MOON KNIGHT - Recensione della miniserie

SPOILER ALERT: VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE LA RECENSIONE SOLTANTO SE AVETE VISTO LA SERIE!!!

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Il 30 Marzo scorso il Marvel Cinematic Universe apre le porte a un nuovo supereroe, Moon Knight. La miniserie, nata dalla mente di Jeremy Slater (The Umbrella Academy) e tratta dalle vicende dell'omonimo personaggio Marvel debuttato nel 1975, porta l'universo in rosso in una direzione più matura e complessa del previsto, dando vita a uno degli eroi più apprezzati della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.

WANDAVISION - La recensione

EPISODI

  • 1x01: The Goldfish Problem (Diretto da Mohamed Diab, scritto da Jeremy Slater)
  • 1x02: Summon the Suit (Diretto da Aaron Moorhead e Justin Benson, scritto da Michael Kastelein)
  • 1x03: The Friendly Type (Diretto da Mohamed Diab, scritto da Beau DeMayo, Peter Cameron e Sabir Pirzada)
  • 1x04: The Tomb (Diretto da Aaron Moorhead e Justin Benson, scritto da Alex Meenehan, Peter Cameron e Sabir Pirzada)
  • 1x05: Asylum (Diretto da Mohamed Diab, scritto da Rebecca Kirsch e Matthew Orton)
  • 1x06: Gods and Monsters (Diretto da Mohamed Diab, scritto da Jeremy Slater, Peter Cameron, Sabir Pirzada e Danielle Iman)

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"You are the only superpower I ever had."

LOKI - Recensione della prima stagione

Steven Grant lavora al British Museum di Londra con la speranza di diventare una guida turistica per via della sua passione per l'Antico Egitto. Una sera come tante, dopo essere andato a letto, si risveglia nelle Alpi austriache, assistendo a un raduno di un misterioso culto guidato da Arthur Harrow, il quale chiede a Steven di restiturgli uno scarabeo, che lui ignora di possedere. Durante la sua fuga, Steven ha degli strani blackout e sente una strana voce parlargli nella testa, per poi risvegliarsi nuovamente a casa sua. Steven scopre che sono trascorsi due giorni da quando si è addormentato, ritrovandosi un telefono e una chiave magnetica di cui non ha memoria e ricevendo una chiamata da una donna di nome Layla, la quale si rivolge a lui chiamandolo Marc. Al museo, Steven si imbatte in Arthur, il quale gli svela di essere il servitore della divinità egizia Ammit, e quella stessa sera Arthur manda uno sciacallo ad uccidere Steven, il quale viene salvato dal suo riflesso, a cui affida il controllo del suo corpo per poter indossare uno strano costume e uccidere la bestia. Steven viene licenziato perchè non viene creduto riguardo all'incidente con lo sciacallo e usa la chiave magnetica per accedere a un magazzino, dove trova lo scarabeo cercato da Harrow. Steven conversa nuovamente col suo riflesso, che si presenta come Marc Spector, un mercenario Americano e avatar della divinità egizia Khonshu. In seguito Steven incontra Layla, che si rivela essere la moglie di Marc, per poi venire arrestato da dei poliziotti al servizio di Harrow. Harrow svela a Steven di essere stato l'avatar di Khonshu, ma che poi ha deciso di servire Ammit e che lo scarabeo gli permetterà di trovare la sua tomba, così da poterla risvegliare e annientare la razza umana. Layla riesce a salvare Steven, ma Harrow gli manda un altro sciacallo. Steven evoca un costume tutto suo, ma non riesce a contrastare la creatura, facendosi aiutare da Marc, il quale la sconfigge, ma non riesce ad impedire che Harrow si impossessi dello scarabeo. Khonshu minaccia di rendere Layla il suo avatar qualora Marc non riesca a fermare Harrow, il quale è riuscito a scoprire l'ubicazione della tomba di Ammit. Marc e Steven si recano a Il Cairo, ma Khonshu fa' chiamare un concilio degli dei, per avvertirli dei piani di Harrow, ma questo riesce a convincerli della sua innocenza. Yatzil, avatar della divinità Hathor, dice a Marc di trovare il sarcofago di un medjay che conosceva l'esatta posizione della tomba di Ammit, e questo si incontra con Layla, la quale gli suggerisce di contattare un certo Anton Mogart, il quale possiede il sarcofago. Harrow arriva sul luogo e distrugge il sacrofago, portando Marc, Steven e Layla ad affrontare gli uomini di Mogart e a fuggire nel deserto. Steven riesce a creare una mappa stellare da alcuni frammenti del sarcofago, la quale è vecchia di duemila anni, e con l'aiuto di Khonshu, riporta il cielo all'esatto periodo della mappa, scoprendo così la poszione della tomba. In seguito Khonshu viene imprigionato dagli altri dei in uno ushabti, privando Marc e Steven dei loro poteri. Arrivati a destinazione, Steven e Layla trovano un accampamento abbandonato, scoprendo che la tomba è un labirinto costruito sulla forma dell'occhio di Horus e che alcuni uomini di Harrow sono stati uccisi da sacerdoti non-morti, i quali attaccano anche Steven e Layla. Layla sconfigge gli assalitori ma si imbatte in Harrow, il quale le svela che Marc è uno dei mercenari coinvolti nella morte di suo padre, l'archeologo Abdallah El-Faouly. Steven trova la tomba e scopre che l'ultimo avatar di Ammit fu Alessandro il Grande, recuperando dal suo corpo l'ushabti. Layla affronta Marc per la morte del padre e lui le racconta che è stato il suo partner ad uccidere sia Abdallah che lui stesso, riportato poi in vita da Khonshu come suo avatar. Harrow spara a Marc, il quale si risveglia in un ospedale psichiatrico, popolato da persone conosciute nella sua vita, fra cui c'è anche Harrow, nel ruolo di un terapista. Mentre tenta la fuga, Marc si incontra con Steven, con un corpo tutto suo, per poi imbattersi in una strana donna con la testa di ippopotamo. Questa si rivela essere la divinità egizia Taweret e svela a Marc e Steven che sono morti e che l'ospedale è una rappresentazione della barca che li condurrà nel Duat, l'aldilà. Taweret pesa i loro cuori sulla Bilancia della Giustizia per capire se possono accedere al campo dei canneti, ma scopre che in loro vi sono dei ricordi nascosti che vanno esplorati. E così si scopre che Marc aveva un fratello, Randall, morto annegato quando era piccolo, e che la madre l'aveva sempre incolpato dell'accaduto, arrivando persino ad abusare fisicamente di lui. Come meccanismo di difesa per il trauma subito, Marc crea inavvertitamente la personalità di Steven, e in seguito viene mostrato il momento in cui Marc diventa l'avatar di Khonshu. Dopo essersi chiariti, Steven e Marc convincono Taweret a farli tornare nel mondo dei vivi per fermare Harrow, ma qualcosa va storto, poichè degli spiriti attaccano la barca e trascinano Steven nel Duat, dove questo diventa sabbia, portando la Bilancia ad equilibrarsi e facendo in modo che Marc si ritrovi nel campo dei canneti. Nel frattempo Harrow uccide tutti gli avatar delle altre divinità e libera Ammit, mentre Layla rilascia Khonshu dal suo ushabti. Marc si dirige nel Duat per salvare Steven e i due vengono aiutati da Taweret, la quale li riconduce nel mondo dei vivi. Khonshu si ricongiunge con Marc e Steven, restituendogli i poteri, mentre Layla scopre che Ammit può essere nuovamente imprigionata solo con l'aiuto di più avatar, offrendosi come avatar di Taweret. Così Marc, Steven, Khonshu, Layla e Taweret affrontano Harrow e Ammit, riuscendo infine ad imprigionare la divinità nel corpo di Harrow. Khonshu ordina a Marc di uccidere Harrow, ma lui si rifiuta, chiedendogli di sciogliere lui e Steven dal patto, i quali decidono infine di proteggere il mondo. Alla fine Harrow e Ammit vengono uccisi da Jake Lockley, un altra personalità di Marc, il quale lavora ancora per Khonshu.

RECEFLASH: WHAT IF? - STAGIONE 1

 VERDETTO

L'espansione sul piano televisivo del Marvel Cinematic Universe continua senza sosta e Moon Knight rappresenta sicuramente un prodotto fondamentale per tale percorso. La miniserie porta l'universo in rosso in una nuova direzione, più matura, dark e ricca, espandendo anche il mondo dei supereroi che abbiamo imparato a conoscere, con la cultura egizia (notevolmente deoccidentalizzata), fra divinità e templi affascinanti, che si aggiunge all'ampia varietà folcloristica portata finora (a questo scopo il lavoro del compositore egiziano Hesham Nazih si rivela estremamente efficace, tirando fuori alcuni dei brani più avvicenti mai ascoltati in un prodotto Marvel). Altro elemento significativo della serie sta nella componente psicologica, che qui assume un carattere predominante, con una trattazione completamente innovativa, il che sposa col personaggio di cui si parla. Il protagonista soffre infatti del disturbo dissociativo d'identità (DID), patologia che ha trovato uno spazio piuttosto limitato nel mondo dell'intrattenimento, qui presentata in maniera forte e reale all'interno della storia, soprattutto grazie all'incredibile lavoro di Oscar Isaac nel dare vita alle varie personalità, ognuna distinta dall'altra (non a caso l'attore ha affermato di essersi preparato per il ruolo leggendo molto riguardo al DID e facendosi persino aiutare da suo fratello per le scene in cui doveva dialogare con l'altra personalità). Il resto del cast non è stato da meno, con particolare menzione al villain Ethan Hawke, May Calamawy e F. Murray Abraham, che ha prestato la voce a Khonshu. Insomma Moon Knight adempie più che bene al compito di presentare un personaggio oscuro ed affascinante al pubblico Marvel, il quale si domanda quando si sentirà nuovamente parlare di lui. Isaac ha affermato di essere più che disposto a tornare solo se riterrà la storia giusta, e Mohamed Diab afferma di aver sperato di poter tornare a Il Cairo per una seconda stagione, ma a tutt'oggi non si sa ancora cosa abbia in mente Kevin Feige per il personaggio, anche se la serie sembra essere stata concepita come slegata dai canoni del Marvel Cinematic Universe, però con le prossime fasi ancora da esplorare non si può escludere assolutamente nulla...

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Articolo di Ada Bowman

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