THE ACOLYTE - Recensione 1x01 "Lost / Found" e 1x02 "Revenge / Justice"

Lo scorso Mercoledì è arrivata sui piccoli schermi The Acolyte, nuova serie ambientata nell'universo di Star Wars creata da Leslye Headland (Russian Doll) e che mostra per la prima volta in live-action l'era del franchise nota come Alta Repubblica, un periodo storico che si colloca diversi secoli prima della storia degli Skywalker, mostrato solamente attraverso una lunga serie di opere letterarie, composta da romanzi e fumetti, tutt'ora in corso. Questa nuova serie ambientata nell'universo di George Lucas si presenta con due episodi che aprono a una storia interessantissima e carica di mistero.

1x01: Lost / Found

Diretto e scritto da Leslye Headland

"The Jedi live in a dream. A dream they believe everyone shares. If you attack a Jedi with a weapon, you will fail. Steel or laser are no threat to them. But an Acolyte… an Acolyte kills without a weapon. An Acolyte… kills the dream."

La serie si apre con un interessante prologo, che ci catapulta in un'era della saga mai vista in live-action, ovvero l'Alta Repubblica. Il tutto si apre con l'uccisione di Indara (interpretata da una sprecatissima Carrie-Anne Moss), un potente maestro Jedi, ad opera di un misterioso assassino, in un duello davvero ben coreografato, a dimostrazione che le scene di lotta in Star Wars sono sempre trattate bene. Poi l'attenzione si sposta su Osha (Amandla Stenberg), una giovane meknek che ripara navi spaziali, la quale viene accusata di aver ucciso Indara e viene arrestata dal cavaliere Jedi Yord Fandar (Charlie Barnett), a cui nega di aver commesso l'omicidio. E in effetti il misterioso assassino che apre l'episodio ha il volto di Amandla Stenberg, ma questa è in realta Mae, sorella gemella di Osha, ritenuta morta da quest'ultima, e la serie sembra volersi muovere proprio nel raccontarci tutto attraverso una dicotomia caratterizzata dalle loro vicende. Non a caso i titoli degli episodi della serie sono due parole opposte fra loro e la stessa Stenberg ha affermato di aver scritto le backstories delle due sorelle sulla base del concetto dello yin e dello yang, con Mae che è la parte più emotiva e Osha quella più fredda e rigida. Fra scenografie mozzafiato e una colonna sonora sempre sul pezzo, la serie ci mostra un mondo completamente nuovo, seppur familiare, all'interno dell'universo di Star Wars, costellato di personaggi molto interessanti. Infatti, oltre a Osha e Mae, abbiamo il maestro Jedi Sol (Lee Jung-jae), un personaggio davvero affascinante e molto ben scritto, che sembra avere un legame molto profondo con Osha, il già citato prima Yord Fandar, Vernestra Rwoh (Rebecca Henderson), un membro chiave dell'ordine degli Jedi (e personaggio già apparso nei romanzi dell'Alta Repubblica) e Jecki Lon (Dafne Keen), la giovane Padawan di Sol. Con tutti questi buoni elementi e il mistero su chi sia il mandante di Mae (probabilmente è un signore dei Sith, ma occhio ai colpi di scena...) e soprattutto sul perchè questo le chieda di uccidere degli Jedi senza l'uso di un arma, la serie parte decisamente col piede giusto.

1x02: Revenge / Justice

Diretto da: Leslye Headland
Scritto da: Jason Micallef e Charmaine DeGrate

"-You are not my Master. I do not need your permission to go out there and confront her. I deserve justice.

-You want revenge."

Il secondo episodio mostra il proseguimento della missione di Mae, la quale si reca sul pianeta Olega per uccidere maestro Torbin (Dean-Charles Chapman), il quale circa dieci anni prima ha fatto il voto Barash, che consiste nell'isolarsi completamente dal resto del mondo attraverso l'uso della Forza e della meditazione, mentre Sol, Osha e gli altri protagonisti sono sulle sue tracce. Questi arrivano su Olega, dove fanno la conoscenza di Qimir (Manny Jacinto), un contrabbandiere che segretamente fornisce supporto a Mae per la sua missione. Infatti, grazie al suo aiuto, Mae spinge Torbin ad uscire dalla meditazione e a togliersi la vita, mentre i nostri protagonisti, ad eccezione di Osha, che aveva seguito il fantasma della Forza di Mae, sembravano fare il giro dell'isolato, frutto di una messa in scena abbastanza ingenua, per poi, naturalmente, arrivare a fatto compiuto (tra l'altro perchè un tempio Jedi è di così facile accesso, con tanto di apertura sul tetto?). In seguito Sol si incontra con Mae, a cui svela che la sorella è ancora viva, un elemento che potrebbe generare del dubbio riguardo la sua missione, con tanto di fuga forzata di quest'ultima, volta ad allungare la narrazione. Alla fine Osha, Sol, Yord e Jeckie si recano sul pianeta Khofar, dove vive Kelnacca, un Jedi Wookiee che conduce una vita solitaria, nonchè prossimo obiettivo di Mae, dato che questa intende uccidere gli Jedi presenti su Brendok, il suo pianeta natale, nonchè quello di Osha, ossia Indara, Torbin, Kelnacca e Sol. Il mistero continua ad infittirsi in questa serie e, anche se vi è qualche ingenuità all'interno della narrazione, il prodotto si presenta piuttosto bene e adesso non ci resta che vedere come proseguirà il tutto.

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Articolo di Ada Bowman

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