AMERICAN HORROR STORY - Recensione dell'episodio 7x03 "Neighbors from Hell"



Ci siamo decisamente inoltrati nel cuore di quella che è la settima stagione di American Horror Story. Ciò chiaramente non significa che qualche nodo sia giunto al pettine, al contrario. I misteri attorno agli omicidi di quartiere si fanno sempre più inusuali e il culto della paura di Kai Anderson sta divenendo realtà.  Con queste premesse andiamo a commentare nel dettaglio il quarto episodio della settima stagione Neighbors from Hell, andata in onda negli Stati Uniti ieri sera 19 settembre 2016.

L'episodio si è aperto senza mezzi giri di parole, un caso di tafofobia (paura di essere sepolti vivi) tra le mani del buon Dottor Vincent. Ma lo psichiatra può dirsi davvero buono? Il format di questa settima stagione ha costretto ognuno di noi a puntare almeno una volta il dito contro ciascuno dei personaggi. Tuttavia, in questa puntata il ruolo del Dottor Vincent si è fatta di colpo ulteriormente ambiguo e sinistra. Poco dopo avere festeggiato con lo psichiatra il superamento della fobia, paziente e marito si sono ritrovati chiusi vivi in due bare bianche nel soggiorno di casa propria. I loro corpi saranno ritrovati solo dopo una settimana.

Da qui l'episodio riprende da dove ci eravamo lasciati. In preda al terrore, Ally ha sparato al messicano Pedro sulla soglia di casa. Tutti coloro che avranno pensato “Va bé probabilmente nella prossima puntata scopriamo che non è morto, altrimenti per Ally sarebbero c...” ebbene, questa fetta di spettatori saranno contenti d'essere smentiti. Pedro è morto sul colpo e Ally deve affrontare le conseguenze di un gesto che, nello scenario politico nazionale contemporaneo in cui si svolgono gli eventi, difficilmente verrà compreso dall'opinione pubblica. Neanche a dirlo, tra i notiziari impazza il caso di cronaca della donna che uccide il dipendente ispanico del proprio ristorante. Ma i pettegolezzi non sono nulla a confronto con gli effetti che Ally e Ivy temono che tutto ciò possa avere sul piccolo Oz. Nel mentre, un capannello di persone si è appostato di fronte al ristorante per condannare il gesto di Ally, rimasto impunito.
Chi non potrebbe approfittare di una simile situazione se non Kai Anderson? Comparso ancora una volta come in un'allucinazione di Ally, Kai le porge la propria solidarietà e le garantisce il suo appoggio, ovviamente non richiesto.
Ciliegina sulla torta, i vicini Harrison e Meadow Wilton, protagonisti del titolo dell'episodio, prendono di mira il personaggio interpretato da Sarah Paulson, presentandosi alla porta di casa Mayfair-Richards con tanto di sombrero in testa e rivendicando l'ingiustizia subita dalle minoranze sociali ispaniche.



La sera, Ally confessa a Ivy di non riuscire a passare sopra all'accanimento dei vicini nei loro confronti. In quel momento, le due mogli si affacciano alla finestra richiamate da un frastuono e assistono al passaggio di un grosso camion nella via residenziale, emanante luci al neon verdi e un misterioso vapore. Capita a tutti noi di veder passare strani mezzi, troppo grandi o troppo veloci, sotto casa. Tutto nella norma, insomma, se non fosse che la mattina dopo Ally e Ivy trovano una trentina di uccelli morti nel proprio giardino, probabilmente asfissiati dalla sostanza chimica rilasciata dal passaggio del camion.

Come abbiamo annunciato all'inizio del nostro commento, i misteri non fanno che accumularsi. Ritorna Winter, dopo avere abbandonato Ally nel cuore della notte e di un presunto attacco terroristico. Con sè ha fatto entrare un uomo che si fa trovare da Ally e Ivy nudo, nel mezzo del loro soggiorno, in risposta ad un annuncio dai contenuti pornografici pubblicato a loro nome. Ally sospetta subito dei Wilton, ma decide di affrontare la situazione a partire dal faccia a faccia con la folla appostata di fronte al proprio ristorante, nonostante i tentativi del Dottor Vincent (sempre più sospetto!) di dissuaderla. Qui assistiamo a una scena surreale, al limite tra la veglia e il sogno. Tra i manifestanti compare Kai, il quale con una sola parola allontana la folla. “Le avevo detto che mi sarei preso cura di lei e l'ho fatto”. Esempio di quanto possono cambiare le cose nel giro di pochi episodi e come possano farsi controverse.

Non c'è riposo per Ally Mayfair-Richards. Non c'è stato dall'inizio della stagione e non c'è decisamente nel corso di questo episodio. Tornata a casa scopre che i vicini hanno regalato a Oz un Porcellino d'India. Oz non comprende i timori di Ally e le mostra i primi sintomi di rancore.
Convinta che i Wilton la stiano mettendo contro la propria famiglia, Ally telefona quindi ai vicini che troviamo di fronte al televisore, seduti sul divano insieme al detective Samuels interpetato da Colton Hayes. Poco dopo il confronto conclusosi nel nulla, Ally e Ivy rivedono il camion nero attraversare la via. Ally decide di intervenire e tentare di fermare il mezzo, ma per non essere investita si getta di lato e viene avvolta dal vapore chimico emesso dalla vettura.



Nel mentre, Meadow stringe con Kai lo stesso giuramento che il ragazzo strinse con Winter nel primo episodio. Durante la confessione, Meadow si mette a nudo nonostante il tentativo di mascherare la propria fragilità. L'unico modo per diventare qualcuno e non sentirsi più una nullità, afferma Kai, è rendere il mondo un posto ingiusto.
Poco dopo assistiamo a una scena analoga con protagonista Harrison anziché Meadow. L'uomo viene indotto a confessare il proprio desiderio che la moglie muoia. Questo sarà importante per il finale dell'episodio, al quale arriveremo a breve.

Ally tenta di rimettere assieme i pezzi della propria famiglia, cenando con Oz e Ivy a base di assaggi di gelato, terminando la serata con il permesso di Ivy di tenere il piccolo Porcellino d'india. Tornate a casa, tuttavia, trovano uno scempio. Varcato l'ingresso 'marchiato' dal sorriso sanguinolento, il Porcellino d'India, messo nel microonde, esplode di fronte agli occhi del padroncino. Irata per l'accaduto, Ally prende a pugni Harrison Wilton e minaccia di morte i due coniugi, a loro volta marchiati.

Ally denuncia i vicini al detective Samuels, ilquale comincia ad alludere ad una possibile psicosi della donna. In quel momento Oz attira l'attenzione delle sue mamme, affermando di avere aperto un link che non è più in grado di chiudere. Trattasi del video nascosto del recente momento d'intimità tra Ally e Winter, di poco antecedente al blackout generale. Ivy schiaffeggia Ally e le sputa in faccia la rabbia accumulata negli ultimi giorni, giungendo alla conclusione di dover abbandonare la moglie e portare con sé il bambino.



Proprio in quel momento sopraggiunge la polizia di fronte a casa Wilton. Harrison è senza vestiti e sporco di sangue. Afferma che dormiva, quando ha sentito del bagnato accanto al letto e ha scoperto che Meadow era scomparsa. Alla vista di Ally, giunta sul luogo, Harrison attribuisce a lei la colpa di quanto è successo, poco prima che la polizia lo metta in manette.

L'episodio si conclude con Oz che ancora una volta non ha saputo resistere alla curiosità e si è introdotto in casa Wilton, inseguito da Ally e Ivy. Le pareti sono segnate di sangue, mentre su un muro sorride la faccina rossa.

Cosa dire di tutto quello riassunto fino ad ora? Winter qui funge decisamente da accessorio narrativo. La vediamo protagonista di ben due momenti che non la toccano direttamente (l'uomo nudo e il porcellino d'india) al contrario della sua incisività negli episodi precedenti. Kai continua a vedersi di rado, ma qui la sua parte è inquietante, promettente.
Ally e Ivy sono agli sgoccioli molto prima del previsto e la cosa non può che sorprendere positivamente. Una possibile, ma poco credibile, separazione tra le due potrebbe portare a interessanti risvolti narrativi, dall'avvicinamento (malsano) tra Ally e Kai al duro confronto tra Ally, abbandonata a se stessa, e le proprie paure.
L'episodio ha sicuramente gettato ombre sulla figura del Dottor Vincent, così come su tutti i personaggi secondari accomunati da un unico minimo comun denominatore: Kai Anderson e il suo piano che prende sempre più forma. Cosa è vero e cosa falso? Cosa è giusto e cosa sbagliato? I confini in American Horror Story: Cult sono incredibilmente sottili.


Le teorie dei fan poi non fanno che dare credito a un vortice di terrore al quale ci stiamo già piacevolmente abituando. Il coinvolgimento di Ivy negli incubi di Ally (la password del parental control è CLOWNZ, sul serio?) ma anche l'origine di Oz nel figlio di Tate Langdon. Dalle indiscrezioni più credibili alle più assurde, quel che è certo è che il 'culto' di American Horror Story sta già lasciando il segno.



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Articolo di Fabio Scala

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