STAR TREK: DISCOVERY - Jason Isaacs commenta la dipartita di [SPOILER]!


*SPOILER SE NON AVETE VISTO LA 1x13*

Chi ha visto il tredicesimo episodio di Star Trek: Discovery, saprà che questo episodio ha visto una morte davvero scioccante, anche per chi disprezzava il personaggio in questione. Stiamo parlando del capitano Gabriel Lorca, trafitto dall'Imperatrice Georgiou per poi venire gettato nel nucleo miceliale. Il suo interprete, Jason Isaacs, ha commentato la dipartita del suo personaggio a EW.com, discutendo anche il suo possibile futuro nella serie.

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-Ok, perciò in termini del Lorca dello Specchio, che è saltato fuori che fosse il Lorca che abbiamo sempre conosciuto, è davvero morto giusto?
"Ecco il punto: ho mentito costantemente a tutta la stampa sin dal primo giorno che ho avuto questo lavoro. Perciò perchè dovreste credere a qualunque cosa dica ora?"

-Beh, perchè vi è una parvente finalità alla sua storia, almeno per questa versione del personaggio?
"Direi di sì, la prognosi non è buona per lui dato che si è dissolto in mille pezzi nella telecamera. Non ci sono molte cure omeopatiche che possano aiutarlo."

-Quando hai saputo della storia di Lorca?
"L'ho saputo prima di accettare il lavoro. Mi era stato proposto il fatto che fosse dello Specchio. Io mi sono chiesto 'Che sta facendo qui? Come ci è arrivato? Cosa vuole? E come riuscirà a conseguire quelle cose?'. All'inizio loro mi dissero 'Non ne siamo davvero sicuri, potrebbero essere venti cose diverse'. E io avevo sbattuto le palpebre, dicendo 'Non sono sicuro di volere questo lavoro se non so esattamente quale sia il suo scopo, perchè in quel caso non sarei in grado di interpretarlo!'. Poi abbiamo avuto una serie di discussioni e siamo arrivati a un piano che noi abbiamo sostenuto per tutto il tempo. Allora non era soltanto facile, ma una gioia, perchè avevo quella cosa adorabile che gli attori amano e che piace alla telecamera, cioè dei segreti. Sapevo qual'era il mio scopo, perchè facevo certe cose e sapevo quando avrei abbindolato Michael Burnham, perchè la volevo. Era deliziosamente ambiguo per i telespettatori ma se lo guardate una seconda volta vedrete che era sempre stato chiaro."


-C'è qualcosa in particolare per cui dovremmo tornare indietro e guardare per la tua performance?
"Beh, vi sono i punti grossi della storia: perchè dovrei prendere una prigionera, un' ammutinata, dirottare la sua nave e promuoverla ben oltre la sua capacità, a dispetto di tutti gli altri nella Flotta Stellare? Se non per generare lealtà perchè avevo un piano a lungo termine per lei. Lei è grande, ma nessuno è così grande. Vi sono una serie di piccole cose. Il fatto che io e l'ammiraglio Cornwell, che io non potessi ricordare le circostanze a cui si riferiva. E il fatto che dormissi con un phaser in maniera paranoica. E quando sembra che lei potrebbe prendere la nave da me, la porto dritta in una trappola che devo avere in qualche modo previsto. E poi vi è il forzare Stamets a fare una serie di salti non necessari e la mappatura che stavo facendo privatamente. Ero preparato ad infrangere le regole e le direttive della Flotta Stellare. E anche quando ritorno nello Specchio, pretendendo di voler essere il vero Lorca che pretende di essere quello dello Specchio, se riesci a seguire quella logica contorta, e quando Burnham viene da me e dice che le hanno chiesto di uccidere le persone su quel pianeta e io le rispondo 'Fallo'. Non credo che Kirk e Picard l'avrebbero fatto. Questo è un tizio che aveva gli occhi sul suo premio per molto tempo e lui ci arriva molto vicino."

-Qual'è stato il suo più grande errore?
"Alla fine lui non aveva letto bene Burnham. Aveva pensato di lei come una persona pratica, pragmatica, che aveva già preso decisioni non convenzionali, che avrebbe visto la miglior opzione per lei, vale a dire restare e aiutarlo a governare questo impero e che forse l'avrebbe convertita nell'ideologia razzista a cui lui aderisce, la mancanza di assimilazione e che il mondo è più sano e migliore quando sono i potenti e i forti a governarlo e i deboli vengono sottomessi. Lui è accecato da quel genere di bigottismo e non cambierà per lei."

-Non è mai stato reso abbastanza chiaro, almeno credo, che cosa sia esattamente accaduto col vero Lorca, con cui assumiamo abbia scambiato il posto.
"C'era un vero Lorca, lui era capitano della Buran nel mondo principale. Lui si è scambiato di posto con l'altro e si è trovato capitano della Buran. Questo non è mai venuto fuori, questo dettaglio della sua storia non è mai stato messo in dialogo: Lorca mette fuori questa storia che ha dovuto sacrificare gli uomini sulla Buran e che ha dovuto distruggerli per salvarli dalla tortura Klingon. In verità, se ricordo bene, vi era una sorta di identificazione col DNA che lo avrebbe fatto scoprire e perciò lui ha fatto esplodere la nave, uccidendo tutti."

-Ma cosa sia successo al vero Lorca è ora una domanda aperta...
"Lo è."

-Ne conosci la risposta?
"Se la conoscessi, dovresti stare dietro a mia moglie, ai miei amici e ai miei colleghi per trovare la risposta. Ho mantenuto questo grande segreto per sei mesi, certamente ne manterrò altri."

-Beh, hai firmato per la seconda stagione?
"Scusami, ma è una domanda pertinente?"


-È il mio modo a trabocchetto di chiedere se incontreremo il vero Lorca.
"Oddio, ciò avrebbe decisamente funzionato se avessi il quoziente intellettivo di un calzino. Se facessi un'altra stagione, so che non dovrò indossare più quella giacca di pelle. Si è scoperto che dovevo ridoppiare ogni dialogo che ho fatto in quelle scene perchè la giacca scricchiolava come un arrugginita testiera del letto in un bordello."

-Ok, ipoteticamente, se incontrassimo il vero Lorca, come vorresti che fosse?
"Oh, neanche mi addentro in questo. In parte quello che era interessante nell'avere lo Specchio era di analizzare un qualcosa di più subdolo e sfumato di come lo abbiamo visto finora. Se ascolti i Klingon all'inizio e poi senti i Terrestri parlare della loro identità nazionale e della paura dell'assimiliazione e poi la posizione di Lorca secondo cui vi sono certe razze che dovrebbero governare, riflette
l'orrendo e divisivo razzismo che sentiamo attorno a noi oggi. Uno dei valori nell'avere lo Specchio è dire 'Queste persone che la pensano così, non sono persone di un'altro pianeta, siamo noi che permettiamo il pregiudizio e la distorsione di insinuarsi e di farci credere alle odiose cose che sentiamo'. Perciò il Lorca dello Specchio non è tanto diverso da quello vero, nello stesso modo in cui nessuno di noi è così diverso dalla nostra versione dello Specchio. Noi tutti dobbiamo guardare che non aderiamo a questi miti divisivi."

-Il fatto che il Lorca dello Specchio fosse amante di Burnham era certamente un esito interessante, uno che i fan sentivano che sarebbe accaduto. Qual'è stata la tua reazione a questo?
"Ero assolutamente eccitato, chi non lo sarebbe? Dovrai chiedere a Sonequa se lei si è sentita allo stesso modo. Io lì sono nel personaggio, perciò spero soltanto che posso persuaderla a restare con me e che saremo imperatore e imperatrice dell'Impero Terrestre per un lungo tempo a venire, finchè qualcuno non ci pugnala nel sonno. Perciò ho pensato fosse una grande idea e ciò significava che quando ero nell'universo principale avevo progetti per lei di cui lei non sapeva affatto. Lei non sente quel genere di sentimento per me. Lei sente un certo sentimento per Tyler, che diventa chiaro, ma questo va bene per Lorca perchè Tyler sta per andarsene. Particolarmente quando si scopre che lui è ora un Klingon e lei è distrutta, dentro mi sento eccitato perchè spero di essere io la spalla su cui piangerà."

-In parte mi aspettavo che Lorca dicesse a Burnham che l'amava mentre stava morendo, invece di qualcosa alla cattivo tipo 'Potevamo governare l'universo insieme'.
"È interessante che tu lo dica! Lui ha detto 'Avremmo potuto...' e poi è morto. È interessante che tu pensi che stesse per dire 'Avremmo potuto governare l'universo'. Altre persone completeranno la frase per conto loro. È un bel pezzo di scrittura ambigua."


-Ciò è interessante, hai ragione. Il tuo personaggio se ne è certamente andato con un forte episodio. Come è stato girare la scena di combattimento finale con Michelle Yeoh?
"Il combattimento è stato epico e girato in un giorno. Doveva volerci un mese, ma è televisione, perciò che cosa si fa? Michelle è una combattente brillante e può combattere sei volte più velocemente di quanto i miei occhi possano percepire, perciò è stata dura starle dietro e sembrare che stessi combattendo contro di lei e non semplicemente venire pestato da lei. Inoltre lei è davvero molto delicata, perciò quando agito maldestramente le mie grosse braccia e gambe, stavo attendo a non sciupare questa favolosa creatura. È arrivata ad essere molto contusa. La sorpresa vera è stata Sonequa perchè non avevo visto il suo combattimento; ovviamente abbiamo visto tutti quello di Michelle. Un paio di volte ho scambiato Sonequa per il suo stunt double per la stanza perchè lei si muove con movenze così pulite e con una dinamica energia. Lei sembrava come una versione Nintendo di se stessa. La cosa più dura in tutto è trovare momenti nella lotta di essere coinvolti emotivamente l'un l'altro. Non voglio uccidere Burnham, è l'ultima cosa che voglio; ho avuto questo piano in testa per molto tempo. Ed è quella pausa che mi fa uccidere perchè non colgo l'opportunità per spezzarle il collo o qualsiasi altra cosa. Ecco com'è fisicamente. Ma com'è emotivamente per me, per Jason, era un incubo. Non ho mai fatto certe cose prima; non ho mai lasciato un lavoro con un gruppo di persone che a me piacciono molto, le quali dovranno portare avanti un lavoro straordinario per anni e io non ne sarò parte. Sapevo che andando avanti, che avrei fatto solo una stagione, il che è adorabile che ora sono disponibile per altre cose. Ma è un grande svantaggio che mi manchino tutti e che loro andranno a fare cose favolose a cui sarò attaccato. Sarò un estraneo qualora facessi una visita."

-Qual'è stata la scena preferita che hai girato per la serie?
"Ogni volta che sei in plancia e sei lì con tutti i tuoi compagni e pretendi che vieni colpito dai siluri e segretamente ridi perchè uno di voi va a sinistra invece che a destra o qualcuno è caduto... Questa serie è molto intensa e seria, perciò fra i vari scatti ci mettevamo a ridere. Era perlopiù avere a che fare con altre persone e tirar su la pancia nel tentare di infilarti in queste uniformi fatte per bambole Americane. Fra uno scatto e l'altro giocavamo a tennis da tavolo, siamo usciti e abbiamo mangiato insieme, siamo andati a casa mia e abbiamo giocato. Era un mucchio molto collegiato. La roba nella telecamera era quasi irrilevante; mi è piaciuto stare con loro. Penso che vedrete del lavoro straordinario da loro. Mi è piaciuta anche la politica della serie, come nell'ultimo episodio, in cui ho reso il mondo dello Specchio chiaramente un parallelo sul mondo di oggi e i pericoli dell'estremismo."

-Qual'è il tuo prossimo lavoro?
"Ho appena cominciato a girare la seconda stagione di The OA. Loro sono delle persone follemente inventive e svincolate dai canoni delle storie tradizionali. Sono totalmente in debito con loro."

Jason Isaacs nella prima stagione di "The OA", disponibile su Netflix

-Com'è la seconda stagione in confronto alla prima?
"Non te lo dico."

-Lo sapevo, ma dovevo provarci!
"Non accade spesso che sono in cose che sono spesso legate a dei segreti. Sono appena tornato dal Sundance, dove stavo promuovendo The Death of Stalin e potevo raccontarne ogni scena. In particolare per queste due serie streaming, un enorme quantità del loro potere e gioia che danno alle persone è nei segreti e nel non sapere dove sta andando la storia. Ma fidatevi di me quando dico che per la seconda stagione di The OA non si stanno adagiando sugli allori e ripetendo la prima stagione, affatto. Sta portando avanti la storia nella maniera più audace."

Fonte: EW.com


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Articolo di Ada Bowman

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