The Handmaid's Tale torna finalmente sui nostri piccoli schermi con la sesta ed ultima stagione, arrivata più di due anni dopo la precedente, un ritardo causato perlopiù dal doppio sciopero del 2023. Ripartendo proprio da dove eravamo rimasti, i primi tre episodi della stagione introducono al pubblico quello che caratterizzerà l'ultimo atto della serie drammatica creata da Bruce Miller, mostrandoci dove si trovano i vari protagonisti e preparando il tutto per degli sviluppi davvero interessanti.
6x01: Train
Diretto da: Elisabeth Moss
Scritto da: Nika Castillo e Bruce Miller
"My daughter, Hannah, was captured in the forest. The Guardians ran us off the road, and they chased us down. Hannah was so scared. And I was terrified. That's awful. We were only half a mile from the border. I just couldn't... I couldn't run fast enough. Don't say that. They were soldiers. I'm her mom. And when they, uh, caught me, I was holding her, and they pulled her away. They were pulling her, and I... I let go. I let her go."
Il primo episodio della stagione si apre esattamente dove si era conclusa la stagione precedente, con June e Serena insieme nel treno diretto in Alaska. L'episodio si concentra maggiormente proprio su questa riunione, dove le due donne sembrano mostrare atteggiamenti diversi e priorità diametralmente opposte; da una parte abbiamo June, la quale, nonostante sia riuscita a salire sul treno con la piccola Nichole, è trattenuta dalla preoccupazione per Luke, arrestato alla fine della scorsa stagione per aver picchiato l'uomo che aveva investito la moglie, e per Hannah, la quale si trova ancora a Gilead, mentre Serena intende solo allontanarsi dalla realtà di Gilead con il piccolo Noah, nonostante non abbandoni del tutto la filosofia di tale regime. Infatti, nel momento in cui June viene visitata dal medico di bordo per un infezione al braccio rotto, quest'ultimo riconosce Serena e la chiama per nome, portando le altre donne presenti, che erano state ancelle o marte, a inveire contro di lei e June, la quale, nonostante comprende la loro rabbia, sceglie di proteggerla, e per metterla in salvo, usa il freno d'emergenza del treno e la spinge giù dal treno assieme a Noah, per via dell'esitazione di Serena. Alla fine June arriva in Alaska e giunge in un insediamento, dove si ritrova con sua madre Holly (Cherry Jones), creduta morta a seguito dell'avvento del regime di Gilead, un momento sorprendente e toccantissimo, esaltato dalla sempre impeccabile regia di Elisabeth Moss e dalle note profonde di "Ára bátur", uno dei brani più celebri del gruppo islandese Sigur Ros. L'episodio ha anche mostrato due sottotrame piuttosto interessanti, ovvero il ritorno di Nick a New Bethlehem, rilasciato dopo l'aggressione ai danni del comandante Lawrence, dove verrà accolto da sua moglie, ma anche dal suocero, il comandante Wharton (Josh Charles), e Moira che chiede a Tuello di potersi unire al gruppo di resistenza Mayday al fine di supportare la causa, un qualcosa che potrebbe dare mobilità al personaggio di Samira Wiley, il che non dispiace affatto.
6x02: Exile
Diretto da: Elisabeth Moss
Scritto da: J. Holtham
"God has a plan for me, just like he did with Elijah, and Moses, and Noah. And I cannot hide from His plan anymore. The world is broken, and... I am being called to heal it."
Il secondo episodio si muove sulla scia del precedente, approfondendo le sorti di alcuni dei protagonisti e fungendo da buonissima transizione narrativa. June ha ritrovato sua madre in Alaska e viene a sapere da Moira, potendola contattare una volta alla settimana nell'unico telefono presente nell'insediamento, che Luke è stato liberato grazie a Tuello, ma che il suo processo avverrà non prima di quattro mesi, attesa che lo porterà poi a unirsi al Mayday assieme a Moira, mentre Serena giunge a una comunità fortemente religiosa composta solo da donne e bambini e a New Bethlehem il comandante Lawrence si incontra con Wharton e Nick, proponendo loro di invitare Serena nella comunità. La storia si sposta a due mesi più avanti, dove June, che ancora vive con la madre nell'insediamento in Alaska, non riesce a contattare Luke, ma grazie a Mark viene a sapere che lui e Moira si sono uniti al Mayday e che sono intrappolati nella Terra di Nessuno, Nick, dopo una tesa conversazione con Wharton, decide di bruciare il drive fornitogli da Tuello al fine di raccogliere informazioni sulle pattuglie di Gilead, mentre Serena si è inserita nella comunità religiosa, ma viene raggiunta da Lawrence e Naomi Putnam, i quali riescono a convincerla a recarsi a New Bethlehem. Alla fine dell'episodio vediamo June decidere di andare a salvare Luke e Moira, discutendo con sua madre al riguardo, la quale accetta con riluttanza la partenza della figlia, la quale le lascia in affidamento la piccola Nichole, e, assieme a Mark, si reca a una base dei membri del Mayday, motivandoli ad aiutarla a compiere la sua missione.
6x03: Devotion
Diretto da: David Lester
Scritto da: Nina Fiore e John Herrera
"-Do you realize that we always do this?
-Do what?
-The whole goodbye thing? Come on, who are we kidding?
-Okay. So what... what should we say instead?
-How 'bout, << See you later >>?"
Il terzo episodio prosegue con le vicende viste nei precedenti, ma aggiunge anche un'altra sottotrama, la quale potrebbe collegarsi a quanto visto finora. Tale vicende vede zia Lydia rintracciare Janine e le altre ancelle che erano sotto la sua supervisione, scoprendo che queste lavorano in un Jezebel, soprattutto Janine, la quale rappresentava per Lydia la sua più grande prova di riscatto, che ora sembra essere più vicina per il personaggio di Ann Dowd. Infatti Lydia decide di contattare Lawrence per aiutarla a salvare le ex-ancelle, ma viene a sapere della presenza di Serena a New Bethlehem, una cosa che potrebbe sfruttare a suo vantaggio. Nel frattempo June, con l'aiuto di Nick, il quale è sempre innamorato di lei, riesce a ritrovare Luke e Moira nella Terra di Nessuno, e, mentre stanno per andarsene, si imbattono in una pattuglia di Gilead, che Nick fredda prontamente uccidendo i due soldati, azione che potrebbe portarlo a una sorte davvero spiacevole, qualora ciò venisse fuori (lo scambio finale dell'episodio fra Nick e June sa di addio, e dato che questa è l'ultima stagione, non una cosa così assurda), mentre Serena si ambienta a New Bethlehem, con Lawrence che la usa come icona della comunità per il tour offerto ai rappresentanti stranieri, e copre abilmente l'assenza di Nick, mentre Wharton inizia a flirtare con Serena, la quale non sembra essere dispiaciuta dalle avance del comandante. Menzione a parte per le scelte musicali di questo episodio, specialmente il brano di apertura, una versione più moderna di "Somewhere My Love", brano reso celebre da un grande classico del cinema, ovvero Il dottor Zivago. Insomma, un buonissimo inizio per questa stagione finale, che promette di essere intensa e fortemente drammatica.
NEL PROSSIMO EPISODIO...
Promo del quarto episodio, intitolato "Promotion".
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