THE LORD OF THE RINGS: THE RINGS OF POWER - Recensione 2x04 "Eldest"

Apriamo questa recensione facendo le più sentite congratulazioni a Lord of the Rings: The Rings of Power per essere nuovamente in cima alla top 10 dei titoli più visti di Prime Video e questa volta tale successo è arrivato con largo anticipo, ottenendo 40 milioni di spettatori in soli quattro episodi, una cosa non da poco. E con questi bellissimi auspici andiamo a parlare del quarto episodio di questa seconda stagione, un episodio importantissimo e ricco di spunti di riflessione. Diretto da Louise Hooper (co-regista del secondo e del terzo episodio) e da Sanaa Hamri (Empire) e scritto da Glenise Mullins (Surface), "Eldest" vede il debutto di un attesissimo personaggio e lo sviluppo di alcune vicende viste la scorsa settimana, che portano a dei risvolti abbastanza interessanti.

"-Is it my task to stop the fire? Is it my task to face Sauron?

-Your task… is to face them both."

Elrond e Galadriel si incamminano per Eregion con una compagnia di elfi, ma si imbattono in un ponte distrutto e sono costretti a prendere un'altra strada, che, secondo le visioni dell'anello di Galadriel, è più pericolosa. Lo Straniero incontra un uomo misterioso, di nome Tom Bombadil, il quale gli spiega la situazione che Rhûn sta vivendo e inizia a mostrare allo Straniero il proprio destino. Sopravvissute alla tempesta, Nori e Poppy si imbattono in una tribù di Pelopiedi, nota come Stoors, i quali sono giunti a Rhûn per trovare il Sûzat, una regione fertile dove tutti i Pelopiedi sono destinati ad abitare. Arondir, Isildur e Estrid vanno a cercare Theo, ma l'elfo scopre che la ragazza è una seguace di Adar, la quale però riguadagna la fiducia del gruppo salvando sia Arondir che Isildur da una creatura che dimorava in una pozza di fango. I tre trovano Theo e gli altri seguaci di Adar, catturati da due Ent, i quali soffrono per i loro simili uccisi dagli esseri umani, ma Arondir promette loro che proteggerà la loro casa, portando così alla liberazione dei prigionieri, fra cui vi è Hagen, il compagno di Estrid. Dopo aver affrontato i Barrow-wights risvegliatisi nella foresta, Elrond e Galadriel trovano l'esercito di Adar in marcia verso Eregion e la seconda decide di affrontarli, non prima di aver consegnato l'anello a Elrond, che torna indietro col resto della compagnia e, dopo aver sconfitto numerosi orchi, Galadriel viene catturata da Adar.

COMMENTO: Il quarto episodio di questa seconda stagione conferma il buon livello della serie, a prescindere dalle numerose lamentele al riguardo, e smuove un pochino le cose, proseguendo alcune delle vicende viste nella trittica introduttiva della scorsa settimana e aprendo anche ad elemento della lore Tolkeniana. Partiamo da quella che è la storyline più signficativa dell'episodio, ovvero l'incontro fra lo Straniero e Tom Bombadil, personaggio attesissimo dai fan e molto ben impersonato da Rory Kinnear, che tra l'altro è il primo attore ad averlo interpretato in assoluto, visto che, al contrario di altri personaggi della saga di Tolkien, Bombadil non era mai apparso in live-action (e giustamente direi...). L'incontro tra i due ha due importantissimi funzioni; la prima è quella di introdurre Bombadil a chi non ha mai letto i libri del Professore, dato che in essi la sua figura è quasi avvolta nel mistero, e qui viene mostrato come un essere sicuramente enigmatico, ma al tempo stesso carico di un potere inestimabile, definendosi lui stesso come il più antico (riferimento al fatto che nei libri si riteneva che Bombadil fosse il primo essere nato nella Terra di Mezzo) e la seconda funzione è quella di aprire al destino dello Straniero (che noi tutti sappiamo essere Gandalf), ovvero quello di affrontare Sauron e il Mago Oscuro che governa Rhûn (che potrebbe non essere Saruman, visto come è rappresentato, ma mai dire mai...) e il dialogo cardine della loro vicenda è proprio quello dove viene palesato tale concetto, un dialogo potente, specialmente se si conosce la storia de Il Signore degli Anelli. Intanto abbiamo Elrond e Galadriel, nuovamente assieme, che cercano di raggiungere Eregion con una compagnia di elfi, ma vengono fermati da un ponte distrutto, che li porta a prendere una direzione più pericolosa, come evidenziato dalla visione dell'anello di Galadriel, a cui Elrond giustamente sceglie di non dare credito. Il gruppo si ritrova in un cimitero dei Barrow-wights (a quanto pare responsabili della morte dei messaggeri mandati da Gil-galad a Celebrimbor) e riescono a sconfiggerli per miracolo, per poi notare che l'esercito di Adar è in marcia verso Eregion. A seguito di ciò, Galadriel decide di restare per tentare di fermarli, consegnando l'anello a Elrond, il quale, ritenendo che lei abbia agito per proteggere l'anello e non le loro vite, torna indietro assieme alla compagnia. Così Galadriel si ritrova ad affrontare gli orchi da sola, sconfiggendone alcuni in una sequenza d'azione che ci riporta allo stile della prima stagione, per poi venire catturata da Adar, in una riunione che potrebbe risultare interessante. Intanto Nori e Poppy si imbattono negli Stroots, una tribù di Pelopiedi giunta a Rhûn per trovare il Sûzat, ovvero la terra promessa (lo Shire?), ma sono costrette a fuggire a causa dell'arrivo di due uomini del Mago Oscuro, e Arondir, Isildur e Estrid (che Arondir scopre essere una seguace di Adar) si mettono sulle tracce di Theo, ma finiscono per incontrare una creatura di una pozza di fango e fanno la conoscenza degli Ent, molto ben rappresentati grazie alla buonissima effettistica, i quali soffrono per la morte dei loro simili causata dagli esseri umani e, grazie alla promessa di Arondir, i due Ent lasciano andare Theo e gli altri seguaci di Adar catturati, fra cui Hagen, il fidanzato di Estrid, che da vita a un triangolo amoroso decisamente non richiesto. Insomma, non possiamo che essere soddisfatti di come la serie sta proseguendo e siamo davvero seduti per i prossimi episodi.

Come confermato dagli ottimi risultati in termini di spettatori, la seconda stagione The Lord of the Rings: The Rings of Power continua a fare bene, tirando fuori un episodio importantissimo e che potrebbe portare parecchi sviluppi interessanti all'orizzonte.

RECENSIONE 2x01 "ELVEN KINGS UNDER THE SKY", 2x02 "WHERE THE STARS ARE STRANGE" e 2x03 "THE EAGLE AND THE SCEPTRE"

Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

Un saluto alle affiliate
FuoriDiSerie -gruppo di Serie TV Concept-

Cinema, Movie and Pop

Non perdere neanche una notizia! Seguici sulla pagina Facebook o sul nostro Gruppo o su Twitter.

SEGUITECI ANCHE SU INSTAGRAMTUMBLR E THREADS!

ASCOLTATE IL NOSTRO NUOVO PODCAST SU SPOTIFY E SU YOUTUBE!

Condividi su Google Plus

Articolo di Ada Bowman

0 commenti: