COLONY - Recensione 3x06 "The Emerald City"


Se il quinto episodio non vi aveva sconvolto abbastanza, con la dipartita più scioccante finora mostrata nella serie, nel sesto vedremo la parte più dura e amara, data dal dolore e la colpa per quanto avvenuto al povero Charlie, il tutto inserito in un viaggio tedioso verso la possibile salvezza. Il titolo dell'episodio è "The Emerald City", altra scelta letteraria di grande efficacia, che rimanda alla celebre favola del Mago di Oz, riferendosi alla misteriosa Seattle, un blocco molto diverso e apparentemente pieno di segreti. Diretto da Sarah Boyd (Bates Motel, Fear The Walking Dead) e scritto dallo showrunner Ryan J.Condal, l'episodio vedrà due storyline distinte ma opportunamente collegate, fra il doloroso viaggio dei Bowman e la tanto lussuosa e tormentata sistemazione di Snyder.


-Algoritmo: L'episodio si apre con una scena che suscita grande interesse in termini di mitologia della serie. Un uomo viene interrogato da un tizio che noi conosciamo bene (avete presente i misteriosi individui che hanno reclutato Snyder prima dell'Arrivo?) e lui spiega che le sue risposte verranno monitorate e che dovrà dire soltanto la verità. Così l'uomo inizia a parlare del suo presidente preferito e dei suoi desideri nascosti, il tutto osservato da uno dei nuovi volti della serie, Everett Kynes, il quale non sembra affatto soddisfatto delle risposte di quell'uomo. Alla fine dell'interrogatorio l'uomo viene approvato e Kynes non sembra felice della scelta, così va a chiedere spiegazioni, dicendo che quell'uomo non potrebbe mai essere un delegato, sinonimo che il suo algoritmo è stato applicato in modo sbagliato. Il reclutatore afferma che non c'è nulla che non va con il suo algoritmo, motivo per cui l'IGA lo sfrutta per classificare in modo specifico la popolazione umana. Kynes non è soddisfatto del risultato e convinto che questo porterà a dei disastri, chiede al suo assistente di scaricare l'intera banca dati per utilizzarla nella maniera che lui ritiene opportuna.


-Ritiro di lusso: Snyder si gode la sua nuova esistenza fra le alpi svizzere, fra un buon bagno, cibo di qualità, un maggiordomo e un'auto tutta sua. A un tratto riceve la visita di Helena, chiedendogli se la sua sistemazione lo soddisfa e che c'è molto da fare per quando tornerà. Lui dice che non tornerà affatto, perchè ha tutto ciò che gli occorre, ma Helena non ne sembra convinta, accennandogli a un party nella residenza del cancelliere a cui non dovrebbe mancare.


-Il viaggio continua: I Bowman camminano in mezzo a un autostrada deserta e Katie chiede a Will di sostare, perchè Grace ha bisogno di riposarsi. Lui dice che non possono fermarsi, ma Bram dice di aver visto un cartello che indicava una città nelle vicinanze, un'occasione per controllare e fare rifornimento. Così i Bowman si fermano in un quartiere abbandonato e Will medica il braccio di Grace, mentre Katie e Bram fanno provviste per il viaggio. Will cerca di trovare un auto che funziona, mentre Katie trova dei medicinali per Grace. Bram nota una scritta all'esterno della casa, che dice "Gone to Seattle" e mostrandola agli altri, propone di andare lì, ma Will intende trovare una baita sulle montagne.


-Godersi la fama: Snyder decide di partecipare al party, con grande soddisfazione di Helena, e lei ne approfitta per fare un brindisi al talento unico di Snyder, raccontando come sia un dotato agente doppio alla folla di gente in vista. Cogliendo l'occasione per alimentare la sua fama, Snyder racconta agli invitati le sue prodezze come manipolatore e della sua meritata vittoria, e il capo consigliere dell'autorità globale gli offre persino un posto nel suo team. Helena dice a Snyder che l'Occupazione non è in un buon momento e che c'è necessita di nuove idee, che Snyder potrebbe fornire.


-Come pecore: I Bowman si accampano sulla strada per la notte e la piccola Grace inizia a sentire freddo. Intanto Bram ha trovato dei volantini su Seattle (gli stessi trovati da Broussard e Amy), dicendo che lì hanno medicine, cibo e tutto quello che occorre. Will resta perplesso al riguardo, non capendo perchè una colonia cerca di attirare le persone, ma Bram dice che è una colonia differente e che saranno al sicuro. Will dice con fermezza che non andranno in un altra colonia e Bram cerca di convincere sua madre, la quale dice che dovrebbero riposare. Will va a fare la guardia sul ciglio della strada, ma si addormenta e viene svegliato da un drone bipede che si avvicina. Così sveglia in fretta gli altri e insieme si allontanamo, ma un altro drone arriva dalla parte opposta. Naturalmente i droni non sparano, ma la cosa insolita è che si muovono come per lasciarli passare, facendoli andare avanti.


-Battere gli standard: Helena va a trovare Snyder, intento a leggere un libro sull'Impero Britannico. Lei gli dice che la situazione è peggiore del previsto, dato che c'è scarsità di manodopera. I RAP avevano calcolato che il loro nemico sarebbe arrivato dopo molti anni, ma ora potrebbe restare qualche mese di tempo e propone di attuare la rendition nelle colonie più problematiche, per poi riavviarle, una cosa che Snyder conosce come il protocollo di Seattle (da lui menzionato a Nolan nella prima stagione). Helena nota il suo interesse nella questione e vuole che lui convinca i delegati di Santa Monica e San Fernando a procedere al più presto, visto che si rifiutano apertamente. Poi lei fa' riferimento all'algoritmo ideato da Kynes e alla variabile non considerata da quest'ultimo:

"Human adaptability. The world changed radically after the invasion. And people had to change and adapt to meet it. Some did more than others. Your ceiling was supposed to be bloc governor. But here you are, the toast of the Global Authority. You beat the algorithm. You demonstrated that you are more than your sum. It would be a tragic waste of talent for you to stop your rise here." 

Nel frattempo Snyder si intrattiene con l'affascinante Elan, incontrata al party del cancelliere, la quale si occupa del nord Africa per conto dell'IGA. Lei sembra molto interessata al racconto di Snyder sulla sua impresa nel campo ribelle e naturalmente lui ne approfitta per flirtare con lei.


-L'unica alternativa: Grace inizia a peggiorare e Katie e Bram cercano di convincere Will ad andare a Seattle per salvarla. Will teme che potrebbero riconoscerli ed arrestarli, ma ormai non restano più alternative e così lui dice a Bram che deve essere d'accordo anche lui al riguardo. Il ragazzo sostiene che forse potrebbero non sapere chi sono in realtà e che potrebbero usare dei nomi falsi, come a Los Angeles, e Will da' una risposta estremamente amara:


"We can't go into this on hope."



-Incubi: Snyder si sveglia nel cuore della notte, dopo essersi sollazzato con la bella Elan. Così si alza e chiama il suo maggiordomo per farsi consegnare un rapporto su un certo incidente. Nel leggerlo, il suo sguardo va' sul nome di Charlie e a rivederlo, la sua reazione è decisamente sconvolgente, portandolo a far svegliare Helena per parlarle urgentemente.


-A mali estremi, estremi rimedi: Will riesce a fermare un'auto e chiede al conducente dove sono diretti. Lui dice che stanno andando a Seattle e Will gli spiega che Grace sta molto male e che non ce la farà se andranno a piedi. L'uomo dice che purtroppo non c'è posto, il che è vero. Will dice che non ha più soluzioni e l'uomo propone di prendere solo la bambina, per poi tornare per loro. Katie, guardando Will, dice di no, e lui suggerisce di portare anche lei con loro. La moglie del conducente dice che non è possibile farlo e allora Will, preso dalla disperazione, dice loro che hanno bisogno dell'auto, permettendo loro di prendere le loro cose. L'uomo dice di no e allora Will spara un colpo in alto e invita loro a scendere dall'auto. Spaventati, il conducente e la sua famiglia scendono dall'auto e Will, con espressione triste, dice che loro che gli dispiace.


-Odore di tradimento: Snyder invita i delegati di Santa Monica e San Fernando a cena e dopo le varie congratulazioni, propone di dare loro la gloria che meritano, dando il voto ad Helena e attuando la rendition nei loro rispettivi blocchi. I due non sono d'accordo ma Snyder dice che manterrano il loro incarico, con la differenza che la popolazione sarà diversa e che avranno una nuova fabbrica, ma continuano a rifiutarsi. Così Snyder usa il pugno di ferro, facendo entrare i Gray Hats per farli arrestare con l'accusa di complicità coi ribelli e alto tradimento.


-Fine del viaggio: I Bowman continuano il loro viaggio in auto, ma la benzina non basta, così devono continuare a piedi. Mentre camminano vedono davanti a loro il muro che circonda Seattle, segno che sono arrivati. All'esterno del blocco vi sono molte tende abitate dai molti rifugiati che attendono di entrare in città e Katie e Bram riescono a far portare Grace da un medico. Intanto Will, Katie e Bram vengono condotti in una tenda, dove vengono raggiunti da una donna di nome Iris, la quale dice loro che troverà la sistemazione più adeguata per loro. Così i Bowman si presentano come i Dalton, provenienti da Riverside e la donna fa' loro delle foto per l'archivio, dicendo che possono disporre di quello che gli occorre e che Grace è in buone mani. Intanto Will inizia a cedere emotivamente e Katie suggerisce a Bram di prendere del cibo e dei vestiti, per poi inginocchiarsi a terra con un'espressione assente, in una scena tremendamente triste.


-Responsabilità: Bram va a prendere delle provviste e ne approfitta per studiarsi la situazione. Poi torna da Will e Katie e dice loro che hanno cibo e acqua in abbondanza, computer, telecamere e molto altro. Will e Katie temono di venire scoperti e dicono a Bram di badare a Grace in caso succedesse qualcosa e il ragazzo, spaventato, dice che non può farlo. Katie cerca di fargli capire la situazione:

"None of us want any of this. You two are all we have left. Promise us you'll do this." 

Alla fine Bram promette loro che lo farà e Katie lo abbraccia.


-Di nuovo in pista: Helena viene a sapere dell'arresto dei due delegati, sottolineando a Snyder che avevano molti amici all'IGA. Lui prontamente risponde che non potrebbero mai dare torto al nuovo eroe dell'IGA per aver arrestato due traditori. Helena dice che ha lavorato molto con loro, ma Snyder dice che ora le cose saranno ben diverse, annunciando che tornerà in scena:

"At this level of the game, you need a fixer with a mailed fist, not a velvet glove. [...] I decided I didn't want to sit around, listening to the voices in my head for the rest of my life."



-Loro sanno...: Iris comunica ai Bowman che Grace sta bene e che si riprenderà presto, dicendo a Will di seguirla per un'interrogatorio. Bram preoccupato abbraccia suo padre, che viene accompagnato in un piccolo ufficio. Lei gli chiede perchè è venuto a Seattle e lui dice che lo ha fatto per cercare asilo. Lei gli dice di tranquilizzarsi, comprendendo il suo stato d'animo, e che stanno tracciando un profilo per capire quale sistemazione è più adeguata per lui e la sua famiglia, chiedendogli che lavoro faceva prima dell'Arrivo. Lui dice che era un meccanico, con esperienza in costruzione, e lei gli propone di fare un test di intelligenza e che le sue risposte verrano filmate, come per l'uomo del prologo, e l'episodio si chiude con un uomo che visiona il profilo reale di Will, facendo capire che loro sanno chi sono davvero.

VERDETTO

Questa terza stagione continua davvero a mettere alla prova il pubblico, offrendo nuovi spunti di riflessione e molteplici possiblità di evoluzione della trama, rimettendo in discussione il tutto ogni settimana. La storia proposta è divisa in due fronti distinti ma collegati in modo sapiente e logico. Da una parte abbiamo i Bowman, nel loro viaggio di dolore e disperazione, dove non si fa' menzione alcuna del povero Charlie, almeno verbalmente. Infatti il tutto viene lasciato raccontare dalle emozioni e le reazioni dei singoli protagonisti, un Will distrutto e disperato, che si trova costretto a manifestare il peggio di se' per avere una maggiore possibilità di raggiungere l'unico approdo disponibile e che trova il suo momento di apice massima nella sequenza in cui esplode a piangere, tutto frutto del dolore e delle privazioni da lui subite sin dall'inizio della storia, come anche per Katie, terrorrizzata alla possibilità di perdere Grace e che manifesta momenti di pura assenza (nota di grandissimo merito a Josh Holloway e Sarah Wayne Callies, entrambi straordinari e potenti nella loro interpretazione) e il giovane Bram, il quale propone alla sua famiglia la loro nuova destinazione, la misteriosa Seattle, comandata da un personaggio di sicuro fascino, quale Everett Kynes, inventore dell'algoritmo che seleziona la popolazione in base a certi criteri, aspetto già menzionato dalla prima stagione e che ora può trovare a risvolti estremamente interessanti, specialmente con lo scioccante epilogo, il che ci porta a chiedere se Kynes abbia un qualche interesse per Will e se questo non ha a che fare con la famosa lista dei Blackjacks. Dall'altra parte, nelle fredde alpi svizzere, abbiamo Snyder, accolto come un eroe dall'IGA, trattato come un lord, con tutti i comfort del caso, ma che viene messo di fronte all'evidenza dei fatti, risvegliando in lui il suo istinto manipolatore, e ora ci resta capire quale sia il suo piano e per quale ragione ha deciso di tornare sulla scena. Insomma Colony chiude la sua prima metà di terza stagione in modo potente e sconvolgente, aprendo il capitolo Seattle, una nuova colonia che ovviamente ha i suoi segreti, tutti da scoprire nei prossimi episodi.
Ah, piccola nota: rivogliamo Broussard e Amy!

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Articolo di Ada Bowman

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