THE LAST OF US - Recensione 2x01 "Future Days"

A seguito del grande e meritato successo della prima stagione, The Last of Us torna sul piccolo schermo dopo più di due anni con la seconda stagione, parecchio attesa dai fan della saga videoludica targata Naughty Dog e non solo. Il secondo ciclo di episodi apre le danze con la première, intitolata "Future Days" e interamente curata dal co-showrunner Craig Mazin, che da una parte riprende il discorso proprio dove lo avevamo lasciato, ma dall'altra riesce a portare una sorta di reset narrativo, che si rivela essere funzionale per ciò che seguirà.

"Oh, Ellie. I think they should be terrified of you."

Cinque anni dopo che Joel salva Ellie dalle Luci, i due vivono nella comunità di Jackson, ma il loro rapporto è piuttosto teso. Joel si reca di frequente dalla psicoterapista Gail, la quale, nella loro ultima seduta, ammette di avere risentimento nei suoi confronti, visto che Joel ha ucciso suo marito Eugene, mentre lui è preoccupato per Ellie e confessa di averla salvata. Durante una pattuglia, Ellie e Dina trovano un nido di infetti in un supermercato e la prima uccide un infetto diverso dagli altri, che agisce silenziosamente come un predatore. Durante una festa che si tiene a Jackson, Ellie e Dina finiscono per baciarsi e il barista Seth inizia a offenderle, ma Joel lo attacca, facendo arrabbiare Ellie, la quale gli dice che non ha bisogno del suo aiuto. Ma i guai stanno per arrivare, con dei viticci infetti che si sviluppano a Jackson attraverso un tubo rotto e il gruppo di Abby, la quale cinque anni prima aveva giurato di voler uccidere Joel, arriva nei pressi della città.

COMMENTO: La seconda stagione di The Last of Us si apre con un episodio che riesce perfettamente a mantenere il livello qualitativo offerto dalla serie, pur reintroducendo i protagonisti della storia in un contesto differente e riservando delle sorprese, soprattutto per chi ha già avuto modo di giocare la saga videoludica di Naughty Dog. Non a caso l'episodio sceglie di partire proprio dal momento che ha concluso "Look for the Light", finale della prima stagione, ovvero il primo dialogo fra Joel e Ellie dopo gli eventi dell'ospedale, dove il primo sceglie di mentire su ciò che è realmente avvenuto, situazione che poi si ricollega alla scena immediatamente successiva, che introduce Abby, personaggio già temuto dagli appassionati, e viene evidenziata la sua missione personale, con una Kaitlyn Dever che riesce a bucare lo schermo con una sola espressione. L'anteporre la rivelazione su Abby è una scelta interessante, considerando che (quasi) tutti quelli che guardano la serie conoscono gli eventi chiave di The Last of Us Part 2 e quindi sanno chi è Abby e perchè farà certe cose, pertanto introdurla prima di quanto il videogioco non avesse già fatto è una scelta assolutamente comprensibile e che mette subito il punto su quello che avverrà in seguito. La storia poi si sposta cinque anni più avanti, proprio come nel videogioco, e ci riporta a Jackson, presentata in maniera decisamente migliore dal punto di vista scenografico rispetto alla scorsa stagione, e vediamo i nostri due protagonisti, Joel e Ellie, il cui rapporto è in una fase piuttosto complicata. Da una parte abbiamo Joel (interpretato sempre egregiamente da Pedro Pascal), il quale, si adopera per la comunità di Jackson, instaura un rapporto amichevole con Dina (Isabela Merced), altra aggiunta interessantissima rispetto al videogioco, ma soprattutto intende proteggere Ellie non incoraggiandola a intraprendere azioni rischiose. Questo si ricollega anche a ciò che ha fatto all'ospedale delle Luci, scelta che per lui è diventata quasi un peso, che poi allevierà in parte con il dialogo fra lui e Gail (Catherine O'Hara), personaggio creato per la serie e che si rivela essere la moglie di Eugene, personaggio che appare pochissimo nel videogioco, e che si scopre essere stato ucciso da Joel, creando anche un certo mistero su come sia andata realmente. Dall'altra abbiamo Ellie (interpretata da una sempre più brava Bella Ramsey, quindi haters, datevi pace!), sempre più ansiosa di mettersi in pericolo e dare prova di se', che vede la protettività di Joel nei suoi confronti come qualcosa di negativo e oppressivo, motivo per cui insiste per andare in pattuglia, cosa che ottiene anche grazie a un remissivo Tommy (Gabriel Luna), e quando ci va assieme a Dina, si imbatte in un nuovo tipo di infetto, che agisce in maniera più simile a un predatore, elemento davvero intrigante (la volontà di voler approfondire la mitologia legata al Cordyceps e alle mutazioni rispetto al videogioco è stata manifestata sin dalla prima stagione, ma qui è stato fatto un ampliamento considerevole). E dopo una pattuglia faticosa e qualche attività giornaliera, la comunità di Jackson si concede un momento di relax con una bella festa (la stessa del videogioco, riprodotta con dovizia di particolari, e con un cameo di Gustavo Santaolalla, compositore delle celebri musiche del videogioco e della serie), dove Ellie e Dina si scambiano un bel bacio e Joel mette a terra l'omofobo di turno, gesto che porta Ellie a irretirsi con lui, portando il loro rapporto a sguardi arrabbiati e passivi silenzi (la scena di Joel che suona la chitarra in veranda e Ellie che tira dritto ha un potentissimo significato). E in tutto questo il pericolo diventa duplice, con le spore infette che entrano a Jackson dal tubo rotto a cui Joel lavorava poco prima e il gruppo di Abby che si avvicina alla città, lasciando una grande tensione per ciò che avverrà in seguito. E naturalmente noi siamo seduti.

La seconda stagione di The Last of Us si apre con un episodio che riesce perfettamente a riprendere il discorso e a reintrodurre i nostri protagonisti in un contesto nuovo e più teso. 

NEL PROSSIMO EPISODIO...

Trailer per i futuri episodi:

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Articolo di Ada Bowman

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