THE HANDMAID'S TALE - Recensione 4x09 "Progress" e 4x10 "The Wilderness" (SEASON FINALE)

"Nolite te bastardes carborundorum. Non sapevo che cosa significasse, e neppure che lingua fosse. Ho pensato fosse latino, ma non conosco il latino. Comunque, era un messaggio, scritto a mano, proibito di per sé, e non era stato ancora scoperto. Tranne che da me, cui era diretto. Era diretto a chiunque fosse venuto a occupare quella stanza. Mi piace meditare su questo messaggio. Mi piace pensare di cominciare con lei, questa donna sconosciuta, o almeno sconosciuta a me, perché nessuno me ne ha mai parlato. Mi piace sapere che il suo messaggio tabù è giunto a destinazione, trascritto qui sul fondo del mio armadio, letto da me. Talvolta mi ripeto quelle parole. Mi danno una piccola gioia."

(Margaret Atwood, Il racconto dell'ancella, cap.9)


The Handmaid's Tale cala il sipario sulla quarta stagione con due episodi estremamente incredibili ed esplosivi, come di consueto, aprendo strada alla tanto attesa chiusura del cerchio che ha finora caratterizzato questa storia. Ripensando alle parole che June trova incise nel ripostiglio nella sua stanza di casa Waterford e a come queste abbiano riecheggiato fino all'intensissimo epilogo stagionale (momento opportunamente citato in apertura), non si può provare moltissima soddisfazione per le vicende sperimentate e altrettanta preoccupazione e incertezza per le conseguenze che comporteranno in futuro. Detto questo, ripercorriamo insieme i momenti che hanno caratterizzato questi due ultimi capitoli della quarta stagione, facendo il punto della situazione e tracciando un profilo di quello che ci potrebbe aspettare nella quinta stagione.

Il nono episodio, "Progress", con regia di Elisabeth Moss (come nell'ottavo) e sceneggiatura di Eric Tuchman (già scrittore di diversi episodi della serie) e l'emergente Aly Monroe, riprende dall'epilogo di "Testimony", in cui June sceglie di raccontare a Luke del suo ultimo incontro con Hannah. June si dice dispiaciuta per non aver fatto di più per la loro bambina, ma Luke è consapevole che è tutta colpa di Gilead. June prosegue dicendo che Nick le ha garantito che è al sicuro, ma Luke ritiene che Hannah sarà al sicuro solo se tornerà sarà insieme alla sua famiglia e afferma di volerla portare in Canada. June gli domanda come possono farlo e Luke le mostra quello che lui ha raccolto dal loro arrivo in Canada, vale a dire istanze per dialogare col governo di Gilead, testimonianze di persone fuggite e informazioni dalla resistenza. Moira si unisce a loro e suggerisce a June di usare il suo potere per poter portare Hannah in Canada e lei propone di contattare una sua vecchia conoscenza a Gilead.

June decide di chiamare il comandante Lawrence per chiedergli di poterla aiutare a riprendersi Hannah. Lawrence risponde che la bambina è felice a Gilead, ma June sa benissimo che non è vero, sottolineando che lei e Luke la amano più di chiunque altro. Lawrence dice che il suo amore non ha fatto bene a nessuno e le comunica che Janine è sana e salva, affidata alle cure di Zia Lydia. June non prende benissimo la notizia e propone a Lawrence un accordo dove gli Americani insediati in Canada possono revisionare le loro leggi sul commercio con Gilead. L'idea non piace a Lawrence, il quale propone di scambiare Hannah per dieci dei bambini fuggiti, i quali non sembrano adattarsi alla loro nuova sistemazione. June disapprova e Lawrence riduce il numero dei bambini a cinque, senza risultato. Alla fine Lawrence dice a June che si è intenerita da quando è in Canada e la invita a godersi la libertà che ha riacquisito, concludendo la conversazione.

Al Centro Rosso Zia Lydia rimprovera una delle nuove ancelle per via del suo rifiuto di mangiare. L'ancella in questione è la povera Esther Keyes, la quale si ostina a non collaborare, gettando il cibo a terra. Indispettita dal gesto, Zia Lydia ordina a Janine di pulire il pavimento. In Canada Fred e Serena scartano i doni per il nascituro mandati dai loro sostenitori e Serena legge una frase su uno di essi ad alta voce. Fred lo nota e invita a Serena di tornare a scrivere una volta che saranno liberi.

A Gilead le zie si ritrovano a cena e discutono della situazione di Esther, la cui non-collaborazione non giova ai loro scopi. Janine assiste come cameriera e una volta finiti i suoi compiti, Zia Lydia la manda nelle cucine per vedere se c'è bisogno di lei. Poco dopo Lydia parla con un altra zia in merito a Janine, definendola devota e produttiva e ritenendo di doverle trovare una sistemazione. Le altre zie non sono d'accordo nel reintegrare Janine come ancella, dati i suoi trascorsi, e propongono di mandarla alle colonie di riproduzione, ma Lydia si oppone, raccontando del suo lavoro in casa Putnam. Dopo cena Janine raggiunge Lydia nel suo ufficio e le spiega che Esther ha avuto una vita dura e dolorosa nella sua vecchia casa, proponendole di darle una mano nell'indirizzarla sulla "retta via", e alla fine Lydia acconsente.

In Canada Luke dice a June che stava ripensando a quanto avvenuto con il comandante Lawrence. June si scusa per non aver fatto di meglio, ma Luke ritiene il comandante un poco di buono e, con un espressione quasi rassegnata, suggerisce a June di contattare Nick, poichè ha accesso a informazioni e potrebbe ritrovare Hannah. June è un po' stupita dall'idea di suo marito e afferma che Nick farebbe di tutto per lei e per Nichole. Luke le propone di incontrarlo faccia a faccia, in un posto sicuro, al fine di poter riuscire nel suo intento e June, sempre più sorpresa, approva il piano, sottolineando che lo farà per Hannah.

Serena riceve la visita di Naomi Putnam, la quale afferma di aver tentato diverse volte di incontrarla e aggiunge che suo marito è venuto con lei per parlare con Fred. Dopo aver parlato del più e del meno, Naomi consegna a Serena dei regali da parte delle altre mogli e afferma di capire il suo desiderio nel voler stare con Nichole, suggerendo di crescere il suo bambino se la situazione si complica. Serena è fiduciosa in merito e Naomi la invita, in ogni caso, a tornare a Gilead come una eroina. Nel frattempo Fred e il comandante Putnam si fumano un bel sigaro, e il secondo fa' capire che a Gilead la situazione politica si è molto complicata, specialmente dopo la massiccia fuga di bambini. Fred chiede se hanno intenzione di negoziare per il suo rilascio, ma Putnam afferma che quelli come lui non sono più necessari alla causa, scaricandolo. Fred manifesta la sua delusione, ma ciò non fa' cambiare idea a Putnam, che promette di pregare per lui. 

A Gilead Janine porta da mangiare a Esther, la quale è decisamente felice di rivederla. Janine le racconta della sua esperienza a Chicago e invita Esther a mangiare. La ragazza capisce che è stata mandata dalle zie e non intende obbedire, ma Janine le fa' capire quanto le costerà la sua scelta: 

"They're not going to let you die. They will keep hurting you, again and again, until you do what they say! That is their job! It's no big deal. You just have to eat. You need to stay alive so you can be here when things get better."

Alla fine Janine le dice che tornerà da lei finchè non comincerà a mangiare e quando lo farà, dirà a Zia Lydia di farla uscire all'esterno.

June saluta Luke e Moira per poi partire con Nichole verso il punto dove dovrà incontrare Nick. Una volta a destinazione, June si dirige con Nichole verso una villa, dove Nick la stava aspettando. June è davvero felice di rivederlo e gli domanda come stanno andando le cose a Gilead e Nick risponde che la situazione è critica (usando l'inquietante espressione "hanging in there"). Nick osserva Nichole e afferma che è molto cresciuta dall'ultima volta che l'ha vista e invita June dentro la villa. Lei gli domanda se sa qualcosa di Hannah e Nick le risponde che si trova in Colorado e le mostra dei documenti e delle foto della bambina. June guarda le immagini e si commuove dalla gioia e Nick prosegue dicendo che è impossibile farla uscire dalla zona, dato che ci sono sempre dei guardiani con lei, ma almeno sa dove si trova. June capisce che l'ha fatto per lei e Nick confessa che avrebbe voluto fuggire con lei alla prima occasione. Poco dopo Nick regala a Nichole una bambola e sulle note della struggentissima "On the Nature of Daylight" di Max Richter (una scelta davvero azzeccata!) i tre si concedono un momento da vera famiglia, esaltato da un gioco di luci e un inquadratura dal sapore idilliaco. In seguito June e Nick si salutano e le parole di lui sanno quasi di addio:

"Hey, June. Try and be happy."

June e Nichole salgono sull'auto per tornare indietro e Nick le guarda partire, per poi tirare fuori dalla tasca un anello nuziale, facendo chiaramente capire che si è sposato e che ha giustamente scelto di non far soffrire June con tale rivelazione. Sul viaggio di ritorno, June pensa a Nick e sorride, felice anche di aver avuto informazioni su Hannah.

Fred informa Serena della decisione di Gilead di non negoziare per il suo rilascio, sfogando la sua frustrazione in merito. Serena è sicura che Gilead le toglierà il bambino, rendendo lei un ancella o peggio, e Fred le promette che farà il possibile per proteggerli, escogitando un modo per poter esercitare il suo potere. A Gilead Janine accompagna Esther da Zia Lydia, la quale elogia la sua scelta di collaborare e le permette di uscire all'esterno.

June e Nichole tornano in Canada e la prima mostra a Luke e Moira le foto di Hannah. Tuello li raggiunge e comunica loro che hanno una nuova risorsa che potrà aiutarli a conoscere meglio il sistema di Gilead, svelando che si tratta di Fred, il quale vuole vendere il suo governo in cambio della libertà. Naturalmente Luke e Moira sono indignati e June capisce che la sua testimonianza l'ha spaventato, spingendolo a vendersi. Tuello la invita nel suo ufficio per parlare delle foto di Hannah ed esce di casa, ma June lo insegue e gli urla contro con tutta la rabbia che ha in corpo, chiudendo l'episodio:

"That man is a fucking rapist! That man is a fucking rapist, and you know what he did to me! You know what he did to me! You know! You know he's a fucking rapist! You know what he did to those women! I'm gonna fucking kill you! You know what he did to all of us! I will kill you! I will kill you!"


Il decimo e ultimo episodio, "The Wilderness", diretto da Liz Garbus (regista di documentari) e scritto dallo showrunner Bruce Miller, si apre con un flashback, che mostra June e Fred in una delle tante serate trascorse allo Jezebel. Nel rivivere quei torbidi momenti, June riflette su come doveva comportarsi come ancella di Fred al fine di poter restare in vita:

"It has to look like love. That’s what he needs. Pretend you like it. Pretend you love it. Pretend you want him. He is your Commander. Make him your whole world. Your sun, your moon, and all your stars. Make him believe. Because your motherfucking life depends on it. Don’t run. Don’t kick. Don’t scream. Don’t bite it off. Don’t… bite."

Nel presente June si incontra con Tuello, che le spiega che Fred intende collaborare col governo canadese in cambio del suo rilascio, invitandola a fare un commento per la corte su tale procedura, che verrà registrato e spedito ai giudici. June non è soddisfatta della situazione e Tuello l'avverte che in ogni caso, Fred verrà scagionato per via del suo ruolo nel caso e lei mostra tutto il suo dissenso in merito:

"J: So I should just get comfortable with the fact that he’s gonna get out. No matter what he did. No matter what I say. 

T: No. I don’t expect you to be comfortable with this. 

J: Is he everything you hoped for? 

T: Absolutely. He’s already rewritten our understanding of the Gilead command hierarchy. He is proving to be an intelligence asset of great value, yes. 

J: You won’t be able to shut him up. Weak men, hmm? They do make the world go round. 

T: I am on your side, Ms. Osborn. 

J: I was a prisoner that Waterford would sometimes take out to fuck. And you’re gonna set him free. You don’t have a side."

Tuello è dispiaciuto per l'accaduto e lascia June a registrare la sua dichiarazione. Una volta finito, June esce all'esterno e osservando il cielo, ripensa alla violenza subita da Fred a Gilead, per poi socchiudere gli occhi.

Dopo il ritorno a casa di June, Moira telefona a una sua conoscenza per capire meglio cosa avverrà a Fred e poco dopo Rita le raggiunge. Moira viene a sapere che Fred andrà a Ginevra, in Svizzera, per ascoltare la sua testimonianza, portando alla libertà per lui e Serena. June domanda quando partirà e Moira risponde che per la fine della settimana lo rilasceranno, proponendo alla sua amica di andare anche lei a Ginevra per raccontare la sua storia. June non è d'accordo, ritenendo che per un tribunale le parole di un comandante di Gilead contino più delle sue traumatiche esperienze, ma Moira intende comunque finanziare il viaggio a Ginevra.

Fred viene interrogato riguardo a una ex-oncologa da lui frequentata allo Jezebel, ora deceduta, e lui tenta in modo melenso di essere dispiaciuto, cosa notata dal giudice che lo sta interrogando. Serena si incontra all'esterno con Tuello, lamentandosi per il comportamento, a suo dire, inappropriato della donna che interroga suo marito. Tuello le ricorda che Fred è accusato di crimini brutali, ma Serena chiede che venga chiamato col grado di comandante, o l'interrogatorio si concluderà. Tuello accetta e Serena domanda se c'è possibilità, una volta liberi, di avere una dimora adatta alla loro futura famiglia, dato che non intende dare alla luce suo figlio in prigione. Tuello le domanda se intende davvero vivere con Fred, riferendosi all'implicito desiderio di evasione da lei manifestato, ma Serena sembra ormai essere tornata a fare la moglie del comandante.

June e Emily guardano Oliver giocare nel cortile e la seconda chiede della dichiarazione fatta per il rilascio di Fred. June spiega che l'ha dovuta registrare e Emily ricorda come a Gilead veniva amministrata la giustizia, fra cappi e quant'altro. Presa dall'amarezza, June confessa ad Emily di volersi lasciare il trauma di Fred alle spalle, ma per lei è ormai impossibile:

"J: My mom… My mom used to always tell me if you wanna know what they believe in? Remember that they bought a shitload more copies of the Old Testament than the New. 

E: It’s a much better read. << The righteous will rejoice in vengeance and wash their feet in the blood of the wicked. >> It’s good stuff. 

J: Emily, I really want to let go of him. 

E: Fred? 

J: Yeah. I want to focus on my family. I want to focus on Hannah and my Nichole. And Luke. A good mother would be able to let go. A good mother. A good mother would be able to let go."

June va a trovare Fred, il quale accoglie la sua presenza in maniera piuttosto positiva, chiamandola persino col suo vero nome. Fred le domanda il motivo della sua visita e June risponde che intende augurargli il meglio prima della sua partenza per Ginevra. Fred è sorpreso nel vederla così generosa con lui e una volta rimasti soli, lui sottolinea a June il fatto di aver omesso alla corte del loro "rapporto" durante il periodo da lei trascorso a Gilead, arrivando persino a scusarsi per quanto le ha fatto passare, con grande sorpresa di June:

"J: Fred, I think we both know what happened. 

F: Yes, we do. I remember… quite well. I do understand that you had to… frame things in front of the judge. And your husband. Yeah, there were… discomforts in my house, I know, for both of us. More for you, of course. And for that I do have deep regrets. I don’t know that I was… able to fully appreciate your situation until now. As a father, to… have my son taken away from me would be unimaginable. You must have experienced such terrible longing for your daughter. And, for that, I’m sorry. Truly, deeply sorry. 

J: I didn’t think you’d ever say that."

Fred propone di bere un drink e June accetta la sua proposta, con lui che prosegue ricordando il "rapporto" che c'era fra loro, da lui ritenuto forte e speciale, ammettendo di sentire la mancanza di Offred. June decide di sfruttare la cosa da un punto di vista psicologico e brinda insieme a lui al periodo di Offred, facendogli di fatto abbassare la guardia. Poco dopo June e Luke si incamminano verso casa e lei esprime tutta la sua rabbia e il suo desiderio di vendetta nei confronti di Fred, con Luke che la invita a lasciarsi la cosa alle spalle: 

"J: I’m going to put Fred on the wall. 

L: June? June, they… they are going to let him go. Okay? So, you gotta let it go. 

J: On the fucking wall."

Il giorno seguente June attende Tuello nel suo percorso di jogging, dicendogli che Fred non se ne andrà libero. Tuello le risponde che capisce quanto sta provando e che la cosa è difficile da accettare, ma June gli propone di usare la sua auto. Tuello ritiene inappropriato il suo comportamento e June spiega che a Gilead si diventa più cattivi e che vuole solo che Fred abbia ciò che merita. Tuello dice di non sapere cosa può fare in merito e June lo invita a fare un giro nella sua auto.

June e Tuello entrano in una tavola calda, dove ad attenderli vi è il comandante Lawrence. June lo ringrazia di aver accettato di incontrarla e Lawrence afferma di non poter trattare per Fred, poichè è un suo connazionale, chiedendo solo che ritorni a Gilead tutto intero. I due capiscono che lui rivuole Fred indietro per via delle informazioni che ha fornito, ma Lawrence risponde che le sue parole non sono affidabili, optando per una revisione delle leggi monetarie. June non cede e allora Lawrence propone uno scambio: ventidue donne, membri della resistenza, in cambio di Fred. Tuello decide di prendere in considerazione la sua offerta e corre per consegnarla al suo governo, mentre June e Lawrence rimangono da soli. Il comandante si complimenta con lei per non aver perso il suo stile e le ricorda che qualunque cosa accadrà a Fred, non ripagherà mai abbastanza per tutto il dolore che ha patito.

Luke, Moira e Rita discutono dell'eventualità che Fred possa tornare a Gilead, ritenendola un opzione accettabile. Emily domanda a June cosa vuole veramente per Fred e lei risponde con delle parole dal sapore criptico e inquietante:

"I want him to be afraid. Because I was afraid for so long. [...] Like in the woods when I was caught. And they took Hannah. More than that. I want him to be scared to death."

Fred saluta Serena prima di dirigersi all'aeroporto. Serena gli ricorda di studiarsi quello che dovrà dire a Ginevra e lui le promette che tornerà da lei come uomo libero e che la contatterà all'arrivo. Così Fred viene accompagnato da Tuello, il quale gli comunica che non andrà a Ginevra, ma a Gilead. Fred dice di avere diritto a difendersi, ma Tuello non sente ragioni e lo fa' salire su un altro veicolo, diretto al confine con Gilead, dove nel frattempo ventidue donne vengono condotte dall'altra parte. Fred viene condotto nel territorio di Gilead, al cospetto del comandante Lawrence, il quale si compiace del suo ritorno a casa e di Nick, che come supervisore degli Occhi, ha il compito di scortare Fred all'interno del paese. In realtà Nick porta Fred in un luogo sperduto, una vera e propria terra di nessuno, dove a dire del primo, Fred raccoglierà quanto ha seminato. A un tratto June esce dal bosco e si bacia appassionatamente con Nick, sconvolgendo Fred. Una volta rimasti da soli, Fred chiede a June di lasciarlo andare, facendo affidamento sulla sua bontà, ma ormai lei ha già deciso per il suo destino, invitandolo a scegliere se morire con un proiettile o con un fischietto. Fred pensa che lei non sia in grado di sparargli e allora June usa il fischietto, chiamando a raccolta un gruppo di donne, fra cui vi è anche Emily. Fred prega per la sua vita e June gli dice di iniziare a correre. Fred corre spaventato nel bosco, inseguito da June e le altre donne, con la prima che ripete le parole che hanno aperto l'episodio, mentre Fred viene raggiunto, braccato e colpito in modo efferato, sulle note di "You Don't Own Me" di Lesley Gore (creando un'agghiacciante analogia con la scena della "particicuzione" presente nel primo episodio della serie)

All'alba le donne tornano alle loro auto e June, col viso coperto di sangue, torna a casa. Nel frattempo Serena attende comunicazioni da Fred, ignara di cosa sia veramente accaduto, ma non per molto, visto che le è stato fatto recapitare il suo anello nuziale e un dito mozzato. Tornata a casa June vede Nichole e la prende in braccio, confortandola. Poco dopo Luke rientra e vedendo June in quelle condizioni, capisce cosa ha fatto e lei gli chiede di darle cinque minuti con Nichole prima di andarsene via, mentre viene mostrata la vera fine di Fred Waterford: impiccato su una parete di pietra, recante la scritta "Nolite te bastardes carborundorum", immagine che chiude questa quarta stagione.

VERDETTO

La quarta stagione di The Handmaid's Tale vede il suo cerchio chiudersi con due episodi di grande intensità e potenza, che portano la storia in una direzione incredibile e incerta allo stesso tempo. Nel nono episodio, che vede ancora l'espertissima e curata regia di Elisabeth Moss, fatta di inquadrature e primi piani di sicuro effetto, la vicenda si muove su due fronti, riportandoci di nuovo a Gilead, dove vediamo un interessantissimo connubio fra Janine e Esther Keyes, ora una giovane ancella, dinamica che verrà sicuramente sviluppata in futuro. Il fulcro dell'episodio è, come sempre, June e la sua voglia di riscatto e vendetta, portandola a decidere di fare tutto il possibile per riprendersi Hannah. Dapprima si rivolge al comandante Lawrence, il quale decide di farsi da parte, vista la precarietà del suo attuale ruolo e la pericolosità comportata da quanto richiesto da June, ma poi si rivolge a Nick, grazie all'idea di Luke (ormai rassegnatosi al fatto che June lo ami) di mettere alla base il suo amore per la piccola Nichole. L'incontro fra i due è carico di emotività, complice l'ottima colonna sonora, e lascia l'amaro in bocca per la rivelazione sul matrimonio di Nick (apprezzabile la scelta di non dire nulla a June), nonostante la loro storia sia sempre stata un po' appesa e a tratti pesante da seguire (nota di merito a Max Minghella in questo episodio, che ha cercato di dare una profondità emotiva a un personaggio pressochè piatto, riuscendo bene nell'impresa). Nel frattempo i Waterford ricevono la visita dei Putnam, con Serena che viene invitata a tornare a Gilead come una madre e Fred che viene opportunamente scaricato dai suoi superiori. Con questo evento arriva la batosta che sconvolge tutto l'episodio; Fred che si vende al nemico come risorsa in cambio della libertà per se stesso e la sua famiglia, ostacolando il piano di June di fare giustizia. La rabbia e il trauma di June danno il via all'epilogo stagionale, in una vera e propria escalation, fatta di parallelismi col passato e momenti oscuri, ma appaganti. Gli ultimi quindici minuti di "The Wilderness" mostrano l'esplosione della vendetta di June, la quale, aiutata dal comandante Lawrence (grazie a cui ha salvato 22 donne da Gilead), Nick, Emily e altre donne, pone fine alla vita di Fred Waterford con grande stile e si ritrova a fare i conti con chi è diventata davvero, portandola probabilmente ad allontanarsi da Luke e Nichole. Le domande sono moltissime e c'è tanta curiosità di sapere cosa avverrà nella quinta stagione, confermata per il 2022, sia a June, il cui destino è incerto, sia a Gilead, la cui vicenda non viene menzionata nel finale. Dati i roboanti sviluppi mostrati in questa stagione, dobbiamo davvero aspettarci di tutto da Bruce Miller e Kira Snyder, nella speranza che la serie resti fedele al suo stile.

IL PAGELLINO

Nonostante i ritardi dovuti alla pandemia di Covid-19 e la presenza di tre episodi in meno rispetto al solito, la quarta stagione di The Handmaid's Tale rappresenta un vero e proprio game-changer all'interno del racconto, regalando momenti intensi e difficili da dimenticare, strazianti colpi di scena ed enorme soddisfazione. La sceneggiatura ha puntato ad evidenziare, diversamente dal passato, il cammino tedioso verso la libertà di June, che ha comportato grandi sacrifici e scelte difficili, parallelamente alla vicenda di Gilead, che ha portato alla luce delle dinamiche intriganti, anche grazie a una maestosa fotografia, che mette in risalto tutte le sfumature dell'oppressione e della speranza. Elisabeth Moss, qui anche come regista, si dimostra ancora una volta la regina indiscussa della scena, grazie a una grande espressività e carisma, specialmente nelle scene più intense ed emotive, ma non dobbiamo dimenticare il lavoro degli altri protagonisti, su tutti Samira Wiley, O-T Fagbenle, Amanda Brugel, Alexis Bledel e Madeline Brewer, che hanno avuto un minutaggio più che decente in questa stagione, la sempre spietata Ann Dowd, Yvonne Stravoshki, sebbene Serena abbia subito una certa involuzione, Joseph Fiennes, il quale ci mancherà, nonostante il suo personaggio era impossibile da non odiare, Bradley Whitford e, a sorpresa, Max Minghella (almeno negli ultimi episodi), con menzione particolare anche per la new-entry McKenna Grace, che speriamo di rivedere in futuro. Naturalmente vi sono moltissime domande, non solo sulla quinta stagione (che si vocifera essere l'ultima), ma anche sul collegamento con la serie sequel The Testaments, tratta dall'omonimo romanzo di Margaret Atwood e attualmente in lavorazione su Hulu, e speriamo di poter avere delle risposte nel minor tempo possibile. Non possiamo che essere soddisfatti per questa fantastica stagione e aspetteremo con ansia il 2022 per poter capire cosa avverrà dei nostri protagonisti.

Rileggete le recensioni degli scorsi episodi:

4x01: PIGS/4x02: NIGHTSHADE/4x03: THE CROSSING

4x04: MILK

4x05: CHICAGO

4x06: VOWS/4x07: HOME

4x08: TESTIMONY

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Articolo di Ada Bowman

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