GAME OF THRONES - Recensione 6x06 "Blood of my blood"



Anche questa domenica è passata portandoci una nuova puntata di Game of Thrones; di sicuro è stata meno sconvolgente della precedente, potremmo definirlo un episodio di passaggio, ma è stata molto importante per gettare le basi degli avvenimenti che vedremo in quel che rimane di questa sesta stagione. Infatti questa puntata ha sbloccato alcune delle situazioni rimaste in stallo per troppo tempo, preparandole a nuovi e speriamo interessanti sviluppi.


Cominciamo dall'inizio, dove vediamo Bran e Meera in una situazione disperata e ormai rassegnati al peggio. Il flashback che ci era stato promesso non è quello che tutti aspettavamo da tempo, che a questo punto credo vedremo nel decimo episodio, ma una serie di immagini prese da vari accadimenti lontani nel tempo e nello spazio, molte delle quali ci ricordano momenti dolorosi. Ma quella che potrebbe essere più significativa è una visione del Re Folle che fa preparare l'Altofuoco, mentre per tutto il tempo viene ripetuta la frase "Burn them all", che sappiamo essere stata pronunciata da Aerys ma che può essere facilmente riferita anche alle varie visioni con i White Walkers. Una teoria recente e piuttosto fantasiosa suggerisce che il folle piano del re possa dipendere, come nel caso di Hodor, dall'aver sentito questa voce nella testa a causa dell'interferenza di Bran e che, nella sua follia, lo abbia scambiato per una sorta di suggerimento profetico. Personalmente non credo che sia una teoria molto attendibile, ma questa scena potrebbe supportarla almeno in parte.


Ma passiamo al colpo di scena,  già atteso da alcuni, che ha permesso ai due ragazzi di fuggire: l'arrivo di Benjen Stark, zio di Bran. Avevamo visto la scena di un cavaliere che brandisce un'arma infuocata nel trailer della sesta stagione e finalmente abbiamo scoperto di chi si tratti. Dopo la perdita di Hodor ed Estate era abbastanza ovvio che qualcuno sarebbe arrivato in loro soccorso e in molti avevano sperato nell'introduzione di un personaggio presente nei libri ma finora assente nella serie: Manifredde, che non pochi hanno identificato proprio con lo zio Benjen. Ancora una volta, dunque, la serie sembra confermare una teoria sui libri, nonostante Martin l'avesse smentita più volte. Ma la faccenda si spinge oltre, infatti scopriamo che l'uomo era stato colpito dai White Walkers e sarebbe certamente morto se i Figli della Foresta non lo avessero salvato usando l'ossidiana, trasformandolo quindi in una sorta di non morto senziente e dotato di volontà propria. È proprio questo a lasciare pochi dubbi sull'identificazione con Manifredde, a cui vengono attribuite le stesse qualità.  Di certo vedere il ritorno di questo personaggio è stata una gioia per molti fan e, nonostante fosse abbastanza evidente che sarebbe successo qualcosa, la scena è stata comunque carica di tensione. Devo dire che per molto tempo la storyline di Bran mi aveva annoiata a morte, ma questa sesta stagione mi sta facendo ricredere e ho anzi iniziato a trovarla una delle più interessanti, visto che sta venendo usata come espediente narrativo per spiegare molte cose dell'ambientazione. Un'altra riunione familiare per gli Stark, quindi, ma questa volta aspettiamo a parlare di gioie, che l'ultima volta ce l'hanno fatta pagare cara!

Un po' di movimento anche nella parte su Sam e Gilly, che quasi non si sono visti per tutta la prima metà di stagione. Nonostante anche questa non sia una delle mie parti preferite, questa volta l'ho trovata ben fatta e interessante, in particolare il padre Randyll Tarly che, nonostante si sia visto molto poco, è riuscito a farsi odiare fin dai primi secondi dopo la sua comparsa. Ben fatte anche la sorella e la madre, che rispecchiano l'immagine che ci è sempre stata data da Sam e in generale il quadretto familiare; nella scena della cena la tensione ed il disagio erano evidenti e avrei voluto abbracciare Gilly per il modo in cui ha difeso Sam contro suo padre, oltre alla madre che si è mostrata la signora che ci saremmo aspettati. Ma anche il ragazzo e la sua decisione di portare via la preziosa spada di acciaio di Valyria, così come quella di portare con sé Gilly e il bambino, ci mostrano ancora una volta la forza d'animo che questo personaggio è in grado di trovare nelle situazioni peggiori. Questa parte avrebbe potuto essere un noioso filler, invece l'ho trovata ben fatta e interessante ed è riuscita a trasmettermi qualcosa anche di personaggi che non si erano mai visti prima e difficilmente si vedranno di nuovo.

Ma passiamo alle dolenti note: finalmente qualcosa si smuove a King's Landing, ma non come avremmo voluto. Come era prevedibile Margaery non ha dovuto subire la stessa sorte di Cersei, ma quello che è successo potrebbe essere ben più grave. Dirò subito che credo alla sua conversione più o meno come credo all'esistenza degli unicorni rosa alati, ma il piano della ragazza questa volta potrebbe rivelarsi più dannoso che utile. L'aver praticamente regalato Tommen all'Alto Passero potrebbe essere stato l'errore più grande dopo quello di avergli fatto prendere il potere. Io credo che Margaery speri di riportarlo dalla sua parte a tempo debito, ma L'Alto Passero si è già dimostrato un giocatore migliore di tanti altri e non credo si farà togliere il supporto del re così facilmente. E sappiamo tutti cosa succede a chi perde al gioco del trono. Devo ammettere di aver sempre apprezzato la giovane regina, ma questa volta credo proprio che abbia sbagliato di molto i suoi calcoli, probabilmente per cercare di salvare il fratello. La faccia soddisfatta dell'Alto Passero mi ha fatto venire voglia di prenderlo a pugni, ma sarebbe disonesto non ammettere la sua grande capacità di manipolazione; credo che sia un personaggio molto ben riuscito, incarna davvero bene la figura del fanatico religioso e proprio per questo riesce a farsi odiare e allo stesso tempo a ispirare rispetto per la sua perversa coerenza.


La scena fra Jaime e Cersei l'ho trovata abbastanza uguale alle altre, ormai il loro rapporto ha davvero poco da dire, spero che con la partenza di Jaime e il processo di Cersei si smuova qualcosa anche per questi personaggi e credo che non potrà essere altrimenti. Sarà interessante vedere quali saranno le mosse della donna per cercare di riportare il figlio dalla sua parte e salvarlo, visto che a questo punto mi rimangono pochi dubbi sullo scoppio di una guerra civile a King's Landing che vedrà i Passeri da una parte e i nobili dall'altra, anche se bisogna ancora definire che ruolo avranno Tommen e Margaery. Non credo proprio che la giovane regina voglia lasciare il potere all'Alto Passero, ma credo che Tommen a questo punto sia davvero in una brutta situazione, soprattutto se decidiamo di dare credito alle profezie fatte a Cersei sulla morte dei suoi figli. Insomma, questo episodio ha finalmente smosso le acque a King's Landing e ormai la situazione è una bomba pronta ad esplodere. Nota di merito allo stile di nonna Olenna, che anche nella sconfitta riesce ad essere una signora. Prego proprio che non mi tocchino questo personaggio perché è una sorta di eroina personale, mettete lei sul trono di spade, vedrete come risolverà in fretta i problemi! Nota di merito anche a Mace Tyrell, che riesce a sembrare un cretino anche solo andando a cavallo.

Altra situazione di stallo che si è finalmente sbloccata è quella della sorella minore Stark, che ha finalmente fatto la sua scelta e si è ripresa la sua identità. Anche in questo caso avevo pochi dubbi che sarebbe successo, anche se non ero sicura dei tempi, ma vederla andare a riprendere Ago è stato davvero emozionante, una scena che attendevo da tempo e che non ha deluso affatto le mie  aspettative. Forse un po' forzato il fatto che sia stato solo l'apprezzamento per una delle sue vittime a farle cambiare idea, ma io la vedo più come una goccia che ha fatto traboccare il vaso, la cosa che le ha fatto capire che non era pronta a diventare un'assassina senza volto che uccide come il caso decide, ma che voleva invece essere Arya Stark che uccide coloro che reputa meritevoli della morte. Adesso non le resta che liberarsi dell'odiosa ragazzina che Jaqen ha mandato per ucciderla e attendo con ansia il loro scontro. Mi spiace un po' per l'uomo, personaggio che ho sempre trovato molto interessante, ma veder finalmente tornare la mia Arya mi riempie di gioia e mette tutto in secondo piano. Splendido il sorriso soddisfatto della ragazza durante la scena morte di Joffrey e per favore, che qualcuno spieghi a quella compagnia di attori come sono andate davvero le cose!

Bene anche il ritorno di Walder Frey, che nei cinque minuti in cui compare riesce a ricordarci a pieno perché lo odiamo tutti tantissimo e speriamo di vederlo morire nel peggiore dei modi. Devo dire che il ricordare le Nozze Rosse è stato proprio un colpo basso nei confronti degli spettatori, ma non vedo una buona situazione all'orizzonte per quanto riguarda ciò che rimane dei Tully. Sappiamo che Brienne si sta recando lì in cerca di aiuto, ma sono molto in dubbio su quello che troverà. Mi chiedo se il fatto che sia stata nominata la Fratellanza Senza Vessilli possa essere davvero un indizio della comparsa di un personaggio che finora era stato escluso dalla serie e che in tanti aspettano di vedere, c'erano stati persino dei rumor che volevano il suo inserimento proprio in questa stagione, ma niente di confermato. D'altra parte possiamo consolarci pensando che la risposta a questa domanda non tarderà più di tanto.

La scena che mi ha convinta di meno è stata quella di Daenerys, nonostante abbia segnato il ritorno di Drogon, che aspettavamo da tanto. Finora il figlio disubbidiente ha lasciato la madre a cavarsela da sola, questa volta sarà tornato per restare? Il modo in cui la regina lo cavalca farebbe pensare di sì, ma lascia anche un po' straniti: l'ultima volta la nostra madre dei draghi se l'era cavata a malapena e non era quasi per niente in grado di controllarlo, come mai all'improvviso lo cavalca con tanta sicurezza? Aspettavo questo momento da un po', ma sinceramente mi è sembrato tutto un po' irrealistico in questa parte della storia, a partire dal modo in cui Drogon si lascia cavalcare, fino al modo in cui i cavalli non rimangono quasi per niente terrorizzati dalla sua vista. Anche il discorso con Daario è stato piuttosto superfluo e senza capo né coda e l'intera scena è sembrata una scusa per mostrarci i draghi. Anche il fatto che i Dothraki non siano per niente spaventati da quello che dice la loro nuova regina mi lascia un po' perplessa; per carità, vista l'importanza che danno alle cavalcature si può dire che Daenerys ai loro occhi abbia ragione e basta, ma il modo in cui hanno abbandonato tutte le loro credenze e le loro paure all'improvviso mi è sembrato un po' forzato e simile al modo in cui i Greyjoy hanno seguito Euron senza battere ciglio nella scorsa puntata. Almeno sembra che la madre dei draghi abbia seguito i nostri consigli e voglia finalmente andare a Westeros, speriamo che mantenga i suoi propositi!

Nel complesso mi è piaciuta parecchio questa puntata, è stata molto importante per gettare le basi di quello che succederà in questa seconda metà di stagione ed è riuscita a farlo senza annoiare ma anzi regalandoci delle scene interessanti e attese, come quella della riunione tra Bran e Benjen e quella di Arya che si riprende Ago. Anche la ricomparsa di Walder Frey e l'introduzione della storyline di Riverrun sono state fatte bene e, nonostante sia passato molto tempo, hanno dato una sensazione di continuità quando avrebbero potuto sembrare messe lì a caso. Credo che nei prossimi episodi vedremo molta azione, visto che è stata messa molta carne al fuoco, non ci resta che sperare che le nostre aspettative non vengano deluse e magari che non muoiano troppi dei nostri personaggi preferiti!

Voi cosa ne pensate? A presto con le news su Game of Thrones!


Come sempre, un saluto alle affiliate!

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Articolo di Venere B.

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