Nel sesto episodio di Star Trek: Discovery abbiamo visto il ritorno di Sarek, dopo la breve apparizione nel doppio prologo della serie. Gran parte dell'episodio era dedicata al suo difficile rapporto con Burnham e alle sue scelte, che hanno avuto un grande peso nella sua vita. A questo proposito James Frain, in un intervista a TvLine, ha parlato del suo personaggio, del suo complesso legame con Burnham e delle difficoltà derivate dall'interpretare un Vulcaniano.
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-Il rapporto fra Sarek e Burnham è davvero difficile; lui è protettivo con lei, ma al tempo stesso è molto scostante. È una sorta di tira e molla.
"Penso che sia come lei lo conosce, di sicuro, e penso che sia probabilmente come lui conosce se stesso. Lui ha uno spettro davvero dinamico ed è molto audace per il modo con cui ha scelto di vivere la sua vita. Ha sposato un'umana. Ciò lo ha reso un bersaglio. Ci sono persone che vogliono ucciderlo per questo. Ha adottato una bambina umana, e c'erano persone che volevano ucciderla. Perciò lui ha messo molte cose in piedi, ma allo stesso tempo, lui è un Vulcaniano. Lui in questo episodio riconosce quanto siano diverse la cultura vulcaniana e quella umana e in quale difficile situazione si trovasse Burnham. Penso che lui non lo abbia mai compreso. E penso che sia molto bello che lui ora lo realizzi. Ma c'è un enorme conflitto interiore che, nella serie originale, abbiamo visto in Spock e che ora qui vediamo in Sarek. È come se Spock fosse figlio di suo padre."
-Sì, il Sarek di Discovery è davvero troppo ribelle per essere un Vulcaniano. Lui respinge molte usanze del suo popolo.
"Assolutamente. Penso che sia molto chiaro, nel flashback, quando gli dicono 'Sei andato troppo oltre ed è necessario che ti teniamo a bada', e gli danno una scelta punitiva da fare, il che, ovviamente, è devastante per lui. Ma lui non poteva non scegliere Spock. È suo figlio. Lui è mezzo Vulcaniano, e loro semplicemente hanno detto 'Preferiremmo avere il più Vulcaniano dei due'. Non volevano Michael, e loro danno a Sarek di portare questo fardello."
-Sarek ha scelto Spock invece di Burnham, ma poi Spock lo rifiuta e invece si unisce alla Flotta Stellare. Sarek prova un certo rancore per la Flotta Stellare a causa di questo?
"No, non penso che ci sia del risentimento. Lui ha un grande rispetto per la Flotta Stellare e il capitano Georgiou. Lui l'ha scelta come il capitano che avrebbe dovuto educare Michael. È Michael che sente questo come una sorta di retrocessione. Ma in verità, come confessa in questo episodio, lui l'ha delusa. L'ha messa in una situazione impossibile, e poi la piazza in una situazione migliore dove lei può stare con la sua specie e apprendere chi è come essere umano. Non poteva farlo per lei. Lui viene ammonito per aver fatto una scelta emotiva, e lui deve in qualche modo aggrapparsi ed essere molto clinico su come lo dirà a lei, perchè gli è stato detto di essere così. Spesso penso ai Vulcaniani come ai samurai: una società molto codificata e rigida, ma nobile ed onorevole. Non ti aspetteresti mai che un padre samurai diventi un hippie solo perchè vuole la pace. Non può completamente allontanarsi da se stesso. Ma le da' un pezzo della sua anima, e non è una cosa da poco. Perciò è una cosa molto ricca e complessa, il suo rapporto con Michael e quello con la Flotta Stellare."
-Abbiamo anche visto la moglie di Sarek, Amanda Grayson, per la prima volta nella serie, un grande Easter egg per i fan. Vedremo di più della loro relazione? Perchè non abbiamo visto moltissimo nelle vecchie serie.
"No infatti, ed è uno dei punti di partenza, quando vedi Sarek come un uomo più giovane. Lo abbiamo semplicemente accettato nella serie originale 'Oh, ha sposato un'umana e questa è la storia passata di Sarek.' Ma poi ci siamo detti 'Aspetta un'attimo... ha sposato un'umana? E come è successo?'. È meno straordinario che abbia adottato Michael che il fatto che abbia sposato Amanda e che abbia avuto un figlio con lei. Quello precede Michael. Perciò sì, penso che sia molto di più da esplorare in questo senso, drammaticamente parlando, e non vedo l'ora di vederlo."
-Come attore, come approcci l'interpretare un Vulcaniano, il quale non mostra affatto emozioni? Sembra quasi l'opposto della recitazione stessa.
"Lo so... è davvero difficile. Io costantemente mi confronto con i registi mentre giriamo 'è calibrato bene?'. Sembra come camminare sul filo del rasoio. Se non hai emozioni, allora non c'è niente lì. C'è una considerevole repressione, come potresti trovare nella società samurai o anche nell'Inghilterra del diciannovesimo secolo, quando le persone operavano in modo molto strutturato. C'è una tensione fra come si comportano e come sono dentro... e penso che per me sia la vera chiave di Sarek."
Fonte: TvLine
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