TWIN PEAKS - "Who is the dreamer?" Ricapitoliamo in attesa dell'episodio 3x15 "There's some fear in letting go"


Siamo come il sognatore. Lynch ci riporta in un suo quadro in movimento, fatto di oscurità, disagio, corruzione, tra sequenze allucinanti e scene da fare accapponare la pelle. Mischia sogno e finzione tanto da non capire più quale sia il sogno o chi stia sognando come il Re Rosso di Alice “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”:

 “Sta sognando, adesso. E cosa credi che sogni?”
“Nessuno lo può indovinare”
 “Ma come, sogna di te. E se smettesse di sognare di te, dove credi che saresti tu?”
“Dove sono ora, naturalmente”
“Niente affatto; non saresti in nessun luogo. Perché tu sei soltanto una cosa dentro il suo sogno. Se il re dovesse svegliarsi, tu ti spegneresti… puf… proprio come una candela”.
“Non è vero! E inoltre, se io sono soltanto una specie di cosa dentro al suo sogno, che cosa siete voi, allora, mi piacerebbe saperlo!”
"Idem come sopra" .

Il Re stesso sta sognando quindi Alice, che vede lui (il Re) sognare chi lo sta guardando (Alice) . Perciò, Alice stessa può essere considerata come nient’altro se non un sogno. Sogno che al risveglio del re, svanirà. Però è tutto il Paese Delle Meraviglie, con tutti i suoi abitanti a non essere altro che un sogno di Alice.

"Chi è il sognatore?"
Nell’ottava parte del suo film, ci ha mostrato le origini di un male infettivo, in questa puntata ce ne mostra le conseguenze e le evoluzioni del male. I semi del male germogliano e sbocciano nella loro malvagità.
Continua a spiegare e a raccontare tramite se stesso e Albert, le origini del Blue Rose. Non è stata la famosa Judy a dare il nome al progetto, ma il primo caso di doppleganger in cui sono incappati Jeffries e Cole. Due donne, in una stanza d’albergo, perfettamente identiche, entrambe si chiamavano Lois Duffy. Una delle due è stesa a terra, ferita da un colpo di pistola “sono come la rosa blu” dice sorridendo prima di morire e scomparire per sempre.
La rosa blu, come dice Tammy Preston, è artificiale, non si trova in natura, l’altra Lois Duffy, era come la Rosa Blu, evocata, creata in qualche modo,“Un Tulpa”.


Il Tulpa, secondo la meditazione buddista, è un entità incorporea creata attraverso speciali metodi di meditazione, i quali possono influenzare il pensiero di un gruppo di individui, simile nel concetto ma di fatto molto differente da un semplice amico immaginario. Il Tulpa ha una propria volontà e indipendenza, un essere a sè stante che vive nella nostra mente.
Il termine deriva dal sanscrito e significa letteralmente costruire. Viene tradotto anche come emanazione magica, cosa evocata.  Concentrandosi tramite la meditazione sarebbe possibile creare oggetti o persone o addirittura un intero mondo. Il Tulpa è un pensiero materializzato che possiede una mente propria.

I Doppleganger, a modo loro, rappresentano bene il concetto sovrannaturale di Tulpa, sono manifestazioni del nostro inconscio più profondo, l’incarnazione dei nostri pensieri più o oscuri, ciò che c’è al di là dello specchio, non è un pensiero che manifestiamo coscientemente ma può sopraffarci, così come è successo a Dale Cooper, ha ceduto alla paura e il suo doppio lo ha sopraffatto, prendendo il suo posto nel mondo. In genere, i Tulpa non possono manifestarsi fuori dalla nostra mente, però esiste la credenza che possano raggiungere un tale livello di realismo e indipendenza da diventare simili a dei fantasmi, ed essere quindi visibili a persone esterne o alle più sensibili. Difatti si pensa anche che da violente emozioni come l'odio o la paura si possa produrre un pensiero tanto intenso da essere permeato dall'energia spirituale e dare quindi vita a una "forma di pensiero".
Testi buddisti, dicono anche che i Tulpa, corpi fatti di mente, sono utilizzati per spiegare il miracolo di moltiplicazione del Buddha, in cui  ha moltiplicato il suo corpo emanazione in innumerevoli altri organismi che riempivano il cielo. Un Buddha o un altro essere realizzato è in grado di proiettare molti corpi simultaneamente in una infinita varietà di forme, in diversi ambiti contemporaneamente.

Questo potrebbe spiegare la base della nascita di costrutti come Dougie. 
Dougie potrebbe non essere altro che, di base, una proiezione di Mr. C, portata poi sul piano fisico grazie a un processo alchemico (la pallina dorata è l'unica cosa che resta di Dougie, e indossava l'anello).

Nel documentario The Art Life si vede un appunto del maestro sul sogno. 
Se non lo avete ancora fatto, corrette a comprare questo meraviglioso DVD.


"Ho avuto un altro di quei sogni con Monica Bellucci!", ed eccola lì, finalmente, una delle donne più belle del mondo, che incarna il sogno erotico di quasi chiunque e Lynch/Gordon in primis.




Temevamo che con la sua nota pessima recitazione avrebbe rovinato lo show, e, invece, eccola lì, perfetta, ad interpretare se stessa e sussurrare in maniera sensuale la frase chiave della serie, ancient, secondo Gordon: "Siamo come il sognatore, che sogna e vive dentro il sogno. Ma chi è il sognatore?" E il sogno continua con Gordon che vede se stesso da giovane, quando un altrettanto giovane Cooper gli chiese se si ricordava del proprio sogno: "Sono le 10.10 del mattino del 16 febbraio. Sono preoccupato per via del sogno che ti ho raccontato." Ed era proprio il giorno in cui ricomparve Phillip Jeffries, dopo una lunga sparizione. E chiese la celeberrima domanda: "Chi pensate che sia questo qui?", riferendosi evidentemente al doppio malvagio di Cooper, che lui aveva già incontrato. Che questa scena per Jeffries sia l'ultima e accaduta dopo tutti i fatti della terza stagione? Quasi come una sorta di ultimo sforzo per avvertire tutti del pericolo prima di svanire? Sappiamo che, molto più di altri, è in grado di viaggiare nel tempo, e questa scena potrebbe essere anche un avvertimento simile a quello dato da Annie a Laura nel passato.



Questo ennesimo splendido episodio (lo scriviamo ogni volta, è vero, ma a noi sta piacendo un sacco, che vi devo dire?) è dedicato al mitico David Bowie e probabilmente questo significa anche che non lo vedremo più, a meno di utilizzi "creativi" come la testa di Briggs, lasciamo ogni speranza, era già troppo malato per recarsi sul set purtroppo. Poi se mi sbaglio insultatemi pure, tanto sarò abbastanza felice da farmi scivolare gli insulti addosso! 

Permetteteci un omaggio: 




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Diane ci sorprende ancora, a quanto pare Janey-E sarebbe la sua sorellastra, con cui non parla da anni. Un risvolto quasi da soap-opera, con tanto di incredibile coincidenza nel non aver mai visto per sbaglio in tutti questi anni una foto del cognato.
Negli scorsi episodi, con gli ultimi sms scambiati tra Diane e il suo interlocutore, sapevamo che non aspettava altro che Gordon e Albert le chiedessero di Las Vegas , noi avevamo ipotizzato si riferisse a Dougie/Cooper e adesso sembra che ne abbiamo la conferma. È chiaro che lei e il suo interlocutore (io presumo sia Philip Jeffries) vogliano spingere l’FBI a trovare Dougie e forse la parentela di Diane con Janey è solo fittizia, un codice simile a quello di Lil in Fire Walk With Me per portarli sulla pista giusta senza scoprirsi troppo.

Un lavavetri alla finestra riesce a risultare inquietante, insopportabile e allo stesso tempo in qualche modo esilarante, così come la sfuriata dell’Agente dell’FBI a Las Vegas e i macchinari anni 90 e altamente sopra le righe cosparsi per la stanza, giocano con ironia sui cliché del genere investigativo.


È molto bello anche che la puntata si apra con un siparietto telefonico tra Gordon Cole e Lucy, è divertente vederli interagire, con Gordon che le domanda se sia sempre stata lì per tutto questo tempo. Una domanda che mi ha fatto molto sorridere perché nelle prime stagioni si notava tantissimo l’onnipresenza di Lucy al dipartimento dello sceriffo, quasi come se non se ne andasse mai.


A Twin Peaks, Chad viene arrestato (tutti odiano Chad) e Bobby, Andy, Hawk e lo Sceriffo Truman si dirigono finalmente al Jack’s Rabbit Palace in sequenze tra i boschi che ricordano molto le prime stagioni e visivamente anche un po’ il Mago di Oz, intenti a percorrere il sentiero di mattoni gialli per poter arrivare dal mago.



Il posto indicato dal Maggiore Briggs, ricorda molto il cerchio dei sicomori a Glastonbury Grove, quasi come se fosse il suo opposto, sono probabilmente localizzati l’uno molto lontano dall’altro, è circondato da nebbia e elettricità (il fuoco moderno della mappa di Hawk?)


Trovano Naido, caduta nel nostro mondo in seguito agli eventi della terza parte. Nell'orario esatto indicato da Briggs il Gigante porta Andy nella stessa stanza in cui vediamo Cooper nei primi episodi, scopriamo il suo vero nome, si presenta come il Fireman con un saluto tipico degli indiani d’america, non so se la traduzione data da Sky, Fuochista, sia poi così errata nel caso di questo personaggio. Sappiamo da Hawk che il fuoco può essere utilizzato da entrambe le Logge, è un elemento neutro. Lo stesso Gigante fa apparire un cartoccio tra le mani di Andy, da cui sale del fumo, grazie al quale Andy vedrà le “diapositive” del Fireman. Vediamo Experiment vomitare il male e la nascita di BOB, il Convenience Store, abitato dai Woodsmen, la morte e il sacrificio di Laura ritratta nella sua famosa fotografia contornata da angeli (un immagine un po’ trash ma che richiama l’angelo di FWWM), la stessa Naido e i due Cooper. Poi il telefono della polizia segnala una chiamata e vediamo Andy portare Lucy in una stanza. Che la stia preparando a vedere il doppleganger di Cooper? O ha a che fare con Wally Brando? Ha sicuramente un significato importante visto quanto ci si sofferma l'inquadratura. Forse avevamo avuto ragione quando all'inizio abbiamo sospettato che Wally fosse morto e che il giovane che si presenta dopo tutti questi anni sia servito per donarle un senso di chiusura, per farle trovare la pace (adesso possono trasformare la cameretta in studio)?
Quando il Gigante congeda Andy, vediamo riapparire tutti al tronco del Jack Rabbit, in più copie, come se le linee temporali fossero sfalzate e si stessero ricongiungendo.
In ogni caso, il Fireman ha chiesto a Andy di tenere Naido al sicuro, in cella. È stato strano vederlo agire con tanta decisione, e probabilmente è stato scelto proprio perché il più ingenuo e puro di cuore. Mi chiedo però da cosa debbano proteggere Naido e perché. I Woodsmen potranno mai essere tenuti fuori da una semplice prigione? Ne abbiamo visto uno di fianco ad Hastings che sicuramente è entrato evaporando così come ne è uscito.
Naido non parla nemmeno nel nostro mondo, è come se fosse anche sia sorda che muta, e si limita a emettere versi simili a quelli di una scimmia, imitata da un uomo sanguinante nella cella accanto.
Quest’uomo potrebbe essere il famoso Billy? Ha bocca e naso sanguinanti esattamente come nel sogno di Audrey.

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Sarah evil Palmer rivela finalmente se stessa seccando brutalmente con un morso alla gola un fastidioso omuncolo pervertito (Sarah sei tutte noi!), per una volta che voleva solo mangiare qualcosa al bar. Come? Il Bloody Mary non è mangiare? Ditelo a Karen di Will and Grace! Fatto sta che anche lei può togliersi la faccia come Laura, ma quello che rivela è l'esatto opposto, dentro di lei c'è il male puro, nero, nero, nero. 


"Do you really wanna fuck with this?"
Il dito annerito è quello dello spirito, come ci fece notare Gordon, qui evidentemente diventato malvagio, idem il sorriso, che è quello di Laura, ma in reverse


Come notato da Welcome to Twin Peaks, i segnali della trasformazione di Sarah c'erano già dalla prima parte, per chi ha saputo coglierli. Genio Lynch e attrice strepitosa Grace Zabriskie. L'ho già detto? Lo so, lo so.
                               
Nella rivisitazione dark di Invitation to love, scopriamo anche qualcosa in più di Tina e Billy.
Tina, a quanto pare, non è la moglie e non ha alcuna parentela con lui. Ne è l'amante. Certamente però, per come sono andati gli eventi sembra essere entrato in contatto con qualche Woodsmen o entità.  Audrey, deve essere entrata in qualche modo in contatto con la Loggia per poter sognare cose così chiare e precise, e può essere anche possibile che se si trovi in un’altra dimensione dove possa spiare le conversazioni del RoadHouse. E se Audrey stessa fosse una sorta di Tulpa ? Il fantasma di se stessa, intrappolata in una realtà creata dalle sue paure? Il prossimo episodio si intitolerà "There's some fear in letting go" che possa riferirsi a lei ? Dovrò forse trovare il coraggio di lasciare andare se stessa una volta per tutte?

Bellissimo il pezzo di Lissie, comunque. Non la conoscevo, grazie anche per questo, maestro.

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E' una partita a scacchi, quella tra le due Logge. Così come Mike e The Arm, muovono Dougie, il Fireman muove i suoi pedoni, una prova è proprio il racconto di Freddy, collega di James nella sicurezza del Great Northern. In pieno stile fumettoso, ha un guanto da giardino alla mano, in modo permanente, e che grazie al Fireman gli dona una super forza nel pugno. Venuto a Twin Peaks, secondo le direttive del Gigante (finché non sapremo se è effettivamente il Gigante o un altra entità, lo continuerò a chiamare anche così per affetto) non sappiamo ancora con quale scopo. si ritroverà a ostacolare i piani dei "cattivi" di Mr C. probabilmente, e chissà che non assisteremo a una vera e propria scazzottata tra pugni potentissimi e non sarà proprio Freddy a sconfiggere il malvagio doppleganger una volta per tutte.



James nel frattempo, va a controllare i forni e sente lo stesso rumore continuo, udito anche da Ben Horne e Beverly. La Loggia si sta muovendo, o è solo lo spirito di Josie ? Oppure è proprio Audrey Horne la causa di quel rumore? E dietro la porta inquadrata tanto a lungo cosa si nasconde? Forse un portale diretto con la Loggia?

Nel libro di Carrol, nella trama era onnipresente una partita a scacchi
La partita a scacchi tra male e bene è in corso da sempre, sono mosse che incrociano i destini di molte persone, e tutti convergono a Twin Peaks. Una nuova forma di male ha rivelato il suo vero volto. Qualcosa è successo e sta succedendo. E noi continuiamo ad aggirarci in un Paese Delle Meraviglie corrotto, nella materializzazione delle visioni e dei sogni di Lynch che ha creato un intero mondo, nel quale ognuno di noi ci mette del suo con le proprie interpretazioni e teorie, creando sempre mille scenari possibili e diversi.

Mancano quattro puntate alla fine di questo sogno, meraviglioso e inquietante allo stesso tempo. "There's some fear in letting go" andrà in onda stanotte alle ore 2:00 e sarà il quindicesimo capitolo. Chi pronuncerà la frase del titolo? Noi abbiamo ipotizzato possa essere relazionato a Audrey, ma dopo "Let's rock" e "This is the chair" abbiamo imparato che i titoli di questo spettacolo non sono affatto prevedibili all'interno dell'episodio.

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Articolo di Cristina F.

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