THE HANDMAID'S TALE - Recensione 2x08 "Women's Work"


A seguito di una serie di cambiamenti, riunioni e momenti efficaci portati dal capitolo precedente, nell'ottavo episodio ribalziamo subito negli abissi di Gilead, perchè non dobbiamo scordare quanto sia tediosa l'esistenza per le nostre protagoniste, pur essendoci un piccolo spiraglio di luce alla fine del tunnel. L'episodio, dal titolo "Women's Work", vede nuovamente Kari Skogland come regista, con sceneggiatura curata dalla coppia composta da Nina Fiore e John Herrera (Blood Drive, The Vampire Diaries), in una vicenda che alterna momenti cupi e preoccupanti a un istante di speranza e amore, tanto breve quanto potente, dove sono le donne a pagarne il prezzo.


-Una nuova normalità: L'episodio si apre con June, intenta a rivisitare le bozze, mentre Serena scrive sul suo portatile, il tutto accompagnato dalle note della celebre Easy dei Commodores e dalle riflessioni di June su questa nuova situazione:


"We do our work in the evening. She writes, I read. This is the new normal. And an offense to God. In another life, maybe we could've been colleagues. And in this one, we're heretics. I was already on the naughty list. An adulteress, a "fallen woman", as Aunt Lydia used to say. But this is new territory for Serena, I think. How does she feel about falling? She seems pretty fucking happy." 

June rompe il silenzio chiedendo a Serena se le manca il suo vecchio lavoro e lei risponde che vale la pena sacrificarsi per la grazia di Dio, visto che detesta fare ricami. June le dice che è una buona scrittice e lei la ringrazia per l'aiuto che le offre, mostrandole un altro testo. June le dice che va bene, apparte qualche rifinitura, pronto per essere portato da Fred in ospedale, ma Serena le da' la notizia che domani lui tornerà a casa.


-Ritorno a casa: Nick riaccompagna Fred a casa e tutte le donne sono pronte a riceverlo. Lui si sente lusingato dall'accoglienza, dicendo che gli mancava la cucina di Rita, mentre Eden gli fa' un regalo, da parte sua e di Nick. Quando arriva il turno di June, lui dice di essere felice di vederla in salute e lei gli risponde che è contenta della sua guarigione, come tutti. Così Fred si dirige nel suo ufficio, accompagnato da Serena, la quale rimette le cose a posto e gli mostra i suoi impegni, e lui alla fine dice che gli darà un'occhiata, accompagnandola letteralmente fuori dalla stanza e chiudendo la porta.


-Complicità: June torna nelle sue stanze e nota che sul suo letto vi sono un carillon e una rosa bianca, un dono di ringraziamento di Serena, che June accetta con piacere. Eden cerca di coinvolgere Nick nella scelta dei colori per l'arredamento e lui non sembra affatto interessato. June riceve le istruzioni da Rita per la spesa e viene raggiunta da Serena, la quale le comunica che la piccola Charlotte sta male, sperando che si tratti solo di un raffreddore.


-Preoccupazione: Durante la passeggiata June incontra Janine, la quale sforna ottime citazioni di fantascienza, specialmente sul bambino che June porta in grembo, menzionando la piccola Charlotte. June cerca di nascondere la sua preoccupazione e Janine le chiede se ha mai visto Alien e lei risponde che ha preferito di gran lunga il sequel (una risposta azzeccata, non trovate?). Le due arrivano al mercato e Janine chiede a June di Fred, dicendo che è fortunata ad essere incinta. Naturalmente Emily non è d'accordo e afferma che l'esplosione era l'unica cosa buona fino a quel momento. Le sue parole portano June a fare un'altra riflessione:

"If Emily knew that I helped cover for the Commander with Serena, would she want me dead, too? I can't say I blame her. Stay in Gilead long enough and it starts to eat you from the inside out. That's one of the things they do. They force you to kill, within yourself." 

A un tratto suona una sirena, che sta a significare che un bambino sta male, e passa un ambulanza adibita allo scopo. Le ancelle chiedono chi sta male e una di loro dice che si tratta di Charlotte, balzando all'orecchio di Janine, che dice che non è possibile. June cerca di tranquilizzarla e insieme alle altre ancelle si mettono a pregare. Uscite fuori Janine chiede a June perchè mai hanno detto che si trattava di Charlotte e intanto cammina oltre la zona consentita. June le dice quello che le ha detto Serena e lei si agita. Così June cerca di fermarla e le dice di calmarsi, promettendole che scoprirà quanto più possibile su sua figlia. Janine le chiede di vederla ma June risponde che purtroppo non è possibile e lei dice che parla come una di Gilead, lasciandola estremamente amareggiata.


-Una soluzione: Serena va a trovare June nella sua stanza e nota che ha ricevuto il suo dono. June le chiede come sta Charlotte e Serena le dice che non sta bene e che non sanno che cosa abbia, avendo fatto tutto il possibile. June chiede se può fare qualcosa e Serena propone una soluzione non proprio legale, sostenendo che Gilead non ha esplorato tutti i dottori disponibili e chiedendo June che cosa farebbe in questa situazione. Lei risponde come se si parlasse della sua Hannah:

"I think, if it were my baby, I would do whatever I could. Law or no law." 

Serena porta un te' a Fred, scusandosi per non essere stata molto disponibile quando è tornato a casa. Lui le dice che è andato tutto bene e Serena sperava che valesse pure per Charlotte, dicendogli che ci sarebbe una possibilità. A Gilead vi è una delle migliori neonatologhe del mondo, ora divenuta marta, e lei propone a Fred di contattarla per dare un parere medico sulla bambina. Fred dice che non possono mettere in discussione la volontà di Dio e che la miglior cosa da fare è pregare per lei e i suoi genitori.


-Ultima occasione: Serena va da June e lei capisce che Fred ha detto di no sulla neonatologa. Lei dice che non può immaginare come si possono sentire i Putnam ad affrontare la perdita della loro piccola. June le svela che Janine sa che la bambina sta male e che sta impazzendo. Serena sottolinea che la stava per uccidere, ma June le spiega che era disperata e che le vuole molto bene, chiedendo infine se Janine può vederla, garantendo per lei. Serena le dice di non essere stupida, ma June sottolinea che per Janine potrebbe essere l'ultima opportunità di vederla. Serena propone la cosa ai Putnam, che non la prendono benissimo, almeno Naomi, mentre Warren dice che Dio vorrebbe che lei la veda. Janine viene accompagnata da zia Lydia e June in ospedale, desiderosa di vedere la sua bambina. Lydia si apparta con June e la rimprovera di averle detto della bambina, dicendo che è una cosa insostenibile per lei. June le dice che dopo tutto ciò che Janine ha passato, merita di sapere la verità. Lydia le dice che se ciò la distruggerà, sarà lei la responsabile di tutto. Janine viene portata davanti alla stanza della bambina e tristemente la osserva, mentre Serena va a ricevere la neonatologa, dicendole delle condizioni della piccola e la dottoressa ordina di condurre una serie di analisi per capire realmente che cosa ha.


-Pregare: Fred entra nella stanza di June, convinto di trovarla lì, ma la stanza è vuota e lui nota la rosa e il carillon, capendo che Serena ha fatto qualcosa che non doveva. La dottoressa va dai Putnam e June, Janine e Lydia non possono ascoltare la conversazione. La zia inizia a pregare, segno che le cose non vanno bene per la piccola. Janine si agita e chiede di poter dare un ultimo bacio alla sua bambina. Serena chiede alla dottoressa perchè si sia arresa e lei spiega che non c'è alcuna causa che possa spiegare che cosa abbia e che tutto quello che possono fare è tenerla calda e pregare per lei. Janine viene fatta entrare nella stanza e prende Charlotte in braccio, cullandola e piangendo, in un momento drammatico.


-Penitenza: June e Serena tornano a casa e si salutano, ringraziandosi a vicenda. A un tratto Nick entra e dice loro che Fred vuole vederle entrambe nel suo studio. Una volta arrivate, Fred dice a Serena che i Putnam hanno avuto l'aiuto che volevano, anche se non è stato abbastanza. Ha poi appreso che hanno ricevuto l'assistenza di una marta e che lui ha firmato l'ordine di mandarla da loro. Serena dice che lo ha fatto per Charlotte e lui le ricorda che deve solo obbedire ai suoi ordini, come una brava moglie. Lei ammette che è da tempo che lei si occupa dei suoi affari e lui si irrita, dicendo che non spettava a lei, chiedendo se ha coinvolto anche June. June risponde che ha fatto il necessario e lui dice che è stata colpa sua e che ora bisogna fare ammenda. Così prende la Bibbia e legge un passo su come le mogli dovrebbero essere con i mariti, mentre Serena si mette in piedi con le mani sulla sedia. Fred si slaccia la cintura e le chiede perdono, prima di frustarla violentemente, e June osserva la scena terrorizzata.


-Paure: Nick rientra a casa e Eden gli mostra i primi ritocchi alla casa, che sembrano soddisfarlo. A un tratto nota le lettere mandate dai ribelli sul comodino e chiede irritato ad Eden dove le abbia prese. Lei dice di averle trovate mentre metteva in ordine e lui le dice di non toccare mai le sue cose. Serena si toglie i vestiti e guardando i suoi lividi, soffre tremendamente. June da dietro la porta le chiede se può fare qualcosa per lei e Serena le dice di tornare nelle sue stanze. Mentre cammina, June riflette su ciò che ha dovuto vedere:

"Someone once said, <<Men are afraid that women will laugh at them. Women are afraid that men will kill them.>> We should've known better. I thought there were still secret places. Hidden in the cracks and crevices of this world. Places we could make beautiful, peaceful, quiet, safe. Or at least bearable." 

Così bussa alla porta dello studio di Fred e gli chiede scusa per quanto accaduto, dicendo che voleva solo aiutare. Lui le dice di andare a riposarsi per il bene del bambino e fa' partire il brano Rain Sometimes di Penny Goodwin, mentre June esplode in lacrime e Serena guarda tristemente fuori dalla finestra.


-Un accenno di speranza: I Putnam e Lydia stanno dormendo nella stanza di ospedale e a un tratto si sente una voce candida cantare I Only Want To Be With. Zia Lydia si sveglia e vede gli abiti di Janine a terra, notando che la ragazza tiene la piccola Charlotte in braccio. Lydia capisce che è guarita e ringrazia Dio, andando a svegliare i Putnam, mentre Janine continua a cullare la sua bambina, cantando e chiudendo l'episodio con un immagine piena di speranza.


VERDETTO

Nel mondo di Gilead sono sempre le donne a rimetterci. Le donne perdono la loro identità, divenendo strumenti unici al fine di mantenere la continuità della specie, ideale comunque perseguibile senza togliere in alcun modo l'identità e l'individualità delle donne. Un concetto che questo episodio, forte e suggestivo, esplora senza riserve, mostrando un contesto buio e difficile, dove chi vuole davvero agire per il meglio è condannato ad essere punito o a non svolgere il proprio lavoro, come June e Serena, che tentano l'impossibile per aiutare la piccola Charlotte, alla fine guarita per miracolo, confermando forse che Janine è davvero protetta da Dio, portando un bagliore di speranza nel difficile tessuto che Gilead rievoca in ogni cosa che accade. Alla fine la spietatezza di Fred emerge nel modo più disturbante possibile, punendo atrocemente Serena e costringendo June ad assistere con terrore, dandole un pretesto per potersi vendicare con grande stile, visto il fascino che esercita sul comandante. Nonostante la storyline di Nick, che dopo la morte di Pryce potrebbe divenire l'anello debole della trama finora presentata, The Handmaid's Tale continua col suo rimescolare le carte e rimettendo in discussione il ruolo di ogni personaggio nella storia, con toni disturbanti e angoscianti e un po' di luce, mostrata nel bellissimo epilogo dell'episodio, con una nota particolare per l'interpretazione candida di Madeline Brewer. E ora ci chiediamo... che cosa succederà?

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Articolo di Ada Bowman

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