Il lato oscuro del viaggio nel tempo.
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E così, dopo dieci episodi di passione, arriviamo finalmente alla resa dei conti con Kasius e al tanto atteso ritorno a casa.
Questo in soldoni è ciò che avviene nel finale di metà stagione, e possiamo parlarne subito senza stare a girarci intorno perché in fondo abbiamo sempre saputo che l'alieno blu non avrebbe visto riuscire nemmeno uno dei suoi piani, come pure non si è mai trattato di "se" ma di "quando" i nostri eroi sarebbero tornati al passato.
Il punto è che la peculiarità di "Past Life" non sta tanto negli eventi principali, e neanche troppo nelle pur sempre apprezzate rivelazioni. No, la vera sorpresa stavolta risiede in un cambio d'impostazione radicale che prende una serie di fantascienza fumettistica e la distorce fino a generare un capitolo estremamente crudo e lugubre, il quale si distacca dai precedenti sia per i temi che soprattutto per i toni con i quali questi temi vengono affrontati.
Tanto il linguaggio narrativo quanto quello prettamente visivo dipingono un mondo che offre poco e niente in cui sperare, lasciando lo spettatore abituato a ben altri affreschi spiazzato di fronte a tanta durezza.
Qui ho avuto davvero paura |
Il momento più terrorizzante arriva proprio all'inizio, quando Kasius discute dell'eventualità di riportare in vita Sinara con la sua tecnologia presa in prestito da Ra's Al Ghul.
Fortunatamente il medico di fiducia ritiene che la loro versione del Pozzo di Lazzaro non sia altrettanto efficace e che, date le ferite della signora delle biglie, l'intervento sia impossibile.
Il povero dottore paga a caro prezzo il suo intervento, ma grazie a lui l'episodio ci risparmia il ritorno di un personaggio che, come si evince dalle mie recensioni, ho apprezzato davvero poco.
Livido di rabbia, Kasius ordina al suo allenatore di fiducia di mandare gli inumani rimasti in palestra ad affrontare Coulson e gli altri, ma ancora una volta la risposta non è quella in cui sperava. Lungi dal lasciarsi fermare dall'inadempienza dei suoi stessi sottoposti, il puffo tira fuori un'antica ricetta di famiglia e forza l'allenatore a un assaggio mortale che ha come effetto collaterale la tipica forza sovrumana alimentata da una spietata follia omicida.
Naturalmente il povero malcapitato viene fermato in pochi secondi dagli agenti dello S.H.I.E.L.D., i quali nel frattempo hanno insegnato agli umani ora ribelli che il vero punto debole dei Kree è affrontare gli scontri a fuoco sempre e solo con armi da taglio.
Evidentemente tutte le copie del film sono andate perdute |
Il piano di Coulson consiste nell'usare Flint per recuperare tutti i pezzi del monolite che galleggiano nello spazio a migliaia e migliaia e migliaia di chilometri di distanza per ricostruirlo e infine riattivarlo grazie al macchinario custodito nello Zephyr, dove Enoch monta una coraggiosa guardia che infine porta l'essere artificiale ad affrontare apertamente i soldati Kree restando mortalmente ferito.
Deke decide di tornare indietro a dare una mano, e quando finalmente il monolite è pronto per essere utilizzato entrambi si sacrificano eroicamente permettendo così agli agenti di tornare indietro come diceva la profezia di Robin.
Tutto finito? Neanche per sogno, perché ora è arrivato il momento di affrontare la parte centrale dell'episodio, quella dedicata all'incontro tra Yo-Yo e il misterioso veggente di cui parlava Kasius e che scopriamo essere Yo-Yo stessa, la quale una volta tornata indietro finirà nelle mani del puffo e vivrà il resto della vita da prigioniera in attesa di reincontrare se stessa in un tipico e inquietante loop temporale.
La parte disturbante è che negli anni trascorsi la poverina è stata ogni volta uccisa e poi riportata in vita, e anche se non ce ne sarebbe bisogno vediamo con i nostri occhi l'effetto che questa procedura ha avuto su Tess.
Il dialogo tra le due è qualcosa di angosciante e a tratti mette i brividi, specialmente alla fine quando la nostra Yo-Yo tenta inutilmente di convincere l'altra a seguirla.
Lugubre a dir poco è anche la scena in cui Mack assiste all'uccisione della Yo-Yo prigioniera da parte di Kasius, il quale in un ultimo disperato tentativo di rivalsa ingerisce la miscela di cui sopra e ancora una volta dimostra che se non sai combattere non c'è doping che tenga.
Stavolta voglio la mia cintura marrone |
L'episodio si conclude con Flint e Tess che contemplano un mondo in rovina ma finalmente libero da Kasius, decisi a ricostruire dal nulla guidando un'umanità che per la prima volta guarda al futuro con speranza.
Non ci è chiaro se questa linea temporale verrà riscritta quando gli agenti eviteranno il cataclisma o se invece si tratti di un futuro alternativo tipo quello di Trunks, fatto sta che con questo episodio diciamo addio a colonie e alieni blu per tornare a concentrarci dal prossimo sul tragico evento da evitare, cosa che in effetti Daisy aveva cercato di fare già questa volta tentando di convincere Coulson e May a lasciarla indietro. Interessante la risposta di Phil, che sembra essere cosciente della ferita mortale procuratasi durante il combattimento con l'allenatore folle.
Stando alla Yo-Yo del futuro, l'unico modo per cambiare le cose è che gli agenti lo lascino morire invece di salvarlo innescando, non sappiamo come, la catena di eventi che porterà Daisy o chi per lei a distruggere ogni cosa.
Un capitolo questo davvero ricco di spunti sia grandi che piccoli, come la reazione di Gemma alla spietata freddezza calcolatrice con la quale Fitz, ormai pienamente in sintonia tanto con il lato luminoso quanto con quello oscuro della Forza, fa fuori tre guardie Kree in stile horror asiatico. Ma anche l'epilogo di Kasius, che arriva a gettare tutto per compiacere il padre, aggiunge dramma a una storia che ha preso davvero una piega sinistra rispetto ai tempi in cui ci si preoccupava di far recuperare la memoria a Lady Sif (l'amica di Thor apparsa nella prima stagione).
In attesa del ritorno degli agenti fra quattro settimane possiamo investire il nostro tempo nell'elaborazione di qualche teoria.
Ad esempio, immaginando che impedire la distruzione della Terra occupi il resto della stagione, ci viene da pensare se non sia davvero Thanos il distruttore di mondi in questione, perché è difficile immaginare che le avventure degli agenti dello S.H.I.E.L.D. non vengano influenzate dalla visita sempre più prossima dell'alieno viola (o fucsia?).
Forse gli eventi che vedremo nel film, che difficilmente(*) mostrerà un collegamento con la serie , dal punto di vista degli agenti saranno resi possibili grazie al loro invisibile operato.
Certo, sarebbe davvero una sorpresa vedere Phil fare ritorno alla serie madre e informare gli Avengers formatisi in seguito alla sua scomparsa che è ancora vivo e operante, ma non ci conterei fossi in voi.
Dopo questo episodio le avventure degli agenti si prendono una pausa di quattro settimane, ma visto che in Marvel Cinematic Universe non ci abbandona mai vi ricordo che Black Panther, la prossima pellicola della serie prodotta da Kevin Feige, approda nella sale la prossima settimana.
Per il momento è tutto, come sempre a presto e restate con noi.
(*) In questo contesto "difficilmente" sta per "senza alcun dubbio".
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