La seconda stagione di Star Trek: Picard conclude il viaggio nel passato dei nostri protagonisti con tre episodi che costruiscono gradualmente il terreno per un epilogo piuttosto emozionante, che rappresenta la fine di un percorso tanto emotivo quanto narrativo, almeno per alcuni dei nostri eroi. Andiamo a riscorrere insieme la fase finale della rocambolesca missione di Picard e soci nella Los Angeles del 2024...
2x08: Mercy
Diretto da: Joe MenendezScritto da: Kirsten Beyer e Cindy Appel
"I know a haunted man when I see one. The things we hold onto. The pieces of emotional shrapnel that drive us all our lives."
COMMENTO: A due episodi dalla fine della stagione, le risposte iniziano ad arrivare, ma allo stesso tempo i rischi aumentano. Picard e Guinan si imbattono nell'agente federale Wells (interpretato da Jay Karnes, il quale aveva partecipato a un episodio della quinta stagione di Star Trek: Voyager), il quale sa dell'esistenza degli alieni, grazie a un inaspettato incontro fatto da bambino con dei Vulcaniani (questa vicenda potrebbe fungere da "sequel" a quanto visto nel famoso episodio di Star Trek: Enterprise "Carbon Creek"), e Picard decide di dirgli la verità sulla sua provenienza, in cambio del suo aiuto. Nel frattempo Sette e Raffi si mettono sulle tracce di Agnes, la quale lotta disperatamente per sopraffare la Regina Borg, Rios e Teresa legano sempre di più, Kore trova la libertà grazie a Q, Adam Soong si allea con la regina Borg per fermare Picard e Guinan scopre che Q sta morendo e che il suo studio sull'umanità potrebbe celare una natura puramente personale.
2x09: Hide and Seek
Diretto da: Michael Weaver
Scritto da: Matt Okumura e Chris Derrick
"There are moments in time we wish we could travel back to. Memories,
pieces of life better lived in reverse. In those moments, tragic
endings might rewind into joyful beginnings."
COMMENTO: Il penultimo episodio fa' quadrare le cose e permette alla storia di prendere una piega più intrigante del previsto. Al centro del racconto vi è la conclusione del percorso emotivo intrapreso da Picard sin dall'inizio della stagione, il quale rievoca il suicidio di sua madre Yvette, evento che lo ha portato a evitare ogni forma di legame affettivo, facendo anche un riferimento a come lui la vedeva nella sua mente (trattasi della visione da lui sperimentata nell'episodio di Star Trek: The Next Generation "Where No One Has Gone Before"). Altro elemento significativo dell'episodio è Sette di Nove, la quale vede la sua condizione da umana come una debolezza e rievoca il periodo in cui ha tentato di inserirsi sulla Terra dopo il ritorno della Voyager (riacquisendo gli impianti Borg verso la fine dell'episodio), con Raffi che invece riesce ad accettare, con riluttanza, la perdita di Elnor, il quale si ripresenta sulla scena come uno degli ologrammi de La Sirena, Rios che sembrerebbe voler restare con Teresa e Ricardo nel 2024, e Agnes che raggiunge una curiosa intesa con la Regina Borg, convincendola a cambiare filosofia, vicenda che potrebbe portare a un cambiamento significativo per uno dei nemici storici di Star Trek. Alla fine dell'episodio il vero problema si rivela essere Adam Soong, deciso ormai a distruggere il futuro per cui Picard e soci stanno arduamente combattendo, preparando il terreno per un finale assai intenso, con tanto di enigmatico messaggio lasciato dalla Regina Borg.
2x10: Farewell
Diretto da: Michael Weaver
Scritto da: Christopher Monfette e Akiva Goldsman
"You ask me why it matters. It matters to me. You matter to me. Even gods have favorites, Jean-Luc, and you've always been one of mine."
COMMENTO:La seconda stagione si chiude con un finale ben strutturato, che conclude il viaggio nel 2024 fra momenti drammatici, risoluzioni e qualche sorpresa. La missione Europa avviene con successo con Renée Picard al comando, comportando il sacrificio di Tallinn, che muore fra le braccia di Picard. Alla fine dell'estrema corsa contro il tempo Q si presenta a Picard un ultima volta, in un commiato davvero intenso e degno di nota, dove viene cimentato il particolarissimo e trentennale rapporto fra i due, con il personaggio di John de Lancie che esce di scena così come vi entrò, con uno schiocco di dita, facendo al gruppo un piccolo dono: far rivivere Elnor. Così Q riporta tutti (quasi tutti, dato che Rios ha scelto di restare nel 2024, vivendo assieme a Teresa e Ricardo) al momento in cui Picard ordina l'autodistruzione della Flotta e in quell'istante le note di "Je ne regrette rien" risuonano e Picard capisce che Agnes ha colto il suo messaggio, decidendo di trattare con i Borg, la cui Regina è ora niente proprio di meno che la dottoressa Jurati, la quale chiede assistenza nel distruggere un anomalia gravitazionale, generando da essa un condotto di transcurvatura, che a detta della stessa, è segno di una grande minaccia in arrivo. Nel frattempo Sette e Raffi sembrano fare sul serio sul piano affettivo, come anche Picard e Laris, i quali alla fine dell'episodio si ritrovano insieme allo Chateau Picard. Menzione a parte per il cameo a sorpresa di Wil Wheaton, che ritorna nel ruolo di Wesley Crusher, il quale recluta la giovane Kore come viaggiatore, e il riferimento al futuro canonico di Star Trek col progetto Khan, che Soong custodiva segretamente nel suo ufficio.
Star Trek: Picard ritorna a più di un anno di distanza dal primo capitolo, offrendo una seconda stagione che apporta miglioramenti sostanziali al prodotto, nonostante qualche piccola sbavatura in termini di sceneggiatura. Come già avvenuto per la scorsa stagione, la storia centrale di quest'anno è all'insegna dell'omaggio al passato del franchise, con easter egg piazzati in maniera davvero geniale, portando avanti allo stesso tempo il tema del dolore e dello sguardo verso il futuro, con il viaggio nel 2024 che costituisce un modo assai efficace per denunciare la società contemporanea. Sul piano recitativo, non possiamo che menzionare la performance sempre straordinaria di Patrick Stewart, il quale, con una saggezza sopraffine e un tono pacato ma determinato, ha conferito spessore al dramma emotivo di Picard, che, dopo più di trent'anni sembra aver trovato un punto di svolta. Anche il resto del cast è stato decisamente all'altezza del compito, con menzione particolare per Jeri Ryan, Michelle Hurd, Isa Briones (anche se l'abbiamo vista poco), Allison Pill, Santiago Cabrera, Evan Evagora e Orla Brady (che purtroppo non rivedremo per la prossima stagione), senza dimenticare il grandioso John de Lancie, Brent Spiner, Whoopi Goldberg (come anche la sua controparte giovane Ito Aghayere) e Wil Wheaton. Insomma dopo una stagione entusiasmante, che ha scongiutato ogni dubbio sulla durabilità del prodotto, specie dopo il cambio di showrunner, ci toccherà attendere per la terza e ultima stagione, il cui arrivo è previsto per il 2023, e che rappresenterà un vero e proprio evento per i fan, con il ritorno di Jonathan Frakes, Marina Sirtis, Gates McFadden, Michael Dorn, LeVar Burton e Brent Spiner, in una vera e propria reunion dell'equipaggio di The Next Generation, innalzando ancora di più le aspettative per il ciclo conclusivo delle nuove avventure di Jean-Luc Picard.
CATCH-UP REVIEW dalla 2x01 alla 2x07
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