AQUARIUS - Recensione episodi 1x01 e 1x02

Finalmente Aquarius ha fatto il suo debutto sulla NBC. La serie, ambientata alla fine degli anni '60, si ispira a fatti realmente accaduti ma, come ci tengono a ricordare, personaggi, luoghi e situazioni sono inventati.
Andiamo a parlare dei primi due episodi andati in onda (i restanti sono stati rilasciati interamente dal canale, che gioca a fare Netflix) e delle prime impressioni che ci ha lasciato.
1x01 "Everybody's Been Burned"
1x02 "The Hunter Gets Captured By The Game"
(entrambi scritti da John McNamara e diretti da Jonas Pate)



Siamo nel 1967, l'era dell'amore libero, della sperimentazione di droghe e del Vietnam è in pieno corso. Emma, la figlia adolescente di un avvocato rispettato e di un ex fiamma del protagonista, scompare, e l'agente della polizia di L.A, Sam Hodiak inizia ad indagare in giro, con l'aiuto di Brian Shafe, un giovane poliziotto abituato a lavorare sotto copertura e Charmain Tully, una giovane poliziotta, ansiosa di farsi strada in un mondo guidato dagli uomini. 

Presto si imbattono in un leader di un piccolo "culto", alla ricerca di donne vulnerabili che possano sposare la propria "causa".  Quello che nessuno sa è che l'uomo a cui stanno dando la caccia, diventerà il killer che tutti conosciamo come Charles Manson, un'anima perduta che vuole disperatamente sfondare sulla scena musicale degli anni '60, finché qualcosa si spezzerà.

EMMA. Il primo personaggio di cui facciamo la conoscenza. Ragazza che sembra perfetta all'apparenza, ma con una serie di drammi ed insicurezze nascoste, a partire dal rapporto con i genitori. Il disagio interiore è piuttosto percepibile dalla velocità con cui Charlie riesce ad entrare nella sua vita e a persuaderla. Di sicuro un personaggio interessante, molto ambiguo.


KEN. Del padre di Emma veniamo presto a conoscere le relazione intraprese precedentemente con Charlie: conosce Manson, che lo ricatta chiedendogli sempre più soldi e aiuti per sfondare nella musica, e ha con lui anche una relazione di tipo sessuale, benché ne sia spaventato e affascinato. Di sicuro un personaggio intorno al quale si annoda gran parte della trama della serie.

GRACE. Di lei conosciamo la relazione precedente con il protagonista, che forse non ha mai realmente smesso di amare, l'amore per la figlia e il difficile rapporto con il marito. 

SAM. Molto più pacato di quanto mi aspettassi, sappiamo che ha smesso di bere (ex alcolista?), ha un figlio arruolato e un'ex moglie con la quale i rapporti non sono facili. L'ho inquadrato ancora poco per poterlo giudicare. Ma di sicuro ne sapremo di più visto che è il protagonista.


BRIAN. Personaggio interessante, sia per l'attività sotto copertura che per i propri ideali. Interessante la caratterizzazione e il background (moglie e figlia di colore, in quegli anni).

CHARMAIN. Personaggio femminile per ora solo accennato, ma l'entusiasmo per la missione sotto copertura lasciano intendere una voglia di rivalsa e un futuro un po' più "attivo" all'interno della vicenda di Manson.


CHARLIE. Molto carismatico, riesce ad incuriosire e spaventare allo stesso tempo. Al momento sappiamo che è disposto a tutto pur di sfondare nella musica e che non ha problemi a sporcarsi le mani, chiaro campanello d'allarme per le vicende future.


I primi due episodi aiutano a presentare un quadro generale sulla serie, che lascia una buona impressione senza stupire. Certo, il rischio fare la fine di The Following c'è (senza offesa, mi sono vista tutti gli episodi, lol) ma forse saranno le vicende della storia ad aiutarci a scampare questo pericolo. Di certo è uno show estivo, che non si presenta come un capolavoro né vuole esserlo. Il tono di leggerezza, nonostante il tema, è super approvato.

Assolutamente approvata anche l'ambientazione hippie degli anni '60 e gli accenni storici, il Vietnam e la nascita della Nazione Islamica d'America, guidata nel telefilm  Bunchy (riferimento a Malcolm X?).

Menzione speciale alle musiche, di cui qui trovate la playlist ufficiale di spotify, che verrà aggiornata ogni settimana.






Un saluto alle nostre pagine affiliate:
Aquarius - Italia
Claire Holt ϟ

Recensione di Lisa Marrucci 


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Articolo di Lisa M.

1 commenti:

Unknown ha detto...

Concordo con la tua analisi. Mi è piaciuto tutto, trovo gli attori azzeccatissimi. Forse manca quel guizzo di originalità, sono ambientazioni e tematiche viste e rivicte, ma sarà che la storia gira intorno a Manson, la serie risulta intrigante e non annoia. Non saprei dire quali sono i punti forti, se non forse proprio l'interpretazione di tutti gli attori.

La storia di Manson è agghiacciante ed è uno dei classici esempi dove la realtà supera abbondantemente la fantasia. Rimango in attesa di vedere come evolverà la storia e quanto sapranno essere fedeli alle vicende vere e quanto sarà romanzato.

Ma i primi due episodi sono certamente promossi!