ARROW - Recensione 7x02 "The Longbow Hunters"

Buongiorno amori miei, eccomi qui pronta a commentare questo nuovo episodio di Arrow.

Se non vi dispiace andrei per personaggi, e partirei da Oliver. Da dentro la prigione, obiettivamente, non è che possa fare molto, e come prevedibile quel poco che può fare lo porta a fare scelte difficili e a dover camminare sul filo del rasoio per quel che riguarda la sua etica e moralità. Il problema è che la sua storyline in questo episodio fa da filler, mentre da uno show che si chiama "Arrow" ci si aspetta che la storyline più importante sia proprio la sua. L'ho trovata lenta e noiosa, nulla di particolare o di degno di nota, se non la simpatia del suo nuovo amico, che però diventa una sorta di filler di un filler. Per favore, fatemelo uscire presto di prigione perché sono già stufa.

Passando a cose leggermente più interessanti, parliamo di Dinah e Laurel. Certo, non mi hanno fatto impazzire, ma non mi è dispiaciuto vederle insieme sullo schermo. Credo che siano una coppia che se ben sviluppata (lo so, purtroppo è un grande "se") potrebbe portare tante cose interessanti nello show. Apprezzabile il mea culpa di Laurel, per quanto tardivo, ma rimango dell'idea che non ci serviva una copia sbiadita della Laurel di Terra 1 (che sicuramente avrebbe voluto vendicare il padre allo stesso modo, secondo me).

Veniamo ora a John. Oh, mio caro, amato John, cosa ti hanno fatto? Non mi riferisco al fatto che abbia preferito recuperare l'arma rubata piuttosto che inseguire Diaz, perché era chiaro che avrebbe fatto la prima cosa. John è un soldato e obbedisce agli ordini, e se questo non bastasse è vero quello che ha detto a fine puntata Felicity: anche Oliver avrebbe voluto così, perché Green Arrow agisce per il bene di tutti, non per vendetta personale.

Quello che non mi va giù è altro, ossia: 1) da quando ti arrendi così in fretta?, e 2) molto lecito e comprensibile il discorso sulla famiglia, ma come mai tutto ciò l'anno scorso non valeva? Si è letteralmente preso a cazzotti con Oliver perché voleva quel maledetto cappuccio, e non venitemi a dire che le cose sono cambiate dal momento che Oliver è stato arrestato perché il rischio c'è sempre stato. Non è una novità di quest'anno, o dell'anno scorso. Fin dalla prima stagione Arrow ha agito al limite della legalità, è stato indagato più volte ed è stato da sempre un ricercato. Quindi l'anno scorso andava bene rischiare la prigione ma quest'anno no perché - sorpresa delle sorprese - la prigione distrugge le famiglie? Sono mooolto perplessa.

La vera Queen di questo episodio, ad ogni modo, è Felicity. Sono contentissima della piega che sta prendendo il suo personaggio in questo inizio di stagione. Sappiamo bene che la vendetta personale non ha mai conseguenze positive, ma mi piace che ce la mostrino così determinata a fare di tutto per proteggere chi ama.

Sta prendendo il posto del marito e per quanto senta la mancanza di Oliver, Felicity è una sostituta di tutto rispetto. Se poi consideriamo che riesce sempre a essere di fondamentale importanza senza sferrare mai un pugno, il tutto diventa ancora più ammirabile. Vista la sua determinazione pensavo si sarebbe rivolta a Laurel per avere aiuto, ma mi sbagliavo di grosso, perché Felicity non è Oliver. Lei non vuole uccidere Diaz, vuole imprigionarlo. E quindi si rivolge alla donna che ha messo Oliver in prigione e che da allora non ha fatto nient'altro, evidentemente: l'agente Watson. Sono molto ma molto curiosa di vedere l'evoluzione di questa dinamica. Speriamo in bene!

Infine l'isola. Non so esprimervi l'hype che ho ogni volta che sullo schermo compaiono William e Roy. Ho più domande che mai: perché Felicity e Oliver lo hanno abbandonato? E dove? Come mai la pietra lo ha portato a Lian Yu? E perché Roy sa esattamente cosa deve fare? Che dovranno mai fare a Star City? Oliver e Felicity sono morti o sono in pericolo? E come è connesso al presente? Vi giuro che più cose scopro e più domande mi sorgono e sinceramente mi mancava questa sensazione.

Anche per questa settimana penso di aver sproloquiato abbastanza. Alla prossima settimana, un bacio!

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