Paura.
Ognuno di noi ha un’intima idea di cosa sia la paura, quella
vera, quella che sembra avvolgerti testa, cuore e viscere e non lasciarti via
di scampo.
A volte sconfina nel terrore: essere attaccati, all’improvviso. Essere
inseguiti e temere per la propria vita. Tante serie TV, film o libri hanno
scelto questa strada. Zombie, mostri, serial killer, spiriti maligni: li vedi,
a volte puoi dargli un nome, una modalità di azione ricorrente, anche una
prevedibilità. Puoi arrivare a gestirli e a sapere come ucciderli. Sono altro
da te. Nessun interrogativo morale, nessuna via di mezzo, o te o loro.
In The Whispers no, è da altro che arriva la paura.
E’ vero, anche se non abbiamo ancora vere risposte sulla sua
reale identità, Drill è una probabile entità aliena, in qualche modo possiamo
farla rientrare in degli stereotipi già definiti nella letteratura della paura. Non
possiamo vederlo, ma gli diamo una forma: si muove attraverso l’elettricità, ed
in fondo in questo modo possiamo confinarlo in un tempo ed in uno spazio. Ma
The Whispers ha scelto una strada più subdola e crudele, quella che ci mette di
fronte alla paura più grande, all’oppressione più logorante. Drill diventa ciò che
più amiamo.
The Whispers, una serie sci-fi, sceglie un archetipo antico,
e forse il più angosciante: la possessione. La possessione dei nostri figli. Ci
pone di fronte all’interrogativo morale di cosa sia realmente giusto fare, ci
fa chiedere cosa faremmo. Uccidere un bambino? Lasciar morire nostro figlio?
E lo fa lasciandoci nell’incertezza.
Personalmente alla chiusura della precedente puntata ero
sicura che non fosse Minx il bambino coinvolto ma, nonostante avessi visto anche
il promo, in cui una sconvolta Claire affermava che l’alieno fosse alla Casa
Bianca, mentre guardavo “Traveller in the Dark” ho più volte dubitato.
Una
straordinaria Kylie Rogers (e tanto più straordinaria al pensiero che parliamo
di bimbetta di appena 11 anni, sebbene già con un ben nutrito curriculum), ci
inquieta, ci commuove e ci fa esitare sulle nostre previsioni.
A dispetto della
costruzione degli ultimi due episodi, strutturati in modo da lasciarci immaginare
che lo stratega Drill NON si trovi nel corpo della piccola Minx (sarebbe scontato) bensì in qualcun
altro (Henry o forse la figlia del presidente?), cosa più logica ed inevitabile
del resto per assicurare un epilogo d’effetto alla storyline ed un’apertura
alla seconda stagione (ndr non ancora confermata), è la performance della
piccola Rogers più che gli indizi a suo carico a farci dubitare.
Confesso che
mi è scesa una lacrima nelle sue scene chiave con Barry Sloane (a mio avviso il migliore
sullo schermo dopo la piccola Kylie), ma la piccola mi ha anche inquietato nelle sue
espressioni e nella freddezza del suo sguardo verso Claire.
Un bell’episodio quindi, forse tra i migliori della stagione
che, come ho più volte lasciato intendere nelle anteprime, non sempre a mio
avviso ha brillato nei ritmi scelti per lo sviluppo della trama (soprattutto
nella prima metà).
Finalmente quasi tutti i riferimenti sviluppati o solo
semplicemente accennati in precedenza hanno trovato una collocazione, sino alla
scoperta dell’elemento chiave di Orion (avevate notato il provocatorio poster
alle spalle di Sean mentre interrogava il giornalista all'inizio della puntata? Un memento a noi spettatori che le cose non sono come sembrano?). Non sappiamo ancora perchè proprio i bambini sono il migliore canale di comunicazione con Drill, sebbene sappiamo dalla dottoressa Benavidez aveva scoperto che qualcosa a livello neurologico fosse la chiave, ma lo scopriremo presto...
Twinkle,twinkle, Little star.
How I wonder what you are.
Up above the world so high... like a diamond in the sky.
When the blazing sun is gone.
When he nothing shines upon.
Then you shine your little light.
Twinkle, twinkle in the night.
Then the traveler in the dark… Thanks you for your little spark.
He could not see which way to go...If you did not
twinkle so.
Ma a brillare è stato l'urlo di Cassandra. Drill ha lanciato il suo segnale dunque, e la sua presenza è ormai dichiarata a tutta la popolazione. Ed i viaggiatori nelle tenebre che ritroveranno la strada hanno tutta l'aria che non saranno una presenza rassicurante.
Cosa ci lascia perplessi:
- Minx che si rifiuta di toccare Claire. Un po’ troppo costruita per farci credere che sia lei, parliamo dopotutto di una bambina. Del resto lo stesso assunto che Drill non possa controllare la trasmissione dell’energia elettrica e che ustioni a prescindere dalla sua volontà mi sembra abbastanza improbabile. Infatti la stessa Cassandra arriva indisturbata alla Casa Bianca, senza lasciar stecchito nessuno.
- Minx che dalla sua stanza/prigione parla con Henry dall’altra parte del muro come farebbe Drill. Cartongesso?
- E’ possibile che un agente del FBI non sappia dei nomi in codice dei membri della Casa Bianca ma lo sappia un giornalista?
Nel salutarvi e darvi appuntamento alla prossima settimana con il finale di stagione, vi lasciamo con le immagini del promo, tradotte e sottotitolate dai nostri amici di Subtitle on Demand
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