È tornato il Generale. A un anno dall'uscita della stagione precedente (elemento notevole di questi tempi nella serialità), torna Tulsa King con la terza stagione. La serie creata da Taylor Sheridan e prodotta da quest'ultimo assieme a Terrence Winters apre il proprio terzo atto con un episodio che riparte da quanto avvenuto alla fine della seconda stagione e pone l'accento su una nuova vicenda stagionale, con tanto di antagonista. Diretto da Jim McKay (Smoke, American Rust) e scritto da Dave Erickson (Fear The Walking Dead, Mayor of Kingstown) e Sylvester Stallone, "Blood and Bourbon" apre le danze con Dwight che si trova in una situazione scomoda, pur dovendo portare avanti la sua attività a Tulsa e presenta la nuova sfida per lui e i suoi compagni.
"When I partner with someone, their friend is my friend. Their enemy is my enemy. Let me be your friend."
La terza stagione della serie si apre a seguito degli eventi che hanno caratterizzato "Reconstruction", il finale della seconda stagione, dove Dwight e Margaret venivano prelevati nel cuore della notte da un misterioso gruppo di persone. In realtà si scopre che Dwight è stato prelevato dall'agente speciale Musso (Kevin Pollak), il quale afferma di averlo fatto a causa dell'omicidio del suo informatore Ripple, compiuto dallo stesso Dwight venticinque anni prima (evento che lo avrebbe poi portato a finire in prigione) e che costringe il Generale a collaborare con lui ogni qualvolta lo contatterà. Con grande riluttanza Dwight accetta e ciò rimane sullo sfondo, almeno per il momento, visto che l'arco stagionale principale si incentrerà sull'espansione del suo impero criminale (e sul cercare di chiarirsi con Margaret). Dapprima rifiuta l'offerta di Quiet Ray, un boss di New York, di cedere il suo territorio a lui e, grazie a Mitch, ormai proprietario dell'autosalone, il quale ha nel frattempo ritrovato la sua ex-fiamma Cleo Montague (Bella Heathcote), Dwight si interessa alla distilleria gestita dal padre di Cleo. La distilleria è però oggetto di interesse anche per il losco Jeremiah Dunmire, interpretato da Robert Patrick, che si presenta come un avversario temibile e che non si fa' scrupoli a porsi come nemesi di Dwight. Nel frattempo anche gli altri personaggi iniziano a muoversi, su tutti Bodhi, il quale ancora soffre per la morte di Jimmy, avvenuta nella scorsa stagione a causa di uno dei scagnozzi di Bevilaqua (Frank Grillo), e per questo decide di far passare un brutto quarto d'ora proprio a lui, durante la consegna della parte di profitti destinata a Kansas City. Insomma la serie sembra essere ripartita col piede giusto.
La terza stagione di Tulsa King si apre con un episodio che pone Dwight Manfredi e gli altri personaggi in una nuova vicenda dal sapore pericoloso e incerto.
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