FEAR THE WALKING DEAD - Recensione episodio 2x02


Anche questo secondo episodio non mi ha delusa per niente! Già dalla prima scena coi bambini in spiaggia, allarme e inquietudine conquistano gli spettatori: il trittico bambini, fiori e zombie sappiamo che non porta a niente di buono...





S02E02

Titolo: "We all fall down"
Diretto da: Adam Davidson
Scritto da: Brett C. Leonard e Kate Barnow
Voto: 9/10

GOODBYE SAN DIEGO
Come volevasi dimostrare, San Diego non è più un posto sicuro. E' stata distrutta dai militari, esattamente come Los Angeles, che abbiamo visto bruciare nella puntata precedente. Dove andare allora? Prima di pensare al futuro, Victor riporta giustamente l'attenzione sul presente: c'è un'imbarcazione veloce che li sta tallonando, e che molto probabilmente è responsabile dell'affondamento della piccola barca da pesca e della morte del suo equipaggio. A darci questa informazione è il diario di bordo che Nick ha recuperato dopo essersi avventurato tra i resti dell'imbarcazione. Il gruppo, su suggerimento di Travis, decide di andare a rifugiarsi in una piccola baia (Isla Catrina), dove potrebbero trovare una radio e delle provviste lasciate dalla stazione dei ranger che lì si trova. Direi che fin dalla season premiere, abbiamo visto contrapporsi due figure, entrambe aspiranti alla
leadership: da una parte abbiamo Travis, che non so se ha proprio la stoffa per comandare perchè ha delle belle idee, reagisce anche con prontezza, ma spesso si fa influenzare dalle opinioni di chi lo circonda (che sia Madison o Strand); dall'altra c'è il determinato Victor: lui sì che è un leader nato, ma non so ancora quanto possiamo fidarci. Fino ad ora comunque sembra l'unico ad aver capito che non c'è spazio per il dubbio e la solidarietà, ma bisogna pensare a salvarsi la pelle e sopratutto è l'unico ad aver realizzato che il vero pericolo non sono gli zombie ma gli altri sopravvissuti (The walking dead docet!).


NEIGHBOURS
Approdato di sera alla baia, il gruppo si divide: Madison, Travis, Alicia, Nick e Chris scendono sulla terraferma per vedere se riescono a trovare aiuto. Trovano una famiglia di cui fanno parte i due bambini che abbiamo visto all'inizio sulla spiaggia, e i loro genitori. E qui succede una cosa bellissima. E' un piccolo momento, ma l'ho apprezzato moltissimo: Travis e George (il capo famiglia) parlano di libri, del fatto che ora non c'è tempo per leggerli o forse invece c'è tutto il tempo del mondo, e del fatto che per un bel pezzo nessuno ne scriverà di nuovi. Questo piccolo dialogo apre una grande riflessione: in questo nuovo mondo da una parte il tempo si annulla, tutto si ferma, si cade in un burrone di cui è impossibile vedere la fine, si è come chiusi in una bolla; d'altra parte, però, tutto è accelerato, bisogna correre, scappare, stare sempre allerta, non si può perdere un secondo, non ci si può distrarre. George poi ci informa che i militari stanno distruggendo la costa con il napalm: Portland, Seattle, Vancouver, San Diego sono
andate, e hanno chiuso il confine per procedere ancora più a Sud. Anche all'interno le cose vanno male: Utah, Arizona, Rocky Mountain... sono tutti in silenzio radio. Sembra quindi che non ci siano vie di scampo, e che i nostri sopravvissuti debbano rassegnarsi a stare in Colorado e combattere. Secondo George la natura sta facendo il suo corso: il mondo non riesce più ad auto-sostenersi ed auto-controllarsi e così innesca un meccanismo per riportare l'equilibrio.


"UNDERSTAND THIS WORLD HELP ME TO UNDERSTAND YOU"
Ofelia, Daniel e Victor rimangono sullo yacht per verificare se sono riusciti a seminare l'imbarcazione che li insegue oppure no. Mentre il resto del gruppo sta socializzando con la famiglia appena trovata, Daniel e la figlia parlano sul ponte: Ofelia riporta a galla un argomento scottante che era emerso nella prima stagione, e cioè il passato violento del padre che in guerra aveva torturato molti uomini. Sostiene infatti che ora sta capendo questo mondo, e grazie a questa presa di coscienza, sta riuscendo a capire meglio anche le azioni che il padre le ha tenuto nascosto. Questa frase ["capire questo mondo mi aiuta a capire come sei tu"] può anche essere intesa come una più ampia metafora di tutta la situazione: quando siamo in pericolo, siamo naturalmente portati a tirare fuori il nostro vero carattere facendoci conoscere per quello che siamo veramente, senza le convenzioni e le mediazioni sociali. D'altra parte Daniel è ancora
insicuro sul da farsi: devono rimanere con il gruppo? Oppure prima o poi se ne separeranno? Io non credo che in fondo lui voglia lasciarli. L'unico che non riesce ad inquadrare è Strand, non si fida lui, pensa che abbia dei secondi fini e che stia usando tutti loro per il proprio interesse. Per questo motivo lo osserva, gli sta col fiato sul collo, soppesa ogni singola parola che dice. Approfittando della sua assenza, Daniel trova delle cartine del Messico nella cabina di comando. Victor nel frattempo sta parlando con qualcuno al telefono e gli promette di arrivare da lui al tramonto. Di cosa si tratta: famiglia, lavoro, affari loschi? Questo personaggio mi intriga sempre di più!

FLOWERS
Ecco uno dei momenti più intensi e inquietanti della puntata. La bimba sta cantando la versione americana del nostro "Giro giro tondo". Chiede ad Alicia di spiegarle le parole della canzone: "come mai hanno dei mazzi di fiori in tasca? La storia narra che un tempo in Europa si diffuse un virus mortale e le persone non avevano le medicine che abbiamo noi ora, così si davano ai malati dei mazzolini di fiori per farli stare meglio, ma non funzionava" :O 


Chiaramente il tema dei fiori ci riporta alla scena iniziale dei due bambini che porgono in regalo agli zombie oltre la recinzione, un lavoretto che comprende anche dei fiori. Ma a chi di noi ha seguito The walking dead, questo riferimento ha trasmesso un'inquietudine in più: ricordate Carol e le due sorelle che curava? Vi dice niente la frase "guarda i fiori"? Sono sicura di sì!

THE FALSE RESCUE
Madison scopre che la moglie di George, Melissa, ha di proposito fatto loro segnale con la luce sperando di incontrare delle brave persone che potessero prendere con sé i figli più piccoli: Harry e Willa. Lei è malata di sclerosi, perciò destinata a morire presto, e sia il marito che il figlio più grande, Seth, non lascerebbero mai l'isola. Ma per i due più piccoli c'è ancora speranza. Madison li vuole salvare e ne discute con Travis, il quale però non se la sente di sottrarre i figli a George. Nel frattempo Nick riferisce ai due che ha trovato delle pillole nella casa di George, e pensa che l'uomo stia pianificando di avvelenare e uccidere l'itera famiglia. Questo inquadra le cose in una prospettiva decisamente diversa! Cosa sarà giusto fare? In combutta con Melissa, Travis, Madison e Nick vanno a prendere i due bambini ma vengono colti sul fatto e George, come c'era da aspettarsi, si arrabbia molto con la moglie e i nuovi vicini. La scena viene interrotta da un mento terribile: Harry riferisce a Nick che la sorella ha preso la sua pillola e poco dopo la vediamo morta tra le braccia di Melissa. Ed ora ritorna tutto più chiaro: Harry aveva raccontato a Nick che prendeva delle vitamine, delle pillole che gli
permettevano di restare in vita. Tutti abbiamo pensato che si trattasse di un espediente da genitori per far prendere le medicine ai propri figli e invece... la realtà è molto più dolorosa e sconcertante! Willa si risveglia zombificata e morde la madre, allora George intima agli altri di portare via Harry. Tutto sembra filare liscio, persino Victor si rassegna all'idea di portare un membro in più con loro. Ma ecco che Seth sale armato sullo yacth per riportare a casa il fratellino. Si stanno avviando sul molo quando, in un modo che più straziante di così non si poteva immaginare, mentre il piccolo Harry saluta il gruppo che si sta allontanando con la barca, Seth uccide la madre che, trasformatasi, stava procedendo verso di loro sul molo.


E abbandoniamo così questa piccola famiglia: nell'orrore e nella solitudine. Dite che li rivedremo prima o poi?
Intanto ecco di seguito la migliore scena, il miglior personaggio, la peggior scena e il peggior personaggio, secondo me, dell'episodio.

Best scene:
I bambini hanno sempre una visione del mondo molto
innocente, ma in queste circostanze l'innocenza e l'ingenuità
dei più piccoli ha sui grandi un effetto devastante: ci apre gli
occhi! Vedere tutte quelle bambole con un punto rosso in testa
e sentire il bambino spiegarne il motivo con tanta leggerezza
è stato davvero un momento molto intenso.
Best character:
Ho scelto Nick come miglior personaggio perchè mi è piaciuta
molto la riflessione che ha fatto sulla barca insieme ad Alicia e
per il modo con cui si è comportato con i bambini.
Non riesco a non idolatrare questo personaggio ed il suo interprete:
Nick sembra quello più lontano dal mondo di tutti, per il suo passato
di droga, ma in realtà ogni volta si dimostra il più preparato e
sensibile di tutti.
Worst scene:
Okay è ufficiale: non lo sopporto! Strafottente e musone,
super contraddittorio. E' un adolescente lo so però non
riesco proprio a capire cosa gli frulla per la testa. Questa
scena in particolare non mi è piaciuta perchè è stato
veramente inquietante vedere quel luccichio di soddisfazione
nei suoi occhi dopo ogni uccisione.
Worst character:
Può un aspirante leader essere così pappamolla?
Non ce la faccio vi giuro! Prima si dimostra
determinato, coraggioso, pronto a fare ciò che serve
e due secondi dopo diventa un personaggio totalmente
privo di carattere. "George cosa fai alla recinzione?
Il mio povero bambino ha ucciso due zombie" ma
davvero? Capisco sia difficile da padre assistere a una
scena del genere, però sarebbe potuto essere un buon momento
per affrontare il problema del "ho ucciso tua mamma zombie
perchè era necessario" con suo figlio, poteva essere
un pretesto per unirsi e finalmente riconciliarsi,
e invece ha mandato tutto in fumo!


Alla prossima recensione!
Daria

Photo Credit: AMC


SE VOLETE COLLABORARE CON NOI SCRIVETECI! - Collabora con noi!

Non perdere neanche una notizia! Seguici su Facebook e Twitter.
Condividi su Google Plus

Articolo di Unknown

0 commenti: