MORTAL KOMBAT: LEGACY - La seconda stagione


Tempo fa, vi parlai di Mortal Kombat: Legacy webserie dedicata alla famosa serie di videogiochi Mortal Kombat, nota per i suoi combattimenti pieni di violenza, sangue ed eviscerazioni. Vi parlai della sua progettazione e della prima stagione, che ebbero un certo successo su Internet. Lo stesso non si può dire del mio post.
Accantonando la tristezza, vi dico che la seconda stagione è stata pubblicata lo scorso 26 settembre, e qui di seguito vi pubblico il resoconto della medesima. E' consigliabile leggere il precedente articolo (questo) se volete continuare.


La seconda stagione è composta da dieci episodi liberamente ispirati agli eventi del torneo dell'isola di Shang Tsung, ognuno di durata compresa tra i 9 ed 15 minuti. Sono avvenuti diversi recast, il più importante dei quali quello dello stregone, prima interpretato da Johnson Phan e adesso da Cary-Hiyoruki Tagawa, che già aveva ricoperto questo ruolo nel film del 1995. Cosa curiosa, Tagawa è anche interprete di Heihachi Mishima nel film dedicato a Tekken. Tutti gli episodi sono scritti e diretti da Kevin Tancharoen.
  • EPISODIO UNO: Liu Kang viene ritrovato in un bar di Macau, Cina, dal suo amico Kung Lao, che lo tira fuori da una pericolosa rissa. Questi gli chiede di unirsi al suo gruppo dei migliori guerrieri della Terra per combattere il torneo di Mortal Kombat, ma Liu Kang, ricordandogli di come si fosse rifiutato di aiutarlo tempo prima, lo scaccia.
  • EPISODIO DUE: In un flashback, si scopre che Liu Kang lasciò il gruppo di monaci shao lin di cui faceva parte assieme a Kung Lao per vivere assieme alla ragazza che amava; tuttavia, la vide morire sotto i suoi occhi il giorno stesso in cui le chiese di sposarlo. Tornati ai giorni nostri, Kung Lao si teletrasporta sull'isola di Shang Tsung, dove si terrà il torneo, assieme agli altri guerrieri della Terra, guidati dal Dio del Tuono Raiden. Anche Liu Kang prenderà parte alla competizione, ma dalla parte di Tsung.
  • EPISODIO TRE: Raiden riunisce i guerrieri della Terra (Kung Lao, il poliziotto Kurtis Stryker, l'attore Johnny Cage, il ninja criomante Sub Zero e lo spadaccino Kenshi) per spiegare loro la situazione. Inoltre, inizia il flashback che mostra la vita di Kenshi: da giovane, nel Giappone feudale, il ragazzo salvò la vita ad un vecchio che gli parlò della spada di Sento, una potente arma adatta per uno spadaccino del suo calibro; per ottenerla, però, doveva sconfiggere Ermac, il demone posto a guardia di essa. Se fosse stato battuto, però, questi avrebbe assorbito la sua anima.
  • EPISODIO QUATTRO: Kenshi trova la grotta dov'è localizzata la spada, ma pur riuscendo a prenderla, viene accecato da Ermac durante lo scontro. Ritroviamo lo spadaccino, cieco ma capace di sfruttare al meglio gli altri sensi, sull'isola di Shang Tsung, dove viene sfidato nuovamente da Ermac: il demone lo mette severamente in difficoltà, ma infine Kenshi, sfruttando le sue appena apprese capacità telecinetiche, uccide il nemico, liberando anche le tante anime da egli mietute nel corso degli anni.
  • EPISODIO CINQUE: Dopo aver riassunto quanto già detto di Kitana e Mileena nella prima stagione, le due vengono viste litigare mentre girano per l'isola, finché non trovano Johnny Cage (che stava guardando lo scontro tra Kenshi ed Ermac) e decidono di attaccarlo.

    Kitana (in blu) sfida Mileena
  • EPISODIO SEI: In un nuovo flashback, viene mostrato Johnny Cage venire portato in carcere dopo aver aggredito i suoi produttori (evento narrato nella prima stagione). Qui incontra Raiden, che lo convince a prendere parte al Mortal Kombat. Tornati sull'isola, Cage è costretto ad affrontare Mileena, che è sul punto di eliminarlo prima che Kitana, rivelando i suoi veri propositi, uccida la sorella-clone con i suoi ventagli affilati.
  • EPISODIO SETTE: Torniamo nel Giappone feudale per parlare del rapporto tra Sub Zero (Bi Han) e Scorpion (Hanzo Hasashi). Da piccoli, i due erano molto amici, ma erano costretti a non vedersi perché appartenenti a clan rivali, il Lin Kuei per Bi Han e lo Shiray Ryu per Hasashi. Molti anni più tardi, Hanzo ebbe uno scontro con Kuai Lang, il fratello minore di Bi, in cui egli rimase ucciso. Sub Zero e Scorpion, diventati leader dei loro clan, decisero di porre una tregua alla rivalità per evitare inutili spargimenti di sangue. Tempo dopo, però, la famiglia ed il clan di Hanzo furono sterminati dal Lin Kuei, e lo stesso Scorpion perì per mano dell'amico (in realtà lo stregone Quan Chi trasformato nel ninja).
  • EPISODIO OTTO: Si scopre che Bi Han non aveva dato l'ordine per l'attacco allo Shiray Ryu, e viene informato che però lo spirito di Hanzo si è riformato, e che vorrà vendetta. I due prendono poi parte al torneo, in cui si affrontano e Scorpion ha la meglio, uccidendo Sub Zero nonostante questi continui a professare la sua innocenza.
  • EPISODIO NOVE: In un flashback, viene mostrato che Liu Kang, dopo la morte della ragazza, è diventato un sicario della malavita. Viene contattato, qualche settimana prima del torneo, da Shang Tsung, con cui ha già avuto uno scontro in passato. Lo stregone gli chiede di prendere parte al Mortal Kombat dalla parte dell'Outworld allo scopo di vendicarsi della Terra, che gli ha dato solo male. Il ragazzo accetta.
  • FINALE DI STAGIONE: Un ultimo flashback ci mostra Liu Kang che, qualche giorno dopo la morte della sua ragazza, si presentò al tempio dove aveva conosciuto Kung Lao che, nonostante capisca la sua disperazione, si rifiuta di aiutarlo e lo caccia via. Nel presente, Liu trova Stryker e Cage in una radura dell'isola e li sfida, sconfiggendoli facilmente. Prima di uccidere l'attore, però, viene interrotto da Kung Lao, che rimane scioccato dallo scoprire che l'amico si è unito all'Outworld. Capendo che non c'è modo di convincerlo a cambiare schieramento, è costretto a combatterlo.
La seconda stagione di MK: Legacy si rivela meno interessante della precedente. I flashback, tantissimi, sono sia un punto di forza che un punto debole della serie; se, infatti, nel caso di Scorpion e Sub Zero o di Liu Kang, riescono a destare attenzione, sono soltanto inutili nel caso di Kitana e Mileena, dato che si limitano a riassumere quanto già mostrato nella prima stagione.
Critiche si possono muovere, poi, alla reinterpretazione di alcuni personaggi, in particolar modo Ermac: presentato come un misto tra un ninja ed uno stregone nei videogiochi, viene rappresentato come una sorta di zombie incappucciato nella serie. Pressoché inutile, poi, la presenza di Kurtis Stryker, che si limita a venire pestato da Liu Kang nell'ultimo episodio, mentre Raiden è ridotto ad un personaggio di sfondo.
Non vi sono, comunque, solo difetti. I combattimenti, come nella prima stagione, sono apprezzabilissimi, così come i costumi e gli effetti speciali. Inoltre, ci sono molte strizzate d'occhio alla fonte originale: la voce di Shang Tsung che commenta "Fatality!" ogni volta che un combattente viene ucciso, o le varie catchphrase dei personaggi come il "Noi siamo tanti, tu uno soltanto" di Ermac od il leggendario "Get over here!" di Scorpion. Alcune reinterpretazioni, seppure eccessive (quelle di Liu Kang e Kung Lao e quelle del rapporto tra Scorpion e Sub Zero in particolare), risultano comunque efficaci e convincenti.
Ciononostante, non riesce a colpire come la precedente stagione, capace di dare l'impressione di poter finalmente portare MK sul grande schermo. Ma c'è ancora tempo per rifarsi: la terza stagione (che non avrà però la partecipazione di Kevin Tancharoen) è attualmente in produzione, e dovrebbe vedere il debutto del personaggio di Kabal ed il ritorno di Jax e Sonya (presenti nella prima season ed assenti nella seconda).

Con questo è tutto. Se avrò un sufficiente riscontro, continuerò a parlare di Mortal Kombat. Fatemi sapere se siete interessati, a presto!
Condividi su Google Plus

Articolo di Klaus Heller

0 commenti: