SKELETON CREW - Recensione della prima stagione

SPOILER ALERT: VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE LA RECENSIONE SOLTANTO SE AVETE VISTO LA SERIE!!!

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L'universo di Star Wars continua ad espandersi e a raccontare nuove storie, sebbene ci sia un fronte che si oppone a tutto quello che potrebbe "minacciare" il loro franchise preferito. Ma questo non ha impedito a Disney e LucasFilm di portare al pubblico una nuova serie ambientata nell'universo di George Lucas, con un target più giovanile, ma non per questo da buttar via. Stiamo parlando di Skeleton Crew, nata dalle menti di Jon Watts (regista della trilogia di Spider-Man del MCU) e del suo storico collaboratore Christopher Ford, e che si svolge contemporaneamente agli eventi di The Mandalorian, in una vicenda avventurosa e rinfrescante, che si spera possa portare a qualcosa di più.

"What if we could go anywhere we want in the whole galaxy?"

Come già menzionato in apertura, Skeleton Crew offre al pubblico una storia avventurosa e molto classica, orientata verso un pubblico molto giovane, e soprattutto, strizzando l'occhio a opere precendete, come il film cult degli anni Ottanta The Goonies. Questo aspetto non è necessariamente negativo, anzi da' modo di vedere le cose che già sapevamo dalla prospettiva di quattro bambini, protagonisti di un viaggio inaspettato, che li porterà ad affrontare un mistero legato alla loro terra natale, che amplia la mitologia della saga in maniera interessante. La storia si muove per tappe e ogni luogo visitato è reso visivamente in maniera impeccabile, facendoci respirare l'aria alla Star Wars che tanto ci piace, ma vi è sicuramente un problema, il problema di tutte le serie live-action di Star Wars, ovvero la durata degli episodi. É comprensibile il fatto che questo tipo di serie abbiano un costo elevato e richiedano un budget abbastanza cospicuo, ma allo stesso tempo ci si domanda perchè Disney preferisca fare otto episodi da trenta minuti circa ognuno, dove non abbiamo tempo di immedesimarci nella vicenda prima che l'episodio finisca, invece di fare meno episodi ma con una durata maggiore per ognuno. Non avremo risposta a questo quesito, ma in quanto elemento rilevante per queste serie, andava decisamente sottolineato. Altro elemento positivo, già menzionato, è la scrittura dei personaggi, specialmente i giovani protagonisti, ognuno di loro caratterizzato in maniera differente e accattivante, a cui sono stati affidati interpreti piuttosto validi, ovvero Ravi Cabot-Conyers, Ryan Kiera Armstrong, Kyriana Kratter e Robert Timothy Smith. Accanto a loro abbiamo interpreti adulti di spicco, come Jude Law, che interpreta Jod Na Nawood, il personaggio più interessante della serie nonchè "villain" azzeccato, Kerry Condon nel ruolo della madre di Fern, Alia Shakwat, che da' la voce dell'esperta di mappe Kh'ymm e Nick Frost, che presta la voce al simpatico droide SM-33. Insomma Skeleton Crew è un'espansione più che soddisfacente della saga di Star Wars e, per come è stata conclusa, potrebbe funzionare anche come miniserie, con elementi che potrebbero essere ripresi in altre vicende del Mando-verse, ma in caso arrivasse il rinnovo per la seconda stagione saremmo decisamente più contenti.

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Articolo di Ada Bowman

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