La
metà stagione è stata superata, ma la risoluzione sembra così
lontana da fare sorgere in noi domande su una possibile e sperata
sesta stagione. Tra attesi confronti
e nuove vittime, andiamo a ripercorrere e commentare le vicende
consumatosi in questo quinto episodio andato in onda negli Stati
Uniti lo scorso 03 maggio.
ATTENZIONE: SPOILER!
Contingency
preannuncia un arco narrativo fondato sul caso, sulle coincidenze e
su infelici imprevisti. Il quinto episodio del revival
ha visto protagonisti tutti i personaggi principali della stagione,
con maggiore attenzione ai fuggitivi di Ogygia e ai soggetti di due
importanti confronti, quello tra Michael e Lincoln e quello tra Sara
e Jacob. Robert Knepper è rimasto, ancora una volta e rispetto
all'episodio precedente, ai margini delle storyline.
Una funzione che in realtà il personaggio di T-Bag ha sempre avuto,
quella di guardare gli eventi accadere per poi prenderne parte
rilevante nel momento clou,
che in questo caso potrebbe coincidere con il finale di stagione.
Ci siamo dunque ritrovati nello stesso punto dove ci eravamo lasciati
nell'ultimo episodio. Nello Yemen, l'ISIL ha dichiarato la caccia
all'uomo dopo l'uccisione dell'ora martire Abu Ramal; Dall'altra
parte del mondo, a Itacha NY, Theodore Bagwell aggiorna Sara sulla
sua recente scoperta. Non solo il marito Jacob è stato immortalato
in un incontro con gli stessi sicari che hanno attentato alla sua
vita, bensì potrebbe essere egli stesso il misterioso Poseidone,
l'ex agente della CIA il quale, citando T-Bag e parafrasando il
compianto Kellerman, avrebbe il controllo del mondo. Sara corre dal
piccolo Mike e ha subito modo di mettere alle strette il marito, il
quale ci fornisce una versione credibile, ma non sufficiente a
convincere la donna. Sara se ne va insieme al figlio e contatta un'
amica, la quale cerca di farla ragionare sui suoi dubbi. D'altronde,
qualora Jacob avesse ragione non si può che ritenere un marito
modello, un uomo che l'ha aiutata a riguadagnare la vita dalla quale
Michael, al contrario, ha saputo solo allontanarla. Tuttavia, si
tratta di una soluzione inverosimilmente semplice, quasi assurda,
soprattutto quando scopriamo che il piano di Jacob per incastrare gli
uomini di Poseidone sembra avere funzionato.
Nel mentre, nello Yemen, Michael e il fratello sono in fuga dai
ribelli e l'intera città di Sana'a è in subbuglio a causa della
conquista definitiva da parte dell'ISIL. Come temevamo, Ciclope è
sopravvissuto alle percosse di Lincoln ed è tornato alla carica, nel
tentativo di anticipare le mosse del gruppo di fuggitivi con lo scopo
di dimostrare ai suoi stessi compagni d'armi di non essere un
completo inetto.
Proprio il piano di Michael e compagnia funge da pretesto per il
primo, soddisfacente scontro tra i fratelli Scofield e Burrows.
Lincoln non riesce più a sopportare le strategie del fratello senza
avere ancora ottenuto le dovuto risposte. Si rifiuta così di
accettare l'ennesimo piano di fuga, consistente nel fuggire dal paese
in treno, contrapponendolo al suo piano iniziale, ovvero quello di
prendere l'aereo insieme a Sheba e Benjamin. Michael viene chiuso
all'angolo ed è pronto a parlare. Scopriamo così che Poseidone lo
ha contattato subito dopo il loro scagionamento al termine della
quarta stagione, poche settimane prima del suo matrimonio con Sara e
diegeticamente anteriore quindi a The Final Break. In tale
occasione, Poseidone avrebbe obbligato Michael a mettersi al suo
servizio, dimostrandogli la propria autorità scavalcando quella di
Kellerman e incriminando Sara per l'omicidio di Christina Scofield.
Da qui per l'appunto The Final Break, che a quanto pare altro
non è stato che un ammonimento per Michael, dopo il quale si sarebbe
convinto di abbandonare tutto e accettare di lavorare per Poseidone,
timoroso che la stessa sorte di Sara sarebbe toccata a tutti gli
altri suoi cari. Anche qui, una verità un po' semplice, ma non
scontata. Quanto è sottile il confine tra ciò che è Michael e ciò
che è stata Christina Scofield? Può Michael avere accettato una
cosa del genere pur essendo il primo ad essere arrivato stremato al
termine della corsa, al punto da accettare l'accordo con Kellerman
perché stanco di scappare? I motivi che hanno spinto Christina a
lavorare per la Compagnia e Michael a lavorare per Poseidone sono
diversi, questa è una certezza, ma il risultato? Michael ha
abbandonato una moglie, un figlio e un fratello, perché obbligato.
Tuttavia lo ha fatto e, una volta che avrà fatto ritorno, dovrà
raccogliere ciò che ha seminato.
Michael Scofield ha lavorato per sette anni per Poseidone. Questa è
la base da cui dobbiamo partire per comprendere la realtà degli
eventi e dargli un senso. La realtà che lo ha portato alle
molteplici identità che ha interpretato e alla taglia di 10 milioni
che ora pende sulla sua testa e su quella dei compagni. Una
situazione che conferisce ulteriore credito alla nostra visione,
affermata e analizzata anche nelle precedenti recensioni, di una
maggior attenzione in questa stagione alla personalità dei diversi
personaggi. Il desiderio irrefrenabile di Michael di essere l'Uomo
della situazione ha finalmente portato ad un risultato negativo,
dando l'occasione di gettare ulteriori ombre e contraddizioni sulle
sue scelte, qui messe in dubbio dall'unica persona che di lui si è
sempre fidato: Lincoln. Così il piano della stazione ferroviaria
fallisce miseramente e permette a Ciclope di accerchiare il gruppo
all'interno di un ospedale dismesso. Qui Michael ha modo di
riflettere sul proprio sbaglio, dando ragione al fratello, mentre Ja
escogita un piano sensazionale sotto l'aria a cappella di We are
the Champions dei Queen. L'epocale sequenza di Ja che fa
esplodere in aria un paio di nemici ha preceduto di poco l'uccisione
di Sid per mano di Ciclope, un evento che in pochi si aspettavano,
essendo Sid uno dei personaggi meglio definiti tra gli ultimi
arrivati.
Risparmiato nuovamente Ciclope, scelta molto discutibile, il gruppo
corre alla volta dell'aeroporto, come da programma di Lincoln. Questo
rappresenta un significativo passo indietro di Michael, il primo da
tempi immemori. E proprio per citare un passato che pare così
lontano, l'ultima scena ha qualcosa a che vedere con il finale della
prima stagione, la speranza che prende il volo senza i nostri
protagonisti, divisi da una recinzione che si fa emblema della loro
esistenza.
I punti di domanda si moltiplicano. Come faranno Michael, Lincoln,
Whip e Ja a lasciare il paese? In quanti perderanno la vita
provandoci? Cos'altro dovremmo sapere sui 21-Void, il gruppo di
agenti in incognito assoldato da Poseidone di cui faceva parte anche
Michael? Ma soprattutto, risolveranno tutto in così poco tempo?
Questo e tanto altro, come la speranza di rivedere Sucre prima della
fine, ci accompagneranno in questi pochi ma troppi giorni che ci
separano dal prossimo episodio.
Negli episodi precedenti:
5x01 - Ogygia
5x02 - Kaniel Outis
5x03 - The Liar
5x01 - Ogygia
5x02 - Kaniel Outis
5x03 - The Liar
5x04 - The Prisoner's Dilemma
5x05 - Contingency
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