GEN V - Recensione della seconda stagione

SPOILER ALERT: VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE LA RECENSIONE SOLTANTO SE AVETE VISTO LA SERIE!!!

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In attesa della quinta ed ultima stagione di The Boys, prevista per il prossimo anno, l'universo supereroistico firmato Eric Kripke prosegue con la sua seconda diramazione, ovvero Gen V. A due anni dalla stagione precedente, la seconda stagione riporta lo spettatore nelle vicende dei giovani studenti super della Godolkin, i quali dovranno affrontare un nuovo avversario e compiere delle scelte che li porterà verso il conflitto che poi caratterizzerà la stagione finale della serie madre, rendendo questo ciclo molto più avvincente del precedente.

"You guys are fucking rebels now, so act like it." 

Ripartendo a diversi mesi dalla conclusione della prima stagione, periodo coperto prettamente dalla quarta stagione di The Boys, la seconda stagione ci mostra le sorti di Marie, Jordan, Emma, Sam e Cate a seguito della detenzione dei primi tre all'Elmira Center e all'affiliazione degli ultimi due al team di Homelander. La stagione si muove in maniera avvincente, mossa anche, purtroppo, da un evento esterno che ha sconvolto la produzione della serie: la morte di Chance Perdomo, interprete di Andre, avvenuta il 29 Marzo 2024 a seguito di un incidente stradale. Tale evento non viene usato dagli sceneggiatori solo come mero omaggio, ma diventa una parte significativa della trama, che muove le motivazioni e la componente emotiva dei vari protagonisti, in particolare di Polarity (Sean Patrick Thomas), il padre di Andre, il cui arco narrativo viene mosso proprio dalla perdita del figlio e diventa un percorso di maggiore consapevolezza per il personaggio, risultando essere uno dei più interessanti della stagione. E in questo senso, se c'è un elemento che spicca maggiormente in questa stagione è proprio il percorso compiuto da ogni personaggio, ognuno più interessante dell'altro. Su tutti spiccano oltre il già citato Polarity, Marie (Jaz Sinclair), vera protagonista della serie, che si scopre essere molto più potente di quanto non appaia (anche se a un certo punto la sua potenza viene meno, con una scelta di scrittura un po' comodina), Sam (Asa Germann), il quale sembra ritrovare un suo equilibrio dopo gli eventi traumatici che ha vissuto, così come Cate (Maddie Phillips), la quale subisce una perdita dei poteri che la porta su un sentiero più umano (e da' vita a uno dei momenti più esilaranti della stagione). Lo stesso non si può dire, purtroppo, per Jordan (Derek Lu/London Thor), personaggio che veicola un messaggio non scontato, ma che viene rilegato fra buoni momenti e incertezze, soprattutto nel rapporto con Marie. E non dimentichiamoci le new-entry e le comparsate dalla serie madre, fra cui spiccano senza dubbio Hamish Linkater nei panni di Cipher, il nuovo preside della Godolkin, Keeya King nei panni di Annabeth, sorella di Marie, Zach McGowan nei panni di Dogknott (personaggio che speriamo di rivedere) e i cameo di Giancarlo Esposito, Susan Heyward, Erin Moriarty, Jessie T. Usher e Olivia Moriandin. Insomma, togliendo le solite scene alla "The Boys" che diventano quasi uno schema fisso e qualche ingenuità di scrittura, la seconda stagione di Gen V si dimostra più avvincente della prima e con questo miglioramento, possiamo solo sperare che Prime Video dia a questo spin-off il rinnovo che merita.

RECEFLASH STAGIONE 1

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Articolo di Ada Bowman

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