FALLOUT - Recensione 2x01 "The Innovator"

Lo scorso Mercoledì siamo ufficialmente tornati nella Zona Contaminata con la seconda stagione di Fallout, adattamento televisivo della celebre saga videoludica di genere post-apocalittico. Dopo il grande successo della prima stagione, la serie riparte con un episodio che mostra la sorte di (quasi) tutti i protagonisti a seguito delle rivelazioni della stagione precedente, continuando a muoversi fra passato e presente e aggiungendo nuovi elementi. Diretto da Frederick E. O. Toye (già regista di alcuni episodi della prima stagione) e scritto dai creatori Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner, "The Innovator" mostra il viaggio di Lucy e Cooper verso New Vegas sulle tracce di Hank MacLean, con uno sguardo sul passato del secondo, e delle vicende interessanti all'interno dei Vault.

"-What exactly is it you plan on doin’ once we find your daddy? We gonna do it like usual? You put a bullet in his ass, leave it to me to put one in his head?

-No, I’m… gonna bring him to justice.

-You think he deserves that?

-I was raised to believe that’s what everyone deserves, so people know that how they conduct themselves matters, and they don’t give up hope. Like you say you did but, really, it’s still in there.

-Well, I hate to break it to you, darlin’, but the way you was raised wasn’t real.

-I know that. But look at your alternative. Guess I’m just trying to lead by example."

Il primo episodio della stagione è una première densa e molto interessante, che riporta subito lo spettatore nel cuore della narrazione senza troppi giri di parole e mantiene la resa visiva vista negli episodi precedenti, così come il pungente black humor. La storia riprende direttamente dagli sconvolgenti eventi che hanno caratterizzato "The Beginning", il finale della prima stagione, tanto nel passato quanto nel presente. Riguardo alla parte nel passato, l'episodio si apre presentando al pubblico un misterioso personaggio, interpretato da Justin Theroux, il quale sembra essere molto ricco e molto pericoloso, avendo progettato un chip in grado di manipolare chiunque lo indossi (e di far esplodere la testa dell'utilizzatore). Chi avrà giocato a Fallout: New Vegas avrà già notato la somiglianza con l'antagonista Robert House, personaggio che viene menzionato nell'episodio e che appare molto in ombra durante la riunione presieduta da Barb alla Vault-Tec. Sicuramente nei prossimi episodi verrà svelato di più, ma c'è molto interesse al riguardo. Sempre restando nel passato, Cooper decide in un primo momento di fuggire con sua figlia Janey, ma Moldaver lo convince a restare, reclutandolo per una missione che lo condurrà a Las Vegas per incontrare il già citato Robert House. Nel presente invece abbiamo Lucy e Cooper, i quali, nonostante abbiano una visione molto diversa del mondo, rimangono uniti nel seguire le tracce di Hank McLean, giungendo nei pressi di New Vegas e entrando all'interno del Vault 24, dove trovano dei chip identici a quelli mostrati nel prologo, mentre ai Vault Steph inizia a mostrare i suoi veri colori, ora che è leader del Vault 32, al 33 abbiamo la vicenda di Reg, poco impattante (almeno sulla carta), e al 31 Norm risveglia tutti i soggetti ibernati, aprendo le porte a una sottotrama intrigante. E alla fine dell'episodio, Hank MacLean giunge a New Vegas, e, all'interno di una sede abbandonata della Vault-Tec, manda un messaggio via radio a un misterioso destinatario, menzionando un progetto che intende portare a termine. Un ottimo inizio, senza dubbio.

Si torna nella Zona Contaminata con la seconda stagione di Fallout, in una prèmiere densa di avvenimenti e che getta le basi per una stagione parecchio intrigante. 

Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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