AGENTS OF SHIELD - Recensione del web spin-off "Slingshot"



Con Agents of Shield in pausa invernale, ha esordito ieri il suo web spin-off Slingshot, dedicato al personaggio di Yo-Yo. Come è andata? Direi benissimo......

Voto: 9/10

[SPOILER]
 
 
Con una mossa a sorpresa, gli autori avevano annunciato in coda all'ultimo episodio di AoS prima della pausa, una mini web series su Yo-Yo che ieri è stata rilasciata sui canali digitali della ABC ma, per il piacere di chi non vive negli Stati Uniti, anche su YouTube. 
Slingshot è il primo tassello (forse non l'ultimo) di una narrazione transmediale che parte da un prodotto madre che, a sua volta, nasce come spin-off del MCU, l'unico realmente in linea con la narrazione cinematografica visto che Agent Carter si poneva come un prequel.
 
La miniserie è composta da 6 episodi della durata variabile tra i 3 minuti e mezzo e i 6 minuti. Vi è raccontata una storia unica che si compone come un classico episodio di AoS ma dal punto di vista di Yo-Yo che, però, funge da raccordo tra il resto dei protagonisti mostrandoci alcuni momenti persi nella narrazione principale, quelli che in gergo fandom sono le "missing scenes" che alimentano tante fanfiction.
 
Prima scelta vincente: la serie si apre ad oggi, cioè quando si è interrotta la linea narrativa madre con Daisy che è nuovamente nello Shield alla base, ad allenarsi. Poi la narrazione si sposta in flashback e, circolarmente, si richiude sul presente. La scelta è ottima perchè così i fatti che vengono raccontati si inseriscono direttamente nella narrazione principale ma acquistano subito una propria autonomia e, al contempo, non si tratta di un flashback troppo indietro nel tempo, cosa che avrebbe potuto destare meno interesse pur se il personaggio di Yo-Yo è molto amato.

Seconda scelta vincente: mostrare aspetti meno evidenti dei rapporti tra i personaggi. La serie, infatti, si apre su Yo-Yo e Daisy mostrando come le due donne si siano avvicinate nel tempo anche se hanno fatto due scelte diverse: una ha firmato gli accordi di Sokovia, l'altra è fuggita per diventare una vigilante. Il problema dovrà anche essere affrontato dalla serie madre visto che ora Daisy è nuovamente del team e il nuovo Direttore è sembrato essere molto rigido sulle regole da seguire. Anche il rapporto con Coulson, non molto esplorato nella serie madre, si rivela essere all'insegna di un grande rispetto e affetto laddove Yo-Yo dichiara di fidarsi solo di Coulson che le aveva prospettato la creazione dei Secret Warriors mentre ora si è trovata a finire in una lista di controllo. 
 
Inoltre, viene mostrato il momento in cui Coulson abbandona fisicamente il suo vecchio ufficio (portandosi dietro la sua ascia rossa come portafortuna...) pronto ad andare a vivere nello Zephyr One, avvalorando la tesi più volte suggerita che tra i motivi delle sue dimissioni ci sia stata la volontà di essere libero di andare a cercare Daisy cosa che non avrebbe potuto con la responsabilità della direzione dell'agenzia sulle sue spalle.
 
Anche con gli altri personaggi, vengono mostrate piccole scene che inquadrano i vari rapporti: con Mack c'è questo corteggiamento molto discreto che ha poi portato al primo bacio tra i due; con May c'è un rapporto che sembra essere di sfiducia ma rivela come May continui ad appoggiare il suo team mantenendo le apparenze con il nuovo Direttore; con Fitz e Simmons c'è una maggiore diffidenza visto che i due sembrano essere quelli che si sono megli adattati alla nuova direzione.

Terza scelta vincente: il formato web reso disponibile in tutto il mondo consente alla web series di mantenere viva l'attenzione del pubblico e, magari, conquistarne di nuovo per la ripresa della stagione a gennaio. La serie sta comunque andando bene per i suoi standard di ascolti nonostante lo slot sfavorevole ma è indubbio che sia a rischio cancellazione visto che non si tratta di una serie low cost e con questa stagione ha raggiunto gli 88 episodi necessari per la trasmissione in syndication. Con questa mossa, però, la Marvel sembra credere nel progetto che ha visto anche l'esordio alla regia di Joe Quesada, nome importante nella Marvel.

Quarta scelta vincente: lo stile della web series ricalca quello della serie madre. Non si tratta di mancanza di originalità ma di proseguire su un discorso stilistico già consolidato. In questo modo il nuovo prodotto non appare avulso dal contesto anche perchè narrativamente ne è parte integrante. Inoltre, si mette un tassello in una narrazione realmente transmediale poichè i fumetti della serie raccontavano storie diverse e, soprattutto nel caso della criticata ultima produzione di Marc Guggenheim, vedeva i personaggi piuttosto out of character.

In conclusione, si tratta di un progetto riuscito e ben accolto dal pubblico già nelle prime ore della sua release anche perchè Yo-Yo, come detto, è molto amata e con questa storia si risolve la questione che l'aveva portata a contatto con lo Shield, la morte del cugino, mostrando come Elena non voglia ricorrere alla violenza ma cerchi solo giustizia.

Curiosità: in una delle prime scene, Coulson rovista nella sua scatola per regalare a Elena la spilletta che lo Shield dava i suoi agenti a fine addestramento, e non una qualsiasi ma quella di Peggy Carter. Nella scatola si vede la foto di Stan Lee che così compare anche in questa produzione.



Di seguito i 6 episodi:
 
 
 







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Articolo di Barbara Maio

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