COLONY - Recensione 3x07 "A Clean, Well-Lighted Place"

"Era la luce, ovviamente, ma era comunque necessario che il posto fosse pulito e piacevole. Certamente non ci deve essere musica. Né si può stare con dignità in piedi di fronte ad un bancone, anche se è l'unica cosa che puoi trovare dopo una certa ora. Di che cosa aveva paura? Non era paura né timore, era un nulla che conosceva troppo bene. Tutto era nulla, anche gli uomini erano nulla. Era solo quello e la luce era l'unica cosa di cui aveva bisogno, assieme ad un poco di pulizia e di ordine." (Ernest Hemingway, Un posto pulito, illuminato bene)
Le parole penetranti e enigmatiche di Ernest Hemingway calzano in modo raccapricciante con il tema portato avanti nel settimo episodio della terza stagione di Colony, che apre la fase della colonia di Seattle. "A Clean, Well-Lighted Place", proprio come nel celebre racconto pubblicato dallo scrittore americano nel lontano 1933, un luogo molto illuminato e ben sistemato, che fa' comunque trapelare qualcosa di insidioso al suo interno. Diretto da Karen Gaviola (Lost) e scritto da Lee Patterson (che ha già curato nella scorsa stagione Fallout e Lost Boy), l'episodio mostra come i Bowman si sono ambientati a Seattle, fra nuovi lavori e direzioni opposte per i nostri protagonisti.


-L'incendio di Seattle: L'episodio si apre con un flashback incentrato su Everett Kynes, come accaduto nel precedente. La città di Seattle brucia, mentre lui suona la chitarra (come un certo Nerone quando Roma bruciava). La segretaria gli dice che il delegato e il governatore generale lo stanno chiamando, ma lui si rifiuta di parlarci, dato che hanno aspettato che la sua città bruciasse, ma sottolinea che parlerà solo col Cancelliere. E per l'appunto il Cancelliere lo chiama per chiedergli quanto sia grave la situazione e lui risponde che è come la scena della barricata ne I Miserabili, una cosa che non lo entusiasma affatto. Lei chiede se ha una soluzione e Kynes dice che si dovrebbe tornare ad usare il suo algoritmo come era stato stabilito all'inizio e il Cancelliere ammette che forse i disordini sono causati da un uso scorretto di quest'ultimo. Così Kynes propone un modello alternativo di colonia, in completa autonomia, senza Red Hats o IGA che controllano su tutto, chiedendo infine un incontro coi RAP. Lei dice che non è possibile e lui spiega che possono lasciare che Seattle bruci, assieme ad altre città e che loro ne rispondano ai RAP, oppure che gli venga lasciato il controllo di Seattle, con l'intento di costruire qualcosa di bello, a suo dire.


-Vita notturna: A sei mesi dall'arrivo dei Bowman a Seattle, Will si gode un drink in un bar, notato da una bella donna bionda, di nome Lillian. Will inizia a parlarci, in realtà per arrivare a chiederle di un certo Terry Lennox, un nome che turba parecchio la donna, al punto di andarsene. Così Will torna alla sua auto e lascia un messaggio sul cellulare di Daisy, moglie di Terry, dicendo di avere delle novità per lei, per poi accompagnare un cliente alla sua destinazione. Il giorno dopo torna a casa e saluta Bram e Grace, non rivolgendo la parola a Katie (un segno non buono), la quale ha una certa fretta di andare a lavoro. Così saluta i suoi figli e chiede a Bram di badare a Grace dopo la scuola, la quale chiede a suo fratello un aiuto per un compito.


-Aiutare il prossimo: Katie lavora come avvocato per i rifugiati (nota davvero interessante, visto che Sarah Wayne Callies lavora per l'International Rescue Committee) e si adopera per convocare delle persone, che dovranno salire su degli autobus designati. A un tratto Katie nota una ragazza e la segue, portandola nella tenda dei suoi genitori. Katie chiede loro di essere pazienti, ma lo sono stati per molti mesi e le chiedono di fare il possibile. Lei spiega che il sistema accetta solo un numero di persone alla volta, con priorità alle persone più vulnerabili e con capacità rilevanti. Loro pensano che è tempo di andarsene in un altro blocco, parlando di una voce secondo cui stanno ripopolando Los Angeles. Katie spiega che il tragitto è lungo e molto pericoloso e loro pensano che lo sia altrettanto restare ad attendere.


-Misteri: Daisy chiama Will per sapere delle novità su suo marito e lui la raggiunge a casa sua. Lui le spiega che non risulta che Terry sia entrato a Seattle, ma lei dice che è impossibile, visto che quattro mesi prima lo ha visto entrare. Will spiega che non ha trovato riscontri, ma lei continua a dire di averlo visto, come anche suo figlio. Lui dice di crederle e le domanda se conosce Lillian e lei dice che la donna e suo marito Jonathan vivono in città e che non li conosceva così bene, apparte il fatto che Jonathan fosse il capo di Terry nel suo vecchio lavoro. Daisy non riesce a capire perchè non si riesce a trovare suo marito e Will dice che molte persone sono scomparse in questa colonia, specialmente scienziati, ingegneri e soldati, rapiti senza un motivo e le promette che scoprirà quanto più possibile su Terry. Alla fine la donna le svela che come hobby suo marito si occupa di aggiustare automobili d'epoca.


-Altri indizi: Bram lavora come corriere espresso, consegnando viveri nelle case, e il suo compagno dice di voler cambiare impiego, magari entrando nella pattuglia della comunità, un modo per ottenere una casa migliore e forse un auto. Will va a trovare il marito di Lillian, Jonathan, il quale dice di lavorare per la colonia in un progetto riservato. Lui gli chiede se sa qualcosa di Terry e l'uomo non capisce perchè dovrebbe sapere qualcosa di lui. Will gli spiega che è stato assunto da sua moglie Daisy e l'uomo dice di conoscerla abbastanza bene, dicendo che Terry lavorava come ingegnere e raccontando di un'attacco di droni bipedi che ha colpito il loro gruppo e che fosse convinto che i Lennox fossero morti. Will gli chiede se non lo ha visto più da allora e lui dice che non si sono più visti, chiedendo un suo parere su quanto sia accaduto. Will pensa che Terry sia stato rapito dall'Occupazione e che ha intenzione di scoprire che fine ha fatto.


-Agevolazioni: Katie è nel suo ufficio e assieme alla sua collega Michelle conta gli arrivi della giornata. Approfittando della situazione, Katie le spiega che una delle sue famiglie ha atteso troppo ed ha intenzione di andarsene, preoccupata per quello che le potrebbe succedere, visto che hanno già perso un figlio. Michelle le suggerisce di fare un nuovo interrogatorio, giusto per essere sicuri, e grazie a questo Katie riesce a trovare una possibile scorciatoia per il loro ingresso. Bram va a prendere Grace a scuola e lei le racconta la sua giornata, chiedendo infine se i suoi genitori divorzieranno e Bram sembra sorpreso dalla domanda. Michelle annuncia a Katie che la famiglia è stata accettata e che stanno per prendere il loro bus. Katie corre da loro per salutarli e la figlia la ringrazia, lasciandole un nastro come ricordo del suo aiuto.


-Rabbia: Will rintraccia un meccanico, chiedendole se conosce Terry. La ragazza dice di non conoscerlo e lui nota la collezione di auto da lei posseduta, così pensa di chiederle se qualcuno è mai venuto per qualche auto d'epoca. La ragazza dice che un uomo calvo è venuto per una Corvette blu e Will capisce tutto. Così lui torna da Jonathan, in realtà Terry, dicendogli che sa della sua auto e che in realtà lui non è chi dice di essere, in una frase che forse riecheggia nella natura stessa della storia:


"Man can change his name, change the way he looks, but he can't change who he really is." 

Terry gli dice di andarsene, ma Will si chiede come possa vivere in pace con se stesso, dopo aver abbandonato la sua famiglia per una vita di lusso. Così lui svela che Lillian era la sua amante da prima dell'Arrivo e Will gli ricorda che ora la sua famglia sta vivendo un incubo. Lui dice che ha fatto la sua parte facendoli entrare, ma Will risponde che ciò non lo definisce come un eroe e che i suoi capi saranno interessati di conoscere la verità. Terry prende il cric in mano e dice a Will di andarsene, ma lui non desiste, invitandolo a farsi colpire. Lui lo fa' e Will lo manda a vuoto, colpendolo e mandandolo a terra. Poi inizia a prenderlo a pugni, ma guardando il suo riflesso nell'auto si ferma e se ne va, dicendo a Lillian che ha avuto quello che si meritava.


-Spaccatura: Will torna a casa e si lava il sangue dalle mani, mentre Katie gli ricorda che presto arriveranno degli ospiti, notando che qualcosa non va in lui. Durante la festa, Katie presenta Will a Michelle e lui dice che sua moglie ha detto solo cose belle su di lei, offrendosi di andarle a prendere da bere, andando via. Katie si appresta a fare la celebrazione per il nuovo responsabile della pattuglia di quartiere, il quale fa' il tipico discorso, il tutto visto da un Will estremamente schifato. Così lui va a conoscere il responsabile, il quale gli chiede che lavoro fa e se ha mai pensato di unirsi alla pattuglia; Will risponde che la colonia è troppo affollata per i suoi gusti e che il servire la legge non gli si addice, allontanandosi di nuovo. Michelle va da lui e gli chiede se ha mai parlato del suo lavoro con i rifugiati. Will le dice che le loro conversazioni sono private e lei spiega che tiene molto a Laura, come lui del resto, e che le persone quando trovano una seconda chance la afferrano, chiedendogli di tentare di inserirsi per il bene di Laura, perchè c'è sempre qualcuno che guarda (non è una novità giusto?). Alla fine della festa, Katie rimprovera Will per il suo atteggiamento e lui espone il suo punto di vista:

"K: There are expectations that come with living here. Rules to follow. 

 

W: And suddenly you're okay with that? 

 

K: If it means we're safe. It means our kids have a school to go to and a job. This place may not be perfect, but we could have a life here. Except for some reason, you seem determined to tear it all down. 

 

W: This place may have cars and phones and a Community Patrol instead of Redhats, but it's still a Colony. 

 

K: And we signed up for it. 

 

W: Doesn't mean I have to like it. 

 

K: Who cares if you like it? This is as good as it's gonna get. 

 

W: That's not the Katie Bowman I knew in L.A. 

 

K: I left that behind."


Katie gli dice che non deve punire se stesso per quanto successo e che dovrebbe dare una possibilità alla colonia, chiedendogli che cosa fa di notte. Lui si rifiuta di rispondere, così lei si avvicina, dicendo che è pronta ad ascoltarlo. Lui si alza di getto ed esce di casa, dicendo che la discussione è finita. Katie ne resta scontenta e nota che Bram sta uscendo. Lui le dice che ha delle consegne e che tornerà in tempo per accompagnare Grace a scuola. In realtà Bram è andato a una festa con i suoi coetanei, dove scopriamo che ha una fidanzata. Will ha passato la notte in auto e una guardia glielo fa' notare, dicendogli che dovrebbe tornare a casa, e intanto riceve un messaggio di Daisy Lennox.


-Qualcosa non va: Katie cerca Michelle per chiederle della famiglia che ha aiutato a far entrare. Lei vuole sapere se sono arrivati e se stanno bene, ma Michelle le suggerisce di non affezionarsi troppo o la cosa le sfuggirà di mano (in breve non deve ficcanasare). Lei lo capisce, ma sente che glielo deve, visto quanto ha fatto per loro. Michelle decide di dirle l'indirizzo della loro nuova casa, che si trova a Seattle, dicendole che stanno bene. Così Katie va a verificare di persona, ma al suo arrivo trova l'appartamento completamente vuoto e la scena mostra che tutto il palazzo è vuoto, in un'inquadratura agghiacciante.


-Indipendenza: Bram riceve una valutazione positiva nei suoi ultimi impieghi e così chiede di voler fare un lavoro con benefici speciali. L'impiegata gli spiega che sono mansioni specializzate, ma forse ha più possibilità in impieghi al servizio della comunità. Bram spiega che ha una sorella e che vive con i suoi genitori, ma vorrebbe una casa tutta sua, in caso accadesse qualcosa e dovesse prendersi cura di lei.


-Un vecchio amico: Will va da Daisy e le dice che suo marito è morto per un attacco di cuore. Lei è sconcertata dalla notizia e chiede se le sparizioni fossero collegate. Will le dice che era una falsa pista e che suo figlio non aveva visto Terry. La donna vuole pagarlo per il servizio, ma lui le dice di tenere i soldi per rifarsi una vita. Così Will torna in macchina e qualcuno sale di dietro e lui gli dice di andarsene. Ma l'uomo dice che questo non è modo di salutare un vecchio amico e con grande stupore scopriamo che si tratta di Broussard. Will gli chiede perchè si trova lì e Broussard risponde che Seattle è un posto interessante e che vuole sapere che cosa succede in realtà, chiudendo l'episodio con un Will sorridente.

VERDETTO

Se c'è una cosa che in Colony viene fatta in maniera superlativa è l'introspezione dei singoli personaggi e questo settimo episodio lo dimostra a chiare lettere, a prescindere dalle innumerevoli lamentele sorte sui social dopo la messa in onda (con tanto di risposta dello showrunner Ryan Condal). Partendo dal fatto che abbiano usato come metro di paragone uno dei racconti più enigmatici di Ernest Hemingway, capiamo come questo si applichi alla perfezione in questo capitolo dal gusto amaro e particolare. Come nel racconto, anche nell'episodio vi è un uomo, Will, la cui vita è immersa nel alcool e nella rabbia, che non riesce ad adattarsi alla sua condizione attuale e che per lui tutto ciò che riteneva saldo e solido in passato è divenuto il "niente", il non detto, quello che passa senza rimanere fisso, cercando di tirare avanti con la sua rabbia interiore e con quello che sa fare meglio (forse l'indagine Lennox potrebbe apparire come un riflesso di tutto quello che lui non è come padre e marito) ma la luce che trova nel suo vecchio amico Broussard lo farà certamente rinsavire, stando a quel sorriso che chiude l'episodio. Katie rappresenta l'altro spettro, cioè una persona che a causa del suo dolore interiore, sceglie di adattarsi, di adeguare a dei canoni pur di mantenere i suoi figli al sicuro, che trova una connessione con la famiglia che lei aiuta nell'entrare a Seattle, una cosa decisamente comprensibile in generale, data la perdita di Charlie, ma che se analizzata in profondo distrugge il mito della Katie ribelle e pronta a lottare per la libertà e soprattutto la dignità. Perchè possiamo avere un'esistenza scorrevole, con tutte le agiatezze e i comfort del caso, ma se decidiamo di vendere la nostra umanità, la nostra dignità, che cosa ci rimane alla fine? Il nulla, parafrasando il buon Hemingway. Questa diversità fra i due protagonisti porta a una netta spaccatura, come non ne vedevamo dalla prima stagione, ma speriamo che questa si risolva al più presto, specialmente dopo aver compreso che quegli autobus non portano negli appartamenti, ma forse in un posto ben peggiore. Alla fine Seattle, dietro il suo paesaggio positivo e hi-tech, nasconde degli oscuri segreti, che sicuramente emergeranno nei prossimi episodi, ma quello che ci chiediamo è quale fosse l'intento di Kynes per la sua città e se il suo algoritmo non abbia portato a creare la famigerata lista per cui Will e Broussard non vengono toccati. Non ci resta che attendere lo svolgimento della storia, fiduciosi che questa continui a migliorare ed intrattenere.

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Articolo di Ada Bowman

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