SUPERGIRL - Recensione S01E04, "Livewire"



Nonostante la confusione di questi giorni, alla fine la CBS è riuscita a mettere ordine: Livewire sarà ufficialmente il quarto episodio, mentre How does she do it? sarà trasmesso il 23 novembre. Oggi ci gusteremo questo nuovo episodio, che vedrà il debutto di una elettrizzante nemica di Superman.

L'episodio è stato scritto da Roberto Aguirre-Sacasa e Caitlin Parrish e diretto da Kevin Tancharoen.
Giudizio: 6.5/10


Sistemato un alieno evaso al DEO, Kara riesce ad arrivare a casa in tempo per accogliere sua madre adottiva in vista del Giorno del Ringraziamento, la quale è molto contenta del suo operato come Supergirl e preoccupata per Alex. Nel frattempo, una DJ radiofonica, Leslie Willis, non lesina parole dure per Supergirl. Il suo piccolo show fa adirare non poco Cat Grant, che la trasferisce alle notizie sul traffico per punizione, dato che la CatCo sta tentando di promuovere la "positività" di Supergirl. Quella sera, però, si scatena una tempesta e l'elicottero su cui si trova Leslie viene colpito da un fulmine: Supergirl riesce a salvare sia il pilota che Leslie, ma lei viene colpita da un fulmine che passa attraverso Kara, e finisce in coma.



Abitanti della Terra...
No, aspetta.

Alex ha diversi problemi con la madre, dato che essa non fa che sgridarla per aver permesso a Kara di rivelarsi come Supergirl e mettersi in pericolo. Tali acrimonie esplodono la sera del Ringraziamento, quando, nonostante la presenza di Winn a tavola (invitato da Kara per non rimanere da solo), Alex tenta di spiegare alla madre che grazie al suo lavoro al DEO, può tenere al sicuro sua sorella; la madre si arrabbia ancora di più. In un flashback, si scopre che, quando le due erano bambine, vennero sgridate dai loro genitori per essere uscite durante la notte, volando; poco dopo, vennero raggiunti da Hank Henshaw.
Nel frattempo, Leslie Willis si risveglia dal coma e decide di distruggere Cat Grant, raggiungendola nel suo ufficio della CatCo: Supergirl riesce a respingerla con qualche difficoltà, a causa anche degli appena ottenuti poteri elettrici.

Kara chiama il DEO, che mette in sicurezza l'area, allo scopo di catturare Leslie, rinominatasi Livewire. Cat comincia ad interessarsi alla vita di Kara, dopo che lei le dice di essere orfana dall'età di 13 anni, e le spiega che si incolpa di aver portato Leslie a diventare Livewire, avendola resa una debosciata ("più il suo prodotto faceva schifo, più la pagavo"). Con l'aiuto del DEO, Kara crea una specie di  trappola alla Ghostbusters per catturare Livewire, e la attira nel punto della città in cui ha conosciuto Cat: la trappola, però, non funziona. Messa alle strette, Supergirl riesce a cavarsela mandando Livewire in cortocircuito, dopo averle spruzzato addosso dell'acqua. Leslie diventa così il primo prigioniero non alieno del DEO.
Nei giorni successivi, tutto torna alla normalità: Jimmy ha ripreso ad uscire con Lucy Lane, mentre Winn confessa a Kara che suo padre è in prigione.


Nel finale, la mamma di Alex e Kara, nel frattempo riappacificatasi con la prima, spiega alle due ragazze che è preoccupata per il loro lavoro al DEO, dato che sospetta che loro padre sia morto a causa loro. In un ultimo flashback, si scopre che il padre, allo scopo di non consegnare Kara al DEO, si alleò con Henshaw e lavorò per lui. Kara e Alex decidono quindi di investigare sulla sua scomparsa.


Supergirl e la forma energetica di Livewire


Un episodio che tenta in tutti i modi di salire al di sopra della sufficienza, ma non ci riesce per poco.
Partendo dalla caratterizzazione di Eliza, la mamma di Alex, che è rompiscatole quasi quanto Skyler di Breaking Bad. Un personaggio scritto abbastanza male, le cui motivazioni per trattare male Alex rimangono abbastanza forzate: la odia perché non protegge sua sorella, incapace di essere ferita mortalmente dal 90% del creato terrestre, ma poi si arrabbia perché, per difenderla, lavora per un'associazione governativa. Lasciando perdere per un momento che è la stessa che ha causato la morte di suo marito, sembra abbastanza forzato. Alex, d'altro canto, continua a rimanere un personaggio abbastanza statico; non che sia un difetto, ma mi aspettavo una maggiore evoluzione in questa puntata..

Brit Morgan si comporta bene come Leslie Willis: ha ripreso parecchio di quanto si era già visto in True Blood, in cui interpretava la licantropa Debbie Pelt, un personaggio crudele ed insopportabile. La sua Livewire, seppure scritta un po' così così, è stata interessante.
La puntata è stata molto interessante, però, per comprendere meglio i personaggi di Cat Grant e Winn Schot: Cat, l'unico personaggio decentemente caratterizzato, appare come un persona con un cuore gentile, seppure sepolto da chili di acidità ed arroganza. Winn porta invece il peso di un padre in galera, un aspetto che spero venga sviluppato maggiormente in seguito (e pare lo sarà, dato che il padre di Winn dovrebbe essere il Giocattolaio, uno storico nemico della Superman Family).
Per altro, per una buona volta, gli effetti speciali sono stati al di sopra della mediocrità (anche se quell'elicottero così posticcio infesterà i miei incubi). Anche la regia di Kevin Tancharoen è stata buona: finalmente, i combattimenti non sono risultati confusi ed inguardabili. D'altronde, parliamo anche di un coreografo abilissimo. La sceneggiatura, come al solito, è un punto dolente (come ho già avuto modo di far notare), e non è bastato assumere un ex scrittore di fumetti come Roberto Aguirre-Sacasa per migliorare la situazione.

Riferimenti ai fumetti e ad altre opere:

  • Livewire, come detto nei giorni scorsi, è una nemica di Superman che esordì nella sua serie animata, per poi fare il suo debutto fumettistico nel 2006. Livewire, pur avendo un aspetto abbastanza diverso da quello nei fumetti, mantiene gli stessi poteri.
  • Quando Henshaw si presenta a Cat Grant, usa un altro nome; inizialmente, Grant lo chiama "agente Mulder", con ovvio riferimento al protagonista di X-Files
  • Parlando della trappola con cui catturare Livewire, Henshaw fa riferimento agli Zarrolatts, una razza di alieni energetici dei fumetti targati DC.
  • La scena in cui Livewire esordisce sugli schermi televisivi della CatCo (spettacolare) ricorda sia la scena di Man of Steel in cui Zod si presenta ai terrestri, sia una scena di Watchmen (ma solo dal fumetto) in cui il Dr. Manhattan si proietta su degli schermi televisivi.
Con questo è tutto, Supergirl torna il 23 novembre con How does she do it?, a presto!


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Articolo di Klaus Heller

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