SILO - Recensione 2x10 "Into the Fire" (SEASON FINALE)

La seconda stagione di Silo si conclude letteralmente col botto, in un finale che chiude entrambe le storyline offerte finora in maniera avvincente e ci da' un bell'assaggio del futuro della serie. Con la regia nuovamente affidata ad Amber Templemore (regista di diversi episodi della stagione) e sceneggiatura del co-produttore Aric Avelino, "Into the Fire" porta i nostri protagonisti a compiere delle scelte importanti e fa' sì che le risposte inizino ad arrivare.

"You wanna be angry? Be angry at the mοthеrfսckеr who built this place and put us in it! [...] All we're trying to do is survive. But the only way we can do that is by trusting the other people stuck in the same sh¡t as we are. [...] I'm going home. 'Cause somewhere not too far from here, the people I love, they might be killing each other right now. And those are the people that I'm stuck with. My friends. My family. My dad. Look at what you have. [...] You wanna be angry? Then be angry but be angry with each other, not at each other. This is it. You're all that's left. So just make it work. But you have to make it work right fսcking now."

Nel silo 18 Walker lavora con Knox e gli altri ribelli, usando la telecamera dell'officina per mandare false informazioni a Bernard e questo manda i suoi uomini nella parte inferiore del silo, mentre i ribelli riescono a salire ai piani altri. In seguito Pete si sacrifica facendo esplodere le scale, per impedire agli uomini di Bernard di risalire, Billings riceve supporto dagli altri agenti dopo che Sims è riuscito a far recapitare loro il suo messaggio e Patrick agita la folla, incitandoli a chiedere risposte a Bernard e a uscire dal silo. Lukas si reca da Bernard e gli svela quanto ha scoperto dall'Algoritmo, ovvero che la Salvaguardia annienterà l'intero silo con un veleno letale, come svelato da Jimmy a Juliette nel silo 17, e si dimette come sua ombra. Bernard, ormai rassegnato al proprio destino, nomina Sims come sua ombra e gli da' la chiave per il vault del silo, al fine di portare la propria famiglia al sicuro, ma una volta arrivati, il Lascito chiede solo a Camille di restare all'interno del vault. Nel frattempo nel silo 17, Juliette viene a sapere da Jimmy della Salvaguardia e di come può essere fermata, e, dopo aver convinto il gruppo di Audrey ad accettare Hope, torna al silo 18 e il suo ritorno viene celebrato dall'intera popolazione. Dopo aver mostrato loro un messaggio per non farli uscire, Bernard apre l'entrata del silo, poichè intende andare a morire, ma sia lui che Juliette finiscono bloccati nell'inceneritore e il loro destino rimane incerto. In un flashback, una giornalista di nome Helen fa' delle domande a un deputato riguardo a una bomba sporca presumibilmente lanciata dall'Iran contro gli Stati Uniti e un eventuale risposta all'attacco e lui evita la domanda, lasciandole come souvenir il contenitore di pillole ritrovato da George secoli più tardi.

COMMENTO: La seconda stagione si chiude con un finale maestoso e potentissimo, che chiude le due trame principali in maniera molto soddisfacente e apre a uno scenario che potrebbe rimettere tutto in discussione, con la promessa che le risposte arriveranno. Nel silo 17 vediamo Juliette scoprire qualcosa di fondamentale grazie a Jimmy, ovvero che la Salvaguardia su cui Lukas sta indagando nel silo 18 è letale per l'intera popolazione, ma può essere fermata, e, dopo aver convinto l'arrogante Audrey ad riaccogliere Hope nel suo gruppo e ad affidarsi l'un l'altro nei tempi difficili in cui si trovano a vivere, si prepara a tornare a casa, promettendo a Jimmy che sarebbe tornata, in un momento davvero molto toccante, dove capiamo che il rapporto fra i due personaggi si è decisamente evoluto. Intanto al silo 18 le cose continuano a muoversi e innanzitutto scopriamo che il nostro sospetto su Knox era fondato, ma anche che in realtà Walker aveva acconsentito ad aiutare Bernard, ma ingannandolo allo stesso tempo, usando il linguaggio dei segni dei Meccanici per dire a Knox come stavano realmente le cose. E così i ribelli riescono a mettere a segno un duro colpo a Bernard, confinando i suoi uomini nei livelli inferiori del silo, mentre Knox e gli altri salgono ai piani alti, con il passaggio che viene bloccato dall'estremo sacrificio di Pete Nichols, il quale fa' esplodere le scale di collegameno, momento che chiude perfettamente l'arco narrativo del favoloso personaggio interpretato da Iain Glen. Intanto Billings scopre che i suoi colleghi lo hanno sempre sostenuto, anche grazie all'aiuto di Sims, Patrick incita stupidamente la folla a voler uscire dal silo, ignari del fatto che vadano incontro a morte certa, e Lukas rivela a Bernard cosa ha scoperto sulla Salvaguardia, motivo per cui sia Meadows, che anche lui, abbiano scelto di dimettersi dal ruolo di ombra. E Bernard, ormai rassegnato al proprio destino, decide di nominare Sims come nuova ombra e gli da' la chiave del vault, al fine di proteggere la sua famiglia, ma una volta entrati, il Lascito rivela che soltanto Camille potrà restare all'interno (e ovviamente ci chiediamo il perchè). Gli ultimi venti minuti dell'episodio riservano però i momenti più elevati, con Juliette che torna al silo 18, momento celebrato da tutta la popolazione, e, arrivata davanti all'ingresso, Bernard apre il portello, poichè lui intende uscire per andare a morire, ma lei gli fa' capire che il silo può essere salvato. La loro conversazione verrà interrotta, perchè i due rimarrano bloccati nell'inceneritore (è stato l'Algoritmo a bloccarli?) e il loro destino rimane incerto (sicuramente Juliette è sopravvissuta, dato che la sua era una tuta da pompiere, per Bernard invece c'è qualche dubbio). E l'azione si sposta, con grandissima sorpresa, al mondo di prima, dove vediamo la giornalista Helen (Jessica Henwick) fare delle domande a un deputato (Ashley Zukerman) riguardo all'eventuale risposta degli Stati Uniti a una bomba sporca fatta esplodere dall'Iran e lui evita la domanda, lasciandole come souvenir il contenitore di pillole, lo stesso ritrovato da George Wilkins secoli più tardi e etichettato come reliquia. E naturalmente viene da chiedersi come sia arrivato a lui e soprattutto che collegamento ci sia fra questo flashback e il resto della storia. Non ci resta che attendere la terza stagione per capire di più al riguardo.

IL PAGELLINO

A buonissima prima stagione, Silo torna dopo più di un anno con un secondo ciclo di episodi più strutturato rispetto al precedente, che espande il mondo della serie e porta con se' delle rivelazioni fondamentali, aprendo anche la strada all'esplorazione del mondo prima dei silo e dimostrando l'autonomia che questa ha rispetto alla trilogia letteraria di Hugh Howey, visto che gran parte della stagione non prende spunto dall'opera cartacea. Dal punto di vista tecnico, la serie rimane impeccabile, con una buonissima regia e una scenografia parecchio curata e momenti dove la tensione è palpabile anche a livello visivo, mentre sul piano narrativo la serie si biforca in due storyline dall'andamento differente, ma che si ricongiungono in maniera simmetrica e azzeccatissima, portando anche a delle risposte fondamentali per la mitologia della serie. Il cast si dimostra ancora una volta all'altezza e fra loro vanno menzionati Rebecca Ferguson, ormai anima della serie, Tim Robbins, Common, Harriet Walter e Iain Glen (che ci mancherà parecchio), con un maggiore spazio per Chinaza Uche, Avi Nash, Shane McRae, il cui personaggio ha fatto un percorso redentivo niente male, Alexandra Riley e le new-entry Steve Zahn, che ha dato vita a uno dei personaggi più distintivi della serie, Jessica Henwick e Ashley Zukerman, i cui personaggi torneranno anche nella prossima stagione (e ci mancherebbe). Insomma Silo continua ad essere tra i prodotti più accattivanti dell'attuale scena televisiva, nonchè del palinsesto di Apple TV+, e, con la certezza che avremo altre due stagioni prima della fine, ci sentiamo decisamente più tranquilli, ma ansiosi di scoprire cosa ci riserverà questa fantastica serie.