STAR TREK: DISCOVERY - Kurtzman racconta come è avvenuto il casting per Burnham, cosa ne pensa Jason Isaacs di William Shatner e dati audience per il primo episodio!


Continuiamo a parlare di Star Trek: Discovery, la nuova serie del noto franchise sci-fi che lo ha riportato in TV dopo dodici anni. Vi proponiamo il racconto del produttore Alex Kurtzman sul casting per il personaggio di Michael Burnham, l'opinione di Jason Isaacs su William Shatner e i dati dell'audience per il primo episodio.

ARTICOLI CORRELATI: STAR TREK: DISCOVERY - Recensione 1x01 "The Vulcan Hello" e 1x02 "Battle of the Binary Stars"


Come riportato da TvLine, il produttore Alex Kurtzman racconta che per trovare l'interprete per la protagonista Michael Burnham, ci sono voluti diversi mesi e innumerevoli audizioni, una cosa che francamente non lo ha mai preoccupato "Direi, con un po' di rimarcabile e spaventosa consistenza, che ogni parte perfetta che ho mai scritturato per una serie è venuta all'ultimo momento. Ciò è sempre stato un mangiarsi le unghie. Una strana karmica regola di casting che non comprendo del tutto, ma è molto consistentemente vera."
E quell'impresa ansiosa ha fruttato loro l'arrivo di Sonequa Martin-Green nel ruolo del primo ufficiale Michael Burnham, la prima donna afro-americana a guidare un cast di Star Trek (eguagliando la sua controparte maschile Avery Brooks in Deep Space Nine nel lontano 1993). Un umana cresciuta su Vulcano, con Sarek come suo mentore, ella deve cercare di bilanciare la sua concezione vulcaniana, fredda e analitica, con la sua calda emotività umana, e perlopiù è in grado di impugnare un phaser in una scena d'azione; probabilmente la sua esperienza in The Walking Dead le è servita.
"Trovare l'attore giusto per il ruolo è stato un ordine alto. Lei deve avere questa notevole dualità dentro di lei... altamente emotiva. ma in modo che sia contenuta. Lei sta combattendo fra le due parti di se stessa. Diversamente da Spock, che per metà umano e per metà vulcaniano, lei è interamente umana, ma è stata addestrata con l'ideologia vulcaniana del sopprimere le emozioni ed è molto intenso per lei... puoi vedere quel combattimento avvenire in ogni momento. Quello era la singola cosa più importante per definire il personaggio e penso che avevamo un certo senso nel vedere che Sonequa comprendesse ciò. Nella scena dove lei sale a bordo della Shenzou, lei è molto più fredda. Per vivere fra i Vulcaniani lei non poteva esprimere la sua umanità in alcun modo... perciò quando fa i primi passi sulla nave e incontra un capitano caloroso e gentile, poichè le altre specie sono più disinvolte di quanto lo sia lei... è molto dissonante per lei. Quell'adorabile apertura di occhi che le sta accadendo alla fine di quella scena fa capire che ci sarà molto più di questo nella serie."
Un altro aspetto che viene alla luce riguardo all'interprete era la maestria nel gergo prettamente tecnico del franchise: "È una cosa ardua da imparare con gli attori. Se hai l'abilità di smuovere la lingua oppure no. E se non ce l'hai, tutto ci sconvolge su se stesso... e quando Sonequa ha letto, abbiamo tutti fatto un sospiro di sollievo, perchè ha portato un istantanea autenticità al ruolo. Era molto chiaro che il linguaggio non sarebbe stato difficile per lei. Sto cercando fra le linee per quello che gli attori fanno quando leggono. Li coinvolgo con il volto e con gli occhi? Vedo un'intera vita emotiva negli occhi? Era estremamente chiaro che ciò con lei stava accadendo.Perciò siamo stati molto molto fortunati."

ARTICOLI CORRELATI: STAR TREK: DISCOVERY - Alex Kurtzman parla delle morti shock, i Klingon e un reset!





Passiamo ora a una intervista fatta a Jason Isaacs, che nella serie interpreta il capitano della USS Discovery Gabriel Lorca, dove parla del leggendario interprete di James T.Kirk, William Shatner, e non solo.
L'attore racconta come è girare le scene all'interno della serie : "Bhe, non voglio dire che non sia divertente perchè questa è un intervista per promuovere Star Trek. Ma a dire il vero non lo è. Le scene davvero divertenti sono quelle fra esseri umani che parlano fra loro. Ce ne saranno molte in questa serie, che è davvero diversa dagli altri Star Trek. C'è molta più interazione emotiva e personale della trama. Quello che stavi vedendo era una cosa strana perchè io guardavo uno schermo e c'erano una serie di navi e cose che stanno per esplodere. Mi piacciono le scene che parlano delle persone. Quello che cerchi come attore è qualcosa che sia coinvolgente a livello umano. Stranamente, non leggo le battute prima di andare sul set, puoi sempre assorbirle durante le prove. Ma quando è una serie di venticinque sequenze di navi che esplodono, è davvero difficile da fare."
Sulla sua passata esperienza con il franchise: "Per me la più significativa è stata con la serie originale, sdraiato sul divano a guardarla con i miei genitori. Ho visto ogni episodio molte volte. C'è un episodio che mi ha fatto venire gli incubi e l'ho recentemente mostrato ai miei figli di 11 e 15 anni. Loro sono molto resistenti quando si tratta di guardare le grandi cose del passato ed è stato difficile per me. Ma gli ho mostrato loro 'Miri', quello dove vi è quel pianeta popolato solo da adolescenti e loro erano assolutamente entusiati e volevano vedere di più."
La sua opinione su William Shatner: "È un genio! Lui eleva il suo dialogo e lo rende epico e veritiero. È così dura porre dei dialoghi, ma lui riusciva a vendere tutto. La gente che lo ritiene troppo teatrale sono persone che rispondono ad altri che fanno impressioni divertenti su di lui. Se guardi la serie originale lui è assolutamente brillante. Era uno dei migliori attori Shakespeariani in Canada. Lui porta quel livello di profondità e elevati epici standard a quello che apparirebbe ridicolo. Lui e Leonard Nimoy insieme erano un duplice genio. Chiunque pensi che siano troppo teatrali dovrebbero provarlo a farlo loro. Io sto provando a farlo ora e vi assicuro che non è facile."
La sua reazione all'offerta del ruolo "Avevo del terrore veramente. Solo l'idea di sedermi sulla sedia del capitano, dato che ero cresciuto nel guardarlo. Tutto quello che mi spaventa è quello a cui corro incontro, perciò tendo a buttarmi dagli edifici o dagli aeroplani o accettare partecipazioni pubbliche. cose che generalmente fanno tremare le persone comuni. Così pensai che fosse un idea folle. I produttori mi dissero le ragioni per cui la serie non era una tipica serie di Star Trek. Perchè si parla di Michael Burnham e lei è fantastica. Uno dei miei migliori amici è su The Walking Dead e ho avuto un grande interesse nel suo lavoro. È più serializzata, il che è insolito. E mi dissero, e non voglio rovinarvi la sorpresa, che questo ruolo mi da qualcosa da recitare. Oltre il divertimento di dire 'Energia! Phaser al massimo! Scudi al massimo' in circa dieci secondi, volevo fare qualcosa che cadesse da qualche parte nella plancia di quello che so fare, che sarebbe pretendere di essere persone che hanno segreti e hanno cose a cui tengono. Mi hanno dato diversi succosi spunti. È difficile parlarne perchè c'è una storia complicata e strutturata che non è tipica di una serie come questa. Quando parli di Star Trek, le persone pensano perlopiù ai phaser, ai Klingon, alle uniformi e al resto, ma tutto diventa frivolo se non puoi fare ciò che fai come attore, che sarebbe essere emotivamente coinvolto nelle cose che sono vicine."

ARTICOLI CORRELATI: STAR TREK: DISCOVERY - I produttori parlano del dilemma di Michael Burnham! e STAR TREK: DISCOVERY - Perchè la protagonista si chiama Michael, il cast parla in Klingon e svela il loro momento Trek preferito e protesta contro Trump!
 

Riguardo all'uniforme: "Pensai, 'come indosserò questa cosa?' e che andrò a razioni dimagranti per un po' e anche in palestra. Tutti l'abbiamo fatto. Ora mi sta meglio rispetto che nel terzo episodio. Mandai un email ai produttori dicendo 'vi prego non fatemi indossare quella orribile mostarda' (rif. all'uniforme gialla della serie originale) e loro mi dissero 'tranquillo, è blu'. Persino William Shatner la fece franca e nella terza stagione era molto snello. Io ho gli occhi blu ed ero estremamente sollevato."
Sul suo personaggio: "Assolutamente incasinato. È chiaro quando lo incontri che è un uomo con contrastanti progetti. Sembra che abbia un interesse in Burnham, il che è sorprendente. Sono interessato ad aiutarla a riprendersi il suo... non so se posso dirlo... La nostra relazione non è antagonistica. Il che è strano perchè nel mio background vi sono un paio di antagonisti di certo livello, ma ho anche interpretato personaggi eroici. Generalmente non accetto un lavoro a meno che non ci sia qualcosa di interessante che penso di poter fare in esso. Più la sceneggiatura è sfumata, migliore appaio come attore, è pura vanità. La parte più divertente per me è stata quando ho detto 'Energia' per la prima volta. Ti teletrasporti dentro e fuori come si faceva negli anni 60. Dici la parola, stai lì per un minuto, poi lasci il set e loro continuano a girare. Praticamente tutti i momenti simbolici: tenere un phaser, teletrasportarsi, affrontare un Klingon, tenere un Tribble. La frase 'Sarò un capitano in Star Trek' era a caratteri cubitali, come un tweet di Trump. Poi una volta che sei lì, è come ogni altro ruolo. Per quanto ridicola possa sembrare la fantascienza, diventa decisamente reale in questo caso. Devi immaginare di esserti addestrato nella Flotta Stellare, che sei in battaglia, che sei un leader e il divertimento finisce. Esso passa poi alle persone che lo guardano. Fortunatamente è un bel gruppo di persone e Sonequa è l'ape regina, organizza raduni e pranzi. Fa una gran differenza per gli attori sul set.
L'aspetto più intenso: "Bhe, è una cosa enorme e con un gran budget. Devi servire un milione di bisogni. La sfida è restare fedele a ciò che c'è all'interno e non farti trascinare dalla trama, dagli effetti e dai giocattoli. Alla fine, è esattamente come fare 'dinner theater'. Qualcosa di veritiero e interessante deve accadere fra due persone. Se fosse solo recitare una trama, le persone spengono tutto. Come nella scena che stavo girando. C'è una nuova tecnologia (l'occultamento Klingon) che il capitano Lorca non ha mai incontrato. Perciò da una parte sono spaventato. Dall'altra, non voglio mostrarlo all'equipaggio. Anche questa è una sfida e a me piacciono le battaglie e la guerra e sono certo che ci sia un modo per superarlo. Sono questi i momenti davvero interessanti."
Un aneddoto dal set: "Quando combatti coi Klingon, sono dei tizi grandi, grossi e brutti. Ma le loro facce si rompono se le tocchi. Le protesi sono davvero molto fragili. Perciò devi combattere tanto teneramente quanto in modo aggressivamente violento. C'è stata anche questa bizarra ripercussione online sulla diversità etnica del cast. Penso che loro non capiscano del tutto che cosa è Star Trek innanzitutto. È sempre stato su questo.
Sull'impatto mediatico della serie e sulla produzione lunga: "C'è persino una coppia gay nella serie ed essa va ad approfondire le vite private dei personaggi. Penso che sarà sorprendente per i telespettatori. Solo l'interesse per questo è davvero folle. Postai su Instagram una foto del copione con tutte le frasi cancellate, dove vi era evidenziato solo il mio nome. Ma poi esce fuori che degli hacker sono riusciti a giocarci un po' e ad estrapolare una frase, su cui ci fu un dibattito. Ciò che è davvero affascinante è come i fan si sbaglino su cosa sia la serie e su chi fa cosa. Ci sono dei colpi di scena genuinamente sorprendenti. I copioni sono circa di 60 pagine, mentre gli accordi di segretezza ne hanno trecento.[...] Le persone guardano molto i dettagli, quanti bottoni ci sono nei miei pantaloni, dove qualcuno è posizionato in plancia, se il comunicatore è aperto o meno. Se vi dicessi qualcosa, sono autorizzati a farmi qualunque cosa. Vero che la produzione ha avuto tempi turbolenti e non è un segreto. Ma è anche vero che Game of Thrones ha rigirato parte del suo pilot, Westworld fu sospeso per un po' e Titanic raddoppiò il suo budget. Niente di questo conta, nemmeno è una garanzia di successo. Ma ho fatto molte cose che hanno avuto tempi turbolenti."

ARTICOLI CORRELATI: STAR TREK: DISCOVERY - Alex Kurtzman spiega i primi due episodi!



Concludiamo con i dati audience del primo episodio, andato in onda sul canale CBS. L'episodio è stato visto da 9.6 milioni di telespettatori, nella timeslot 8.50-9.50 PM, totalizzando un rating di 1.9 nella fascia di età 18-49. Le previsioni parlano di 15 milioni di telespettatori per le repliche a sette giorni di distanza e l'episodio ha portato un inaspettato aumento alle sottoscrizioni per il servizio streaming CBS All Access, nonchè il riconoscimento come argomento social non sportivo nella giornata di Domenica.

Fonti: TvLine, Ew.com, Deadline

Un saluto alle affiliate 
Multifandom
Talk About Telefilm 
British Artists Addicted
Serie tv concept

Sonequa Martin-Green Italia    

Multifandom il mondo che non c'è 


Collabora con noi!
Stiamo cercando autori per news e recensioni di American Horror Story, Agents of S.H.I.E.L.D., Inhumans, Jessica Jones, The Punisher, Iron Fist, Daredevil, The Defenders, The X-Files, Arrow, Legends of Tomorrow, Supergirl, The Flash, Hawaii Five-O, Homeland, Empire, House of Cards, Mr. Robot, The Deuce, IZombie, Luther, This Is Us.

Inoltre newsers per The Originals, The Handmaid’s Tale e Narcos.
È richiesta un'ottima conoscenza della lingua italiana e una buona conoscenza della lingua inglese.
SCRIVETECI! contatti@lostinaflashforward.it


Non perdere neanche una notizia! Seguici sulla pagina Facebook o sul nostro Gruppo o su Twitter.
 
Condividi su Google Plus

Articolo di Ada Bowman

0 commenti: