Le storie migliori sono quelle raccontate intorno al fuoco. Lo stesso vale per le canzoni, specie per quelle che tendono a unire vite diverse che sono destinate a incontrarsi.
In questo senso il secondo episodio dell'ultima stagione di Game of Thrones, The Rightful Queen, non è solo la quiete prima della tempesta e il titolo stesso è da vedere come riduttivo rispetto a ciò a cui abbiamo effettivamente assistito. Certo si parla di regine e regnanti (eccetto Cercei che latita per tutto l'episodio) di leadership e rapporti di fiducia. L'episodio continua quindi flavour del precedente, tirando le fila di relazioni intrecciate e consolidatosi, perse e poi recuperate nel corso di otto stagioni. Il tempo è passato, i personaggi che non si sono incontrati lungo il cammino si contano sulle dita di una mano, fosse anche l'unica rimasta a Jaimie Lannister.
Basta dunque un fuoco e un po' di vino per rievocare fantasmi del passato, vecchi rancori poi seppelliti dal corso del tempo, emozioni celate. Basta far sedere intorno a questo fuoco sei dei personaggi più apprezzati della serie per donare agli spettatori una scena che ha fatto già storia. I personaggi sono Sir Davos, Jaimie e Tyrion Lannister, Lady Brienne, Podrick e Tormund Giantsbane e le considerazioni generali vertono attorno ai rispettivi cammini che li hanno condotti in quella stanza, ad aspettare l'imminente caduta in difesa della casa degli Stark, ultimo baluardo del Nord prima che la notte cali su tutti e Sette i Regni.
Vedere tutti questi personaggi insieme dà l'idea di ciò che ci ha accompagnato in tutti questi anni e quello che hanno sapientemente costruito prima George R. R. Martin e poi Benioff e Weiss. Il gioco dei troni ha unito tanti estranei (con la e minuscola) sotto un unico tetto e più essi si fanno coraggio con battute e rituali, più si intuisce quanto la fine per molti di loro sia vicina. L'investimento a cavaliere di Lady Brienne, finalmente Sir Brienne, l'aneddoto sul cognome di Tormund, il fatidico incontro tra Jaimie e Bran, o ciò che rimane di Bran, restringono ancora di più il cerchio che lentamente ci conduce verso un inesorabile epilogo. L'episodio successivo, stando al promo che da giorno impazza nella rete, equivarrà senza ombra di dubbio a una prima falciatura di parecchi dei protagonisti.
Ed è proprio la canzone con cui Podrick intrattiene i compagni di addio, Jenny of Oldstones scritta dai Florence+Machine, che sembra anticipare in maniera funebre ciò che ci aspetta man mano che ci avviciniamo al gran finale. Citata nel libro, la canzone di Jenny dà alito a più teorie. Una di queste parla della tragica fine cui Daenerys sembra destinata ora che ha saputo da Jon Snow la verità sul legittimo erede al trono. Un altro fronte vede invece il testo della canzone come un suggestivo sfondo a questo episodio come all'ultimo in cui abbiamo visto questi personaggi insieme. La venuta degli Estranei alle porte di Grande Inverno certo non fa sperare di meglio, così come è chiaro e auspicabile che l'ormai svelato tradimento di Cercei non potrà restare a lungo impunito.
Con questo episodio, infine, siamo fieri di dichiarare ufficialmente non accreditati gli spoiler diffusi in rete a poco tempo dalla conclusione della penultima stagione. Adesso tutto può succedere, tutti possono sedere sul Trono di spade e al tempo stesso nessuno, qualora un trono dovesse per puro caso non esserci più.
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