Discovery, Saru che si ritrova a discutere del proprio futuro, anche alla luce del suo rapporto con T'Rina, Tilly e le sue giornate ad istruire i cadetti, e Stamets, Hugh e Adira, oramai diventati una famiglia vera e propria. Ciò che suscita maggior interesse è, naturalmente, la missione che l'enigmatico Kovich affida alla Discovery, ovvero di recarsi all'interno di una nave Romulana vecchia di otto secoli e di recuperare al suo interno un qualcosa di pericoloso, ma che non viene svelato fino alla fine dell'episodio. Non mancheranno gli ostacoli, rappresentati principalmente da due delle new-entry di questo ultimo capitolo, ovvero Moll (Eve Harlow) e il suo partner L'ak (Elias Toufexis), due ex-corrieri che si sono dati a una vita criminale, che sono riusciti a recuperare un diario di uno scienziato Romulano, portandolo sul pianeta Q'mau per farlo tradurre. Alla luce di questo, Burnham chiede aiuto a Book per scovare i due, avvalendosi anche dell'aiuto del capitano Rayner (Callum Keith Rennie), un uomo particolarmente ispido e pronto a correre dei rischi per ottenere il proprio scopo. I tre si lanciano all'inseguimento della coppia, in una sequenza che enfatizza il tono più avventuroso di questa stagione, anche grazie a un buon uso degli effetti speciali, ma il tutto rischiava di sfociare in tragedia a causa di una scelta molto avventata del capitano Rayner. Il tutto porta poi Burnham a chiedere a Kovich delle spiegazioni su cosa stanno realmente cercando e qui il personaggio di David Cronenberg cala il sipario, svelando che la ricerca contenuta nel diario riguarda i Progenitori, una razza primordiale che ha creato la vita in tutta la galassia, già apparsi in Star Trek: The Next Generation, nell'episodio "The Chase", la cui tecnologia potrebbe essere pericolosa, se usata dalle persone sbagliate, mostrando la volontà di non voler mai abbandonare e di approfondire il passato della saga (la colonna sonora dovrebbe costituire un ulteriore indizio a questa affermazione).


5x02: Under the Twin Moons

Diretto da: Doug Aarniokoski
Scritto da: Alan McElroy


"For millennia philosophers and scientists have wrestled with the same big questions: What is our purpose? Why are we here? What does it all mean? I always thought I knew - the mission, that's my purpose, that's why I'm here. That was always enough, but lately it's not, and I don't know why. We're on a search for one of the greatest powers ever known... the very thing that created us. I can't help but wonder, once we find it, once I understand it... Is that where I'll find the answers? Is that how things make sense again?"

Nel secondo episodio si prosegue con la missione per recuperare la tecnologia dei Progenitori, mantenendo i toni visti nel prologo stagionale. La storia si divide in due, con Burnham e Saru che si recano sul pianeta Lyrek per trovare il primo indizio di questa vera e propria caccia al tesoro, mentre a bordo della Discovery Book, "nuovo acquisto" per la missione, usa le sue conoscenze da corriere per rintracciare Moll e L'ak, e in quel momento fa' una scioccante scoperta, ovvero che Moll è in realtà la figlia del suo mentore Cleveland Booker, che lui aveva visto per l'ultima volta quando era ancora una bambina, dando al personaggio di David Ajala una nuova trama stagionale che lo riguarda, esattamente come accaduto nella scorsa stagione. Questa scelta, per quanto apprezzabile, comporta un costo rilevante in termini di caratterizzazione dei personaggi, al punto che Stamets e Hugh, oltre che fungere da testimoni alla chiacchierata fra Book e Moll, rimangono rilegati sullo sfondo, mentre Tilly e Adira le troviamo soltanto a collaborare assieme per aiutare Burnham e Saru, con l'aiuto del capitano Rayner, il quale si era già beccato una bella lavata di testa dalla presidente Rillak per le sue azioni su Q'mau. E, fra una sequenza action e l'altra (come sempre ben eseguite), Burnham e Saru trovano il primo indizio grazie a un revlak Romulano, una specie di filastrocca, inciso in una rovina, che mostra loro la prossima destinazione, ovvero il pianeta Trill, dove, con tutta probabilità, ritroveremo Gray, altro personaggio usato davvero poco. Dopo la rocambolesca missione, Saru lascia la Discovery per diventare ambasciatore, scambiandosi un toccante addio con Burnham, e il suo posto verrà preso niente proprio di meno che da Rayner, scelta fatta da Burnham e che le comporta un enorme responsabilità. Insomma gli elementi per una buona stagione finale ci sono tutti, quindi possiamo solo sperare che sia tale.

NEL PROSSIMO EPISODIO...


Nel terzo episodio, intitolato "Jinaal", Burnham, Book e Culber si recano su Trill, dove devono superare una prova pericolosa al fine di ottenere il prossimo indizio, Adira si ritrova con Gray e il primo giorno di Saru come ambasciatore viene complicato dal suo legame con T'Rina.


PROMO


SNEAK PEEK


Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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