GAME OF THRONES - John Bradley parla di GoT e del suo nuovo progetto


Intervistato in occasione del Comic-Con, John Bradley (alias il nostro amato Sam) ha parlato di Game Of Thrones e del suo nuovo progetto.



Axey: Wow, cinque anni, John!
John: Lo so! Come stai?

A: Benissimo, come sempre. Ma probabilmente non bene come te!
J: Non mi meraviglio, sono passati cinque anni! Ci siamo incontrati al Soho Theatre Bar. Cinque anni. E' assurdo!

A: Con Rolling In The Deep di Adele in costante ripetizione...
J: Già, fantastico. Allora, come stai? Ancora impegnato, nonostante la fine dello show?

A: Beh le cose sono state tranquille fino ad ora, ma con il Comic-Con dietro l'angolo, si ritorna nel pieno dell'azione. Complimenti per tutto il successo che hai avuto, nello show, personalmente e professionalmente!
J: Oh sei molto gentile, grazie mille!

A: Insomma...Cos'è cambiato da allora? Questo è quello che voglio sapere!
J: Nella mia vita o nello show?

A: Nella tua vita!
J: Sai devo dire..non molto! Sono sempre un po' sospettoso di chi dice 'Qualcosa ha cambiato la mia vita' o 'Uno show, un ruolo, mi ha cambiato la vita'. Io non lo dirò, perché significherebbe che avevo una vita che volevo cambiare e questo non è vero. Tutto ciò che volevo rimanesse uguale, è rimasto uguale. Le cose sono cambiate professionalmente. Il vantaggio di far parte di uno show del genere è che tutti lo vedono e puoi trovare dei fan anche tra chi fa parte dell'industria (cinematografica). E così tu hai questo patrimonio di esperienza e loro sanno esattamente come lavori.

A: Giusto!
J: Il che rende il loro lavoro davvero più semplice, riescono a vedere il tuo potenziale. Una preoccupazione potrebbe essere il dover rimanere bloccato per sempre in quel ruolo, nel mio caso essere riconosciuto soltanto come Sam; ma in questo show puoi partire da quello per costruire un personaggio totalmente diverso, che sia in un film indipendente come Traders o meno. Se sei così chiaramente definito da un personaggio, puoi sovvertirlo e regalare un effetto sorpresa. Quindi ovviamente la fama degli attori è aumentata, ma credo di parlare a nome di tutti quando dico che essere sul set è ancora qualcosa di confortante e possiamo ancora vivere come persone normali. Siamo ancora rispettati come attori e la nostra privacy non è a rischio in ogni momento. 

A: Sembra essere davvero un ottimo equilibrio.
J: Lo è! Voglio dire io vivo ancora a Manchester e vedo ancora i miei vecchi amici, perché è qualcosa che mi sono rifiutato di cambiare. Le cose sono cambiate nel modo in cui volevo io e avere un certo controllo della situazione è davvero soddisfacente. La paranoia che le persone hanno di entrare 'nel vortice' della cosa, io credo di averla respinta. E lo vedo in tanti attori di GoT, persone così in alto come Kit, ad esempio. Kit è rimasto lo stesso ragazzo che ho conosciuto sei anni fa. 

A: L'ho incontrato e posso confermare. Kit è Kit!
J: Lui non è cambiato per niente. Non che mi aspettassi un cambiamento da parte sua. Ma quando hai a che fare con quel livello di fama e successo e di responsabilità per quanto riguarda la tua carriera, un cambiamento potrebbe avvenire, ma con lui non è successo. Sto usando Kit come esempio, ma è una cosa che accomuna tutti gli attori dello show. Sono gli stessi di cinque, sei anni fa. 

A: Capisco esattamente cosa intendi, C'è una netta mancanza di pretenziosità. Soprattutto per quanto riguarda i ragazzini che sono cresciuti con lo show. Vedi interviste con Maisie, Sophie, Isaac e ti accorgi che sono sempre gli stessi ragazzini di allora, non si danno delle arie. E forse c'è una differenza tra i ragazzini attori americani e quelli inglesi. Forse è una cosa prettamente inglese? Magari devi cercare di stare con i piedi per terra o i tuoi amici ti prenderanno in giro sempre.
J: (ride) Si! Credo sia una cosa che vada a nostro favore. Molti di noi, i più giovani soprattutto, erano praticamente sconosciuti prima di recitare nello show. Quindi ci conosciamo tutti da prima di diventare 'famosi' e non vogliamo vedere i nostri amici cambiare in qualche modo, quindi non lasciamo che l'altro cambi. 

A: Questa è una cosa meravigliosa, siete un cast fantastico! Parliamo del tuo nuovo film. Ho amato il tuo ruolo in TRADERS; il tuo personaggio, Vernon Stynes è fantastico.
J: Grazie! Beh si, lo è (ride).

A: Un tipo divertente. Ha questa specie di ossessione per le statistiche di morte e suicidio, potresti quasi pensare 'Oh, un Sam moderno'.
J: (scherzosamente) E poi...

A: E poi il colpo di scena. Non voglio spoilerare molto dicendo che Vernon è in realtà molto diverso da Sam.
J: Gli opposti, in un certo senso.

A: Infatti! Tu sei l'antagonista dell'angosciato protagonista Harry Fox (Killian Scott), una sorta di divertente diavolo sulla spalla.
J: E lo amo! Soddisfa più o meno ogni tipo di ambizione che io abbia mai avuto. Completamente sovversivo.

A: Già, è un po' come se fosse non solo la storia di Harry, ma di Vernon ed Harry, in un certo senso.
J: Lo è. Il loro cammino è una sorta di parallelismo, Perché iniziano allo stesso punto (nel tempo).

A: Spero non ti dispiaccia, ma mi ha ricordato un po' Fight Club, anche nel modo in cui sono state girate alcune scene. Un occhio di riguardo per questo tipo di distopia moderna ma reale. (Nota: La fotografia di Peter Robertson e la direzione artistica di Noel Aherne meritano molto).
J: Si, abbiamo avuto uno-due commenti come questo.

A: Mi  è piaciuto davvero molto e mi è piaciuta moltissimo anche la tua performance, davvero inaspettata.
J: Grazie!

A: C'è qualcosa negli occhi di Vernon. All'inizio sembrava fosse quasi Sam, ma come se qualcosa fosse spento.
J: 'Spento' è il termine adatto.

A: Beh siamo franchi, è pazzo.
J: Non sono sicuro se sia un sociopatico o uno psicopatico. Forse un po' di entrambi.

A:Ha un po' di tutto. Dei disturbi da deficit di attenzione, un po' di ossessione compulsiva per le regole che stabilisce e persino Vernon diventa agitato all'idea di infrangere una delle sue regole.
J: Già.

A: Com'è stato girare il film? Rachel Moriarty e Peter Murphy l'hanno scritto e diretto...
J: Fantastico. E' stato davvero eccitante. Sono stati grandiosi. Avevano una visione chiara di ciò che volevano, ma sono stati in grado di giocare su i punti di forza di ognuno di noi. E interpretare Vernon è stato davvero interessante per me, perché è così interessato a tutto ciò che accade intorno a lui, ma anche molto disinteressato. Clinicamente disinteressato, forse. Voglio dire, è davvero intelligente, capisce perfettamente il modo in cui è e sa che la gente lo trascurerà completamente. E interpretare qualcuno con una così bassa autostima è stato bello. Mi ha dato un sacco di libertà.

A: Non è certamente il primo ragazzo che penseresti possa accoltellare qualcuno.
J: Sicuramente no.

A: E non per spoilerare molto, perché voglio che le persone rimangano colpite, ma posso dire che hai sanguinato forse più in Traders che in GoT.
J: Beh diciamo che è un 'business sanguinario' per tutti...

A: Sicuramente lo è.
J: Mi piace il fatto che la violenza non sia glorificata in nessun modo. Se ti tagli, sanguini. E generalmente i combattimenti non sono una cosa cinematica.

A: Sono veloci ed incasinati.
J: Esatto. Ed è estenuante. La gente non sa quanto possa essere estenuante una lotta, anche se di pochi secondi.

A: Mi è piaciuto molto il realismo.
J: Grazie, è stato divertente girare il tutto.

A: Ascolta so che stiamo parlando di Treaders, ma ho delle domande 'da trono' da porti.
J: Certamente, chiedi pure.

A: Prima di tutto, James Faulkner. E' davvero intimidatorio seduto accanto al tavolo nel ruolo di Randyll Tarly, così come lo è per noi spettatori?
J: Certo che si! O meglio, no, probabilmente no. Però lo sguardo di James Faulkner è stato molto d'aiuto per me ed Hannah (Murray) mentre giravamo la scena con delle persone che ogni tanto passavano. Ma essere su quel set, cercando di evitare disperatamente lo sguardo di Randy Tarly...

A: La morte che ti guarda dall'inferno.
J: Esattamente. Il che rende la scena perfetta, davvero. E lui è una persona molto buona, ovviamente. Ma questo è un uomo che abbiamo aspettato dalla prima stagione.

A: E non delude.
J: E' stato nella testa di Sam sempre ed è stato bello farli incontrare.

A: Non  è stato molto bello dalla prospettiva di Sam.
J: No, assolutamente no. Ma questo era ciò che ci aspettavamo. Forse anche peggio.

A: Mi è piaciuta davvero la tua performance. Si vede Sam contrarsi su sé stesso, incurvandosi poco a poco. Avrebbe voluto essere ovunque, ma non lì.
J: Già, si contrae davvero. Non so se si vede, ma Sam continuava a contorcere le sue dita. Erano tutte piegate, come se avesse voluto infliggersi ulteriore dolore.

A: Per raggiungere la soglia massima di dolore.
J: Si, dolore fisico per compensare il dolore psicologico, credo.

A: Ma comunque non riesce a mandare via Randyll Tarly...
J: Beh no. Quest'uomo è stato nella mente di Sam fin da quando era solo un bambino. Ed or Sam è tornato dove tutto era cominciato.

A: Come un demone d'infanzia. E' come se stesse attraversato il suo DPTS (disturbo post traumatico da stress).
J: Esattamente.

A: Ma Sam ha avuto il suo momento. Credo che parlare con Gilly gli abbia dato la forza di ribellarsi.
J: Beh lui ha paura per Gilly e per il piccolo Sam. Non può lasciarli con quel mostro, non importa quanto carino possa essere il resto.

A: E così prende la spada Valyrian di suo padre.
J: (correggendo) La spada Valyrian di famiglia.

A: Giusto, scusa (ride)
J: Non può lasciare da sola qualcosa del genere.

A: Non credo che Randyll Tarly resterà a guardare una volta che la spada è scomparsa.
J: No, probabilmente no!

A: A proposito di cose che si sono viste (ma non troppo), quella grandissima libreria ad Oldtown...
J: Già, fantastico. Tutto green screen, per la maggior parte.

A: Assolutamente fantastica.
J: Ed è così che è stata descritta nelle pagine del libro. 'Ogni singolo libro. Sam è in paradiso.' E lo è davvero. Tutta quella conoscenza in un solo posto. E' come un sogno.

A: E' difficile interpretare tutto quello stupore per qualcosa che effettivamente non vedi?
J: Ne abbiamo sempre di più in ogni stagione e quindi ci si abitua, alla fine. Non è difficile far finta.

A: E probabilmente è venuta anche meglio di come descritta nel libro! E' magnifica.
J: Lo è stata davvero.

A: Non vedo l'ora di vederne di più nella prossima stagione!
J: Sono contento per questo!


Fonte: Watchersonthewall

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Articolo di Unknown

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