MR. ROBOT è una serie da NON PERDERE ASSOLUTAMENTE!
Il pilot era già stato diffuso e ne abbiamo parlato qui "Online la premiere", ma stanotte il nuovo cyber drama inizierà ufficialmente e andrà in onda tutti i mercoledì, almeno fino al 26 agosto.
MR. ROBOT è una serie prodotta dalla Universal Cable Productions,u n drama contemporaneo e culturalmente attuale prodotto da Sam Esmail (“Comet”) e Anonymous Content’s Steve Golin (“True Detective”) e Chad Hamilton (“Breakup at a Wedding”).
LA SINOSSI:
Il pilot, scritto da Sam Esmail e diretto da Niels Arden Oplev ("Under the Dome"), vede Elliot (Rami Malek, “The Pacific”), un giovane programmatore che lavora in una compagnia di cyber-security di giorno, mentre la notte diventa un vigilante il cui super potere è l'essere un hacker. Elliot si trova ad un bivio quando un il leader di un misterioso gruppo di hacker (Christian Slater, “The Adderall Diaries”) lo contatta chiedendogloi di aiutarlo a distruggere la società per la quale lavora. Costretto dai suoi personali valori, Elliot cerca di resistere dal cogliere l'opportunità di abbattere il capo della multinazionale che lui ritiene stia guidando (e rovinando) il mondo. Nella serie vedremo anche Portia Doubleday
(“Her”), Carly Chaikin (“Suburgatory”) e Martin Wallström (“Simple
Simon”).
Chi, come me, ha già visto il primo episodio in pre-air lo ha apprezzato per la costruzione, la caratterizzazione dei personaggi e i temi forti e attuali. Elliot è un ragazzo danneggiato da un passato difficile, che fatica a rapportarsi con la realtà e che costruisce i suoi rapporti personali attraverso la rete informatica attorno ai suoi affetti. Li controlla e li protegge tramite i social network, siti e i conti online, nel silenzio e nell'anonimato. Ha nel cuore il desiderio di cambiare il mondo, perché lo vede con estrema lucidità, anche se non riesce a viverlo nella quotidianità.
Il controllo dei dati e della paura dei virus informatici è un argomento molto attuale. Tutti noi viviamo in un mondo controllato, dove ogni gesto e ogni scelta è tracciata da qualche bit nell'etere.
Nel pilot ho trovato riferimenti, spunti e omaggi a diverse opere di primo livello, prima fra tutti Fight Club, con il desiderio di azzerare le differenze azzerando il debito con le banche. A livello di scelte narrative mi ha ricordato Dexter, per il modo in cui i pensieri di Elliot raccontano l'episodio e accompagnano lo spettatore attraverso le vicende che vive attraverso i suoi occhi e per il dark passenger che lo accompagna nella fatica della vita.
I riferimenti sono tanti e ne parlerò diffusamente nella recensione dell'episodio che arriverà nei prossimi giorni. Intanto godetevi questo gioiellino. Il miglior pilot dell'anno, che speriamo sia preludio di una serie di grandissimo livello.
MR. ROBOT è una serie prodotta dalla Universal Cable Productions,u n drama contemporaneo e culturalmente attuale prodotto da Sam Esmail (“Comet”) e Anonymous Content’s Steve Golin (“True Detective”) e Chad Hamilton (“Breakup at a Wedding”).
Ne abbiamo ampiamente parlato, clicca sui link qui sotto per avere tutte le informazioni disponibili sulla serie.
Sul set del nuovo drama informatico
Incappucciati,hackers e vigilanti della giustizia sorprendentemente attuali nella nuova serie via cavo di Usa Network "Mr Robot"
Incappucciati,hackers e vigilanti della giustizia sorprendentemente attuali nella nuova serie via cavo di Usa Network "Mr Robot"
LA SINOSSI:
Il pilot, scritto da Sam Esmail e diretto da Niels Arden Oplev ("Under the Dome"), vede Elliot (Rami Malek, “The Pacific”), un giovane programmatore che lavora in una compagnia di cyber-security di giorno, mentre la notte diventa un vigilante il cui super potere è l'essere un hacker. Elliot si trova ad un bivio quando un il leader di un misterioso gruppo di hacker (Christian Slater, “The Adderall Diaries”) lo contatta chiedendogloi di aiutarlo a distruggere la società per la quale lavora. Costretto dai suoi personali valori, Elliot cerca di resistere dal cogliere l'opportunità di abbattere il capo della multinazionale che lui ritiene stia guidando (e rovinando) il mondo. Nella serie vedremo anche Portia Doubleday
(“Her”), Carly Chaikin (“Suburgatory”) e Martin Wallström (“Simple
Simon”).
Chi, come me, ha già visto il primo episodio in pre-air lo ha apprezzato per la costruzione, la caratterizzazione dei personaggi e i temi forti e attuali. Elliot è un ragazzo danneggiato da un passato difficile, che fatica a rapportarsi con la realtà e che costruisce i suoi rapporti personali attraverso la rete informatica attorno ai suoi affetti. Li controlla e li protegge tramite i social network, siti e i conti online, nel silenzio e nell'anonimato. Ha nel cuore il desiderio di cambiare il mondo, perché lo vede con estrema lucidità, anche se non riesce a viverlo nella quotidianità. Il controllo dei dati e della paura dei virus informatici è un argomento molto attuale. Tutti noi viviamo in un mondo controllato, dove ogni gesto e ogni scelta è tracciata da qualche bit nell'etere.
Nel pilot ho trovato riferimenti, spunti e omaggi a diverse opere di primo livello, prima fra tutti Fight Club, con il desiderio di azzerare le differenze azzerando il debito con le banche. A livello di scelte narrative mi ha ricordato Dexter, per il modo in cui i pensieri di Elliot raccontano l'episodio e accompagnano lo spettatore attraverso le vicende che vive attraverso i suoi occhi e per il dark passenger che lo accompagna nella fatica della vita. I riferimenti sono tanti e ne parlerò diffusamente nella recensione dell'episodio che arriverà nei prossimi giorni. Intanto godetevi questo gioiellino. Il miglior pilot dell'anno, che speriamo sia preludio di una serie di grandissimo livello.
Vi lascio con un piccolo monologo di Elliot (che mi ha ricordato quello di Fight Club e quello della 25ma Ora):
X: Cosa c'è nella società che ti delude così tanto?
Elliot: Forse il fatto che abbiamo tutti creduto che Steve Jobs fosse una persona buona anche sapendo che aveva guadagnato miliardi sulle spalle dei bambini?
O forse il fatto che tutti i nostri eroi sembrano falsi Tutto il mondo nè un grande imbroglio.
Ci spammiamo l'un l'altro intere cronache su delle stronzate mascherate da "opinioni", usando i social media come surrogato dell'intimità...
O magari abbiamo votato perchè fosse così?
Non con le nostre elezioni truccate, ma con le nostre cose, i nostri averi, i nostri soldi. Non sto dicendo niente di nuovo. Sappiamo tutti perchè lo facciamo. Non perchè i libri di Hunger Games ci rendono felici, ma perchè vogliamo essere sedati. Perchè è doloroso non far finta ... Perchè siamo dei codardi.
Elliot: Forse il fatto che abbiamo tutti creduto che Steve Jobs fosse una persona buona anche sapendo che aveva guadagnato miliardi sulle spalle dei bambini?
O forse il fatto che tutti i nostri eroi sembrano falsi Tutto il mondo nè un grande imbroglio.
Ci spammiamo l'un l'altro intere cronache su delle stronzate mascherate da "opinioni", usando i social media come surrogato dell'intimità...
O magari abbiamo votato perchè fosse così?
Non con le nostre elezioni truccate, ma con le nostre cose, i nostri averi, i nostri soldi. Non sto dicendo niente di nuovo. Sappiamo tutti perchè lo facciamo. Non perchè i libri di Hunger Games ci rendono felici, ma perchè vogliamo essere sedati. Perchè è doloroso non far finta ... Perchè siamo dei codardi.
Fan*** la società
***
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