Intanto, leggiamo cosa dice Ronald Moore, autore e produttore esecutivo della serie, a proposito di quanto realizzato nella serie.
Avete girato tante scene difficili. Come ti sei approcciato
ad esse? Hai pensato agli spettatori?
Ronald: “Ho usato lo stesso modo con cui ho
affrontato le scene di sesso e quelle romantiche. Mi sono chiesto: Perché stiamo
mostrando questo? Qual è lo scopo? Trovare la verità all'interno di ogni scena,
mostrare anche le cose strazianti ed oscure della storia e non allontanarsi
emotivamente dai personaggi. Questo è sempre il punto: descrivere le cose e
portare gli spettatori fino ad un certo livello. Voglio che si sentano a
disagio, che avvertano la paura, il terrore”.
Qual è stata la cosa più sorprendente nel girare Outlander?
“Il fatto stesso che siamo stati in grado di farlo così come lo abbiamo fatto. E’ stato un progetto impegnativo, ho avuto tanta fiducia nel
cast e nella squadra tutta, ma fino a quando non abbiamo visto il risultato
finale avevamo tutti un po’ di timore. Sicuramente sono fiero e orgoglioso di
quanto abbiamo realizzato. Ci speravamo tanto e ne siamo anche stati sorpresi,
in parte”.
E qual è stata la tua esperienza nell’affrontare i fans del
libro?
“Un fan è un fan, sempre. Che si tratti di Star Trek o Star
Wars o Outlander, i fans sono sempre uguali perché tutto nasce dal loro cuore e
dall'amore che provano. Tutto si basa sull'amore per la storia, i personaggi,
si immedesimano in loro, se ne preoccupano con passione e amano tutto così
tanto che vogliono che ogni cosa sia fantastica. Credo che se si pensa a
questo, tutto va bene. Ovviamente ci sono anche i fans più accaniti ma, in
generale, sono persone deliziose. Questa è la mia esperienza con i fans”.
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Saluti agli amici di
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