PRISON BREAK - Recensione dell'episodio 5x06 "Phaeacia"




Il viaggio omerico continua ad un ritmo adrenalinico difficilmente equiparabile col passato della serie. Improvvisazione, droni e scontri mortali corpo a corpo sono al centro del sesto episodio di Prison Break: Resurrection, andato in onda negli Stati Uniti lo scorso 09 maggio. Commentiamone insieme i resoconti, le scoperte e i punti di non ritorno.
Inoltratoci nella seconda metà della stagione, è il caso di ufficializzare lo stato di guest star di alcuni dei protagonisti delle prime quattro. Come T-Bag e Sucre, messi entrambi un po' in ombra, il primo solo in parte mentre il secondo del tutto, in favore di una nuova coppia di personaggi che, tuttavia, continua a non deludere. L'utile follia omicida di Whip e l'eccentrica riflessività di Ja hanno arricchito il revival più di quanto potevamo supporre quando abbiamo scommesso su questo grande ritorno. Nuovi personaggi, portiamo ancora la scottatura della morte di Sid, significa anche nuove pedine sacrificabili. Pedine del plot, pedine di Michael Scofield, sono ancora tante le cose da vedere e da confermare e anche il numero delle vittime, dunque, può continuare a salire. Andiamo in ordine e scopriamo quale altro tributo è stato versato in nome della libertà.


Phaeacia, il cui esplicito legame con l'Odissea lo andremo ad approfondire a breve, ha continuato a percorrere i binari delle due storyline ambientate rispettivamente nello Yemen e negli Stati Uniti, lasciando da parte Sara e Jacob e optando invece per un'attenzione in più attorno ai personaggi di A&W e Van Gogh, gli enigmatici sicari al servizio di Poseidone. I due agenti ricevono l'ordine di occuparsi personalmente di Kaniel Outis/Michael e degli altri fuggitivi. Per farlo si recano presso l'NSA (National Security Agency) e, grazie ad un intimo contatto di A&W, hanno modo di monitorare per mezzo di droni la fuga nello Yemen e contattare gli uomini dell'ISIL, al fine di liberarsi a distanza del loro comune bersaglio. Anche per A&W e Van Gogh, infatti, sembra che di libertà si parli. I due agenti intendono essere liberi dal caso Kaniel Outis e cominciano a porsi domande sul loro ruolo nel disegno di Poseidone. Ciò ovviamente non li ferma dal proseguire nel loro compito.

Phaeacia, dicevamo, è l'ennesima citazione omerica all'interno di questo revival. I Feaci, infatti, sono il popolo che ascolta il racconto di Ulisse e che gli procureranno l'imbarcazione che lo condurrà a casa, consapevoli che il loro gesto avrebbe scatenato le ire del dio dei mari (Poseidone). Chi ha visto l'episodio ha già collegato i puntini e tanto basta. Qui scopriamo che Phaeacia è un villaggio nel deserto, affacciato sul mare, scollegato da strade e quindi dal monopolio dei ribelli. Chi parla ai protagonisti di questo angolo di paradiso è Omar, l'avvoltoio che Sheba presentò a Lincoln a inizio stagione e che adesso si è rivelata l'ultima carta giocabile per lasciare vivi il paese, ora che l'ISIL ha dichiarato la caccia all'uomo a seguito della caduta di Abu Ramal. Un ultima carta del tutto inaffidabile e che dopo pochi minuti ha già fatto cadere il gruppo in una trappola. Salvatosi per un pelo, Lincoln, Michael, Whip e Ja costringono Omar a scortarli attraverso il deserto fino a Phaeacia. I ribelli vengono avvertiti da A&W e Van Gogh e rintracciano Scofield presso un distributore, dove nel frattempo quest'ultimo si è messo in contatto con un misterioso alleato al quale ha chiesto di immortalare i tatuaggi che ha sui palmi delle mani.
Il contatto viene presto interrotto dall'arrivo della milizia dell'ISIL e, solo grazie alla follia omicida di cui prima accennavamo, Whip risolve la situazione con una deflagrazione che manda all'aria i nemici. I protagonisti si lanciano con due veicoli nel deserto, ma la loro guida Omar è stato colpito durante lo scontro e da lì a pochi minuti morirà.


Privati dell'uomo che conosceva la strada, Ja ci sorprende ancora e scopre come raggiungere il mare, ma non poteva bastare. Ciclope è infatti nuovamente sulle tracce dei nostri eroi e questa volta, fin da subito, ha tutta l'aria di una resa dei conti. Uno dei protagonisti dovrà occuparsi dell'inseguitore mentre gli altri raggiungeranno Phaeacia. Qui entra in gioco un altro tema centrale dell'episodio, ovvero un inedito modo di vedere e concepire il genio di Michael Scofield. Dopo The Contingency, in cui uno scontro tra i fratelli Scofield e Burrows portò all'ostinazione del primo, che a sua volta condusse i suoi compagni a bruciare ogni possibilità di fuga, Phaeacia è dunque all'insegna dell'improvvisazione e, a memoria, è una delle prime volte in cui Michael Scofield non è mosso dal suo inarrestabile e controllato intelletto. Prima Whip con l'esplosione, poi Ja con i gabbiani: in questo sesto episodio gran parte della risoluzione dei problemi è affidata agli altri personaggi del gruppo e, nel caso di Ciclope, al caso. Michael lascia che sia un'estrazione di pietre a decidere chi sarà a restare indietro per permette il vantaggio ai compagni. La scelta ricade proprio su di lui (si può dunque parlare di caso?) ed è forse la prima volta in cui lo sentiamo esprimere ad alta voce le sue insicurezze, anche se a bordo del veicolo non c'è nessuno ad ascoltarlo.


Assistiamo dunque ad un inseguimento nel deserto e al faccia a faccia tra Ciclope e Scofield, al termine del quale Michael riesce ad averla vinta. Il nemico, tuttavia, gli infligge una ferita grave, condannandolo a morte certa. Nel mentre, Lincoln, Whip e Ja raggiungono Phaeacia e vengono accolti calorosamente dagli abitanti. Lincoln non è in vena di festeggiamenti perché in pena per Michael, ma non passa molto prima che riesca a trovare il modo per segnalare la sua posizione al fratello.

Di notte, sul punto di mollare, Michael vede i fuochi d'artificio lanciati da Lincoln, riuscendo in questo modo a raggiungere anch'egli il villaggio. Forse è troppo tardi, immaginiamo e speriamo che qualcuno salverà Michael, ma la paura si fa comunque sentire, non essendoci alcun medico tra gli abitanti di Phaeacia in grado di curarlo.


Con l'attenzione a mille attendiamo dunque il prossimo episodio, curiosi di conoscere la sorte di Michael e l'identità dell'uomo in tenuta alla Elvis davanti alla cui porta si presentano A&W e Van Gogh. Vista la facilità con cui i due sicari sono stati scagionati continuiamo poi a domandarci quanto possiamo fidarci di Jacob e come Sara riesca a ricongiungersi al suo primo marito prima del finale di stagione. Sucre, amico che chiunque vorrebbe avere, è giunto il momento di tornare.


"When Michael takes on the world - the world always looses" - L.B. Non c'è affermazione più azzeccata. Vi rimandiamo ad un'interessante analisi trasversale in due punti del personaggio di Michael Scofield.


Negli episodi precedenti:
5x01 - Ogygia
5x02 - Kaniel Outis
5x03 - The Liar
5x05 - Contingency
5x06 - Phaeacia




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Articolo di Fabio Scala

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